Kilari hai sbagliato anche tu ! ^^ Fa 230 ! No ? 

Comunque vorrei partecipare ! :D


HILA *-*

Ultima modifica di hilary149 (2012-01-31 19:23:12)

hai chiesto il permesso ad arthes?

ops... no, adesso vado!

eynis ha scritto:

anche io!
anche se nn ho capito se bisogna disegnare un vestito da sposa, uno da damigella, cioè uno per sorte o uno solo e poi, il modello della doll che ci hanno dato per il concorso, quello che ci ha dato sarah, va bene comunque?

sì. puoi creare o n abito da damigella  o da sposa.(scegliete voi)

Il permesso è stato chiesto, anche se a me mancava la conferma che fosse anche stato chiesto a Kilari00 se le creava problemi o se potesse vederlo come una copia del suo concorso. Visto che partecipa lo prendo per un ok anche da parte sua.

Ma la prossima volta ciaooooooo leggi meglio il mio messaggio: ti avevo chiesto di chiedere a Kilari e di farmi mandare direttamente da lei la sua opinione sul concorso, e solo dopo avresti potuto aprirlo. In pratica hai rispettato solo in parte il regolamento.

Comunque proseguite pure =3
Spiega meglio che è in tre fasi... fossi stata in te avrei messo i temi uno alla volta, altrimenti tutte possono già da subito disegnarli tutti.
Avrei voluto dirti queste cose in privato non appena avuta la conferma di Kilari sul discorso copiatura, ma ti sei fatta prendere dall'entusiasmo...

io vorrei partecipare inizio a creare!

io vorrei fare da giudice..^^

Quando si inizia .. ?


HILA *.*

Allora si puo iniziare a postare ? ^^


HILA *.*

La ragazza chiuse il libro di poesie e si affacciò al terrazzo. Lo sguardo sfiorò timido la lu-na, poi passò alle stelle. Erano così belle e scintillanti, sembravano davvero diamanti viste da quella distanza. Piccole e preziose gemme da conservare. Allungò l’esile e pallido braccio verso il cielo, come se potesse veramente poter afferrare una stella e farla volteg-giare sul soffitto affrescato.
Si sentiva così sola in un così grande palazzo. Si sentiva prigioniera della casa, del padre, che poteva farle quello che voleva, della madre e della sua impotenza, del suo fidanzato e suo futuro marito che le era stato imposto, dei servitori che non la guardavano ma che e-seguivano gli ordini e che quando lei piangeva, o urlava, facevano finta di non sentirla.
Invidiava così tanto la luna e le stelle! Loro erano libere! Poi, ogni notte, la luna sei faceva vedere, saliva lentamente nel cielo che per lei si era coperto di blu e pietre preziose.
Chissà quanti paesi aveva visto da lassù , lei, invece, era costretta a restare chiusa in quel palazzo.
Qualcuno bussò delicatamente alla porta. La serva le annunciava che il padre voleva ve-derla.
Si diresse subito verso la stanza del padre per non farlo aspettare.
Lui le ricordò solamente che l’indomani ci sarebbe stato il ballo e che lui avrebbe finalmen-te annunciato le nozze della figlia. Sinfonia, la principessa, si chiuse dietro a una masche-ra felice mentre, dentro, piangeva grandi lacrime per il suo imminente matrimonio.
Sinfonia era una bella ragazza di appena sedici anni ma che, ormai, aveva già visto tutto quello che si può vedere nella vita. i suoi grandi occhi grigi avevano pianto troppe volte per la sua giovane età.
Appena il padre la congedò Sinfonia tornò nella sua camera e prese dall’armadio un vesti-to.
Con calma cominciò a cucire.
I sarti reali le avevano già confezionato un abito, ma lei voleva farselo da sola, quello sa-rebbe stato il suo addio.
L’indomani non chiese l’aiuto di nessuna ancella.
Indossò l’abito da lei confezionato, le scarpe, i gioielli e si acconciò i capelli. Coprì il tutto con un lungo mantello blu.
Il padre quando la vide aggrottò le folte sopraciglia, ma non osò parlar e di fronte a così tanta gente. Il salone era grande e pieno.
Sinfonia fece vagare lo sguardo su tutti i presenti per trovare la zazzera bionda che tanto amava.
La scorse in un angolo appoggiata ad una colonna che la guardava sorridendo.
Sinfonia, da brava principessa, andò a sedersi accanto al padre finché il fidanzato non la invitò a ballare. La ragazza accettò ma non si tolse il mantello che teneva stretto con le mani.
Ballò a lungo, fino a che suo padre non attirò l’attenzione su di se e iniziò il suo discorso.
Proprio quando stava per annunciare la lieta notizia nel salone, si sentì il nitrire di un ca-vallo.
Sinfonia si girò per guardare e davanti a se comparve un cavallo nero con in groppa una zazzera bionda che le allungava la mano.
Sul viso della ragazza comparve un grande sorriso e finalmente le mani si rilassarono fa-cendo cadere il mantello a terra.
Il padre, e tutti i presenti, rimasero allibiti dal vestito della principessa, troppo ambiguo per la sua gente e le sue tradizioni.
Ma ormai Sinfonia era a cavallo con il suo principe della notte.
Le stelle del vestito luccicarono raccogliendo la luce dei lampadari.
Il cavallo partì al galoppo allontanandosi dalla sala da ballo e dal palazzo. Diventarono due puntini nel buio.
Sinfonia era riuscita a diventare una stella e stava andando a esplorare il mondo, a esplo-rare l’amore.

ecco... non so bene dove l'ho ambientato, l'intenzione era un palazzo cinese che aveva regole molto dure, ma allo stesso tempo è diventato qualcosa di un po' più moderno, spero sia uscito bene.

eynis ha scritto:

allora, quelle strisce grige che non si vedono molto bene sono argento, catenelle d'argento.
http://i43.tinypic.com/nzln9j.jpg

carina

hilary149 ha scritto:

Bellissimo eynis ! ^^



HILA *.*

quoto