Non hai eseguito l'accesso.

#101 2013-07-03 12:14:55

Ancien joueur
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Ok, io penso di poter postare oggi pomeriggio! :)

 

#102 2013-07-03 15:02:15

Ancien joueur
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Quando decidemmo di salire sull'autobus, notai con orrore che già qualcun altro si era accaparrato il posto in fondo.
Dannazione, già io avevo intenzione di sedermi là, è sempre il posto migliore: discreto, isolato.
Mi toccò sedermi davanti, dove avevo trovato due sedili vuoti, dove nessuna sembrava aver intenzione di sedersi.
Ero una persona prettamente chiusa, prediligevo la solitudine e, sebbene i miei sforzi per sembrare più aperta, dopo un tot di 'solarità' -se così di può chiamare- avevo bisogno di un po' di pausa e di isolamento.
L'autobus partì, quando fu salita anche Luna, che era l'ultima arrivata.
Avevo ripreso il libro che mi ero portata, ma mi bastò un secondo per capire che non avevo voglia di leggere.
Alcune ragazze avevano provato ad approcciarne altre, a fare amicizia, come Luna, appunto,  che si era avvicinata a Camilla.
Mi sembrava la ragazza più introversa e in un certo senso, la capivo.
Sapevo cosa voleva dire l'esser chiusi.
Così, non so come, mi saltò in testa l'idea di avvicinarmi, di provare seriamente a parlare.
Feci per alzarmi, ma tornai subito seduta dov'ero, sperando che nessuna avesse visto.
Ero pronta a partire, ma, evidentemente, non ancora ad aprirmi.

//post piccolo piccolo, mi rifarò con il prossimo spero.

Ultima modifica di ludovica060599 (2013-07-03 15:02:33)

 

#103 2013-07-05 19:16:32

Ancien joueur nihal97
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

ho trovato il modo di connettermi! :')
però, visto che non posso farlo spesso... quando tocca a me sareste così gentili da avvisarmi? grazie!

 

#104 2013-07-08 23:34:42

charlotte-c
Membre
Registrato: 2012-04-14
Messaggi: 3702

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

POSTO IL PEZZO DI EYNIS:

A svegliarmi dai miei pensieri ci pensa l’ultima arrivata, una certa Luna. Non possiamo parlare molto perché arriva un signore alto e robusto, molto robusto. Avrà una sessantina d’anni. I capelli grigi hanno qua e là qualche ricordo dei capelli rossi che doveva avere solo qualche anno fa. La sua corporatura dice che sta molto bene economicamente, visto la pancia prominente che si porta in giro. La barba è perfettamente a posto, perfetta. Ha un naso abbastanza rapace, che non mi comunica niente di buono.
Indossa una specie di smoking un po’ più sportivo e adattato per il caldo che c’è in questo momento. E si muore dal caldo, posso assicurarlo.
Subito dietro al signore si vede un enorme pullman, esagerato per sole sette ragazze, un signore, che anche se è abbastanza robusto di certo non occupa tre sedili e… no, non ci credo! Due cameraman! Oddio! Che bello! Mi viene da passarmi la mano tra i capelli e sistemarmeli.
Mi vedranno tutti a casa! E sicuramente avrò qualcosa fuori posto e le mie malvagie gemelle me lo rinfaccerebbero per tutta la vita. Ma non vorrei sembrare troppo narcisista agli occhi delle altre! Oddio, che fare? Capelli in disordine, o amiche? Ma che problemi mi faccio? Che domande, Amiche!
Lascio perdere i miei capelli e torno a guardare il pullman. È un grande pullman verde, con verniciata una raffigurazione della giungla, sicuramente molto appropriato.
Torno a guardare Luna, intanto che il signore conta un attimo le ragazze per vedere se ci sono tutte.
Luna non è molto alta, ma ha dei capelli rosa pastello bellissimi, come Amèlie. Mi chiedo se i suoi sono tinti o se sono veri. Passo a dei bellissimi occhi celesti. Meravigliosi, ricordano il cielo!
Il signore si schiarisce la gola e ci invita a salire i gradini del pullman.
E i cameraman continuano a seguirci. Sarà così per tutta l’estate? Devo ammettere che non è molto piacevole, e ci sto convivendo per tipo… cinque minuti? Immagino tutte le star! Capisco perché odiano così tanto i paparazzi! Mi abiterò mai a questi due ragazzi? Che… non sono niente male, per altro!
Ok, Elau, basta! Basta, concentrati! Dopotutto… avrai tre mesi per studiarteli bene, magari anche loro diventeranno tuoi amici!
Salgo i gradini del pullman.
Mi rendo conto che salendo questi gradini sto cambiando la mia vita.
Un primo gradino.
Un secondo gradino.
Ed eccolo, il terzo, salito quello, inizierà una nuova parte della mia vita, e quella vecchia non servirà più a niente.
Il terzo gradino.
Quando entro vedo che le ragazze si sono sedute, tutte più o meno lontane dalle altre.
E io non so dove sedermi.
Caspita, che indecisa!
Alla fine vedo Camilla, in un angolo tutta sola. Mi dispiace per lei, penso che sia la ragazza più timida, o comunque quella che sta più per le sue. Non dico che vorrei cambiare la sua personalità, ma cavolo! Passeremo assieme tre mesi! Dovremo parlare prima o poi, meglio prima che poi!
Così mi avvio in fondo al pullman e mi siedo accanto a Camilla.
Quando sto per arrivare al sedile di Camilla, mi rendo conto che non è da sola, con lei c’è anche Luna, la nuova arrivata. Chissà come mai non l’avevo vista!
Mi sistemo meglio e non oso guardarle negli occhi. Né una né l’altra. Non le conosco per niente! Certo, sono venuta qui per conoscerle meglio, ma improvvisamente mi mancano le parole.
Cos’è questa improvvisa timidezza? Cosa mi succede? Improvvisamente trovo molto interessante la mia manicure e mi metto a rimirarla.
-Allora, ciao Camilla, ciao Luna! Non abbiamo parlato molto all’aeroporto e… bè, io sono molto chiacchierona, e non la smetto mai di parlare e mi piace coinvolgere le persone nei miei deliri, ma capisco che tu sei diversa da me, e non mi da fastidio, e… oddio, vedi, sto delirando, e adesso mi prenderai per pazza! E pesare che ero venuta a sedermi qui vicino a te, e scusa, non ti ho neanche chiesto se potevo, scusa. Ma comunque volevo provare a fare amicizia con te, staremo assieme per tre mesi e mi piacerebbe iniziare a conoscerti meglio subito, così dopo potremo essere amiche, sempre che ti vada, per tutta l’estate, se iniziamo adesso. E… mi hai preso per pazza, vero? Dio, che brutte prime impressioni che do! Non capisco perché faccio così! E… benarrivata Luna! Con te non sono riuscita neppure a parlare, mi dispiace, ma avremo tre mesi per conoscerci, non trovi? Io penso che ci divertiremo, insomma, ragazze da sole, da parti del mondo differenti, deve essere davvero una gran bella avventura, non trovi?- ho parlato tutto d’un fiato e penso di aver fatto una figuraccia.
Ma non posso tornare indietro, quindi non mi resta altro che aspettare una risposta di Camilla. Se mai ci sarà.

Ultima modifica di charlotte-c (2013-07-09 11:05:44)


W le firme senza senso!
≈•The∞Lucky∞One•≈
 

#105 2013-07-09 13:44:55

charlotte-c
Membre
Registrato: 2012-04-14
Messaggi: 3702

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Scusate se il pezzo è schifoso e incomprensibile in certe parti cc, ma l'ispirazione era sotto zero, se non capite qualcosa dite pure(me ne rendo conto pure io di aver scritto una schifezza, penso sia la cosa che ho scritto peggio negli ultimi mesi) e modifico (:

USCITA DI KAMALIKA

Miranda aveva partecipato alla famosa lotteria per il Madagascar, e aveva miseramente perso, e la infastidiva restare confinata a Venezia, mentre la telecamera faceva vedere in diretta quelle sette ragazze.
Le odiava tutte, le avevano rubato il posto e nessuna sembrava meritarsi la permanenza in quel paradiso tropicale, tranne una, una certa “Kamalika”… O “Kamika”, la ragazza non aveva capito bene il nome.
Lei era speciale, diversa, era bellissima, la invidiava nonostante non sapesse nulla di lei, sembrava essere tutti i pregi che Miranda ambiva.
Così rimase a fissare intensamente la ragazza mentre saliva sul pullman e si sedeva su un sedile non molto lontano da quello di una certa “Junone”, che brutto nome, troppo imponente per una ragazzina così misera.
Eppure, quella ragazzina insignificante venne considerata, dalla francesina con le lenti a contatto, tremendamente falsa; lei venne considerata, eppure la sua stella, Kamalika, rimase sola, nessuno la degnò del minimo sguardo.
Com’era possibile che invece quella stupida di Camilla fosse stata considerata perfino da due persone? La biondina isterica e l’ultima arrivata.
Così, decisamente seccata, tornò a osservare il pulmino, ma in quel momento la madre la chiamò, e Miranda fu costretta a spegnere la televisione.

«David, papà, guardate, c’è la diretta della famosa lotteria! Quelle devono essere le ragazze che hanno vinto! Oh, quando sono belle!» David sollevò lo sguardo dai compiti, prima lo issò sulla sorellina più piccola di un paio d’anni, poi il suo sguardo volò verso l’aggeggio infernale che stava distruggendo la mente di sua sorella. C’erano sette ragazze su un pulmino, David non poteva negare l’evidenza, erano meravigliose e particolari, quella che lo colpì subito fu una minuta ragazza estremamente dolce, dalle guance rosate e gli occhi all'apparenza lilla, ma era possibile che lo fossero o semplicemente erano lenti a contatto? Con questo dubbio tornò a osservare lo schermo.
Non ebbe nemmeno il tempo di realizzare che il pulmino stava per partire – e non lo ebbero nemmeno le sette – che un uomo dal brutto aspetto, davvero ridicolo, si tuffò in mezzo a loro.
«Scusate signorine, abbiamo avuto un imprevisto…» la televisione si spense all'improvviso.
«Lucy, sei abbastanza drogata di televisione da sola, non c’è bisogno di corrompere anche il tuo innocente fratello» e con queste parole il padre si giustificò, non lasciando a David nient’altro da fare, se non continuare i suoi compiti, nella sua cittadina della Virginia.

Omja stava giocando col suo amico Ulhas, quando una donna urlo «Omja… C’è quella cosa a cui avevi partecipato alla televisione!»
«E a cui hai miseramente perso» a quanto pare Ulhas non aveva meglio da fare se non prendere in giro l’amico.
Omja corse dentro la piccola casa e osservò le ragazze che erano sul piccolo televisore, erano tutte ragazze, il ragazzetto protestò mentalmente e rise a vedere l’uomo bianco che parlava.
«… Un imprevisto, chi è tra di voi Kamalika? A quanto pare c’è stato un errore, non è stato il suo biglietto ad essere estratto, deve tornare a casa» una ragazza, bianca anch’essa, si alzò.
«Ma che carina, se ne deve andare? Che peccato! Avrei potuto iniziare a seguire queste specie di reality per lei»
«Ulhas, smettila dai!» la madre di Omja stava guardando l’amico decisamente male, e quella donna lo intimoriva non poco.
«Ulhas, mio figlio ha ragione!»
Ma Ulhas, ignorando le proteste della famigliola – decisamente fastidiosa – tornò a seguire la vicenda, il tizio vestito così male da far invidia a Rajendra stava spiegando l’accaduto «mi dispiace, sul serio, c’è stato un errore che ho notato solo ricontrollando le schede, non era il suo numero, sia lei che noi abbiamo sbagliato, in realtà la vincitrice era un’altra, che stiamo al momento cercando, la ripagheremo con… cinquecento dollari dovrebbero bastare, non pensa, signorina?»
Il ragazzo rise di gusto e sussurrò «oh, io voglio vedere questa nuova ragazza»
«Per sognartela la notte? Dai, Ulhas, un po’ di dignità!» quel mammone di Omja non faceva che dettare legge e fare il santo, quand’erano con sua madre, quand’erano soli era pure abbastanza simpatico,  ma rimaneva un codardo, un misero codardo.
«Ciao, io vado allora! Omja, ci vediamo domani!» e mentre il ragazzo se ne andava, anche Kamalika scendeva dal pullman, accompagnata da uno dei due cameraman.


W le firme senza senso!
≈•The∞Lucky∞One•≈
 

#106 2013-07-09 17:48:36

Ancien joueur haru-chan
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

charlotte-c ha scritto:

Comunque non ne ho idea ancora D:, qualcuna di voi conosce una ragazza a cui potrebbe piacere partecipare?

L'unica che mi viene in mente è Sere, ma lei è già impegnata con gli altri gdr, quindi... D:

 

#107 2013-07-15 21:48:40

charlotte-c
Membre
Registrato: 2012-04-14
Messaggi: 3702

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

ZAN ZAN ZAAANNN... Finito il mio pezzo.
Come al solito, sono senza ispirazione.
Poi, ignoriamo il fatto che l'inizio sia serio, poi ci sia una parte molto meno seria, poi ce ne sia una molto più seria... Manco avessi uno sdoppio della personalità.

Sentivo mille sibili e sussurri intorno a me, cercavo di ignorarli, non facevano che annebbiarmi la mente, gettarmi in confusione, e non ne avevo bisogno.
Fu per quello che non distinsi il «posso?» di una ragazza dai mille suoni intorno a me, mi resi conto che mi aveva chiesto se poteva sedersi di fianco a me solo quando sentii una leggera pressione alla mia sinistra, alzai lo sguardo, Luna si era seduta al mio fianco.
I capelli bizzarri ondeggiarono e la collana tintinnò.
Non sapendo cosa dire, commentai, timida «che carina» facendo un leggero cenno alla collanina piena di cianfrusaglie, sembrava come una collana dei ricordi… C’è chi tiene un diario, come me, e c’è chi tiene una collana, trovavo curiosa la cosa, così azzardai la domanda «cosa sono?».
Immagino che una persona normale a quel punto avrebbe sentito avvampare le guance, ma la mia inespressività me lo impediva, in quel momento la disprezzai come non mai, una bambola, ecco cosa sembravo, una bambola, una tristissima bambola senza vita.
Ma purtroppo non ci fu nemmeno tempo per la risposta di Luna e per l’autocommiserazione, perché una voce squillante iniziò un lungo monologo.
«Allora, ciao Camilla, ciao Luna! Non abbiamo parlato molto all’aeroporto e… bè, io sono molto chiacchierona, e non la smetto mai di parlare e mi piace coinvolgere le persone nei miei deliri» alzai lo sguardo verso Elettra Aurora, che aveva distrutto la quiete che si stava quasi ricreando rendendo l’ambiente... Accogliente. Osservai la ragazza che si stava guardando la manicure, come mai? L’avevo osservata molto all’aeroporto, non mi sembrava una persona timida, come aveva appena affermato lei “io sono molto chiacchierona”.
«…Ma capisco che tu sei diversa da me, e non mi da fastidio, e… oddio, vedi, sto delirando, e adesso mi prenderai per pazza!» un pensiero maligno mi sfiorò la mente in quel momento, ma lo ricacciai immediatamente nei meandri del mio subconscio, non potevo davvero pensare che fosse pazza.
«E pensare che ero venuta a sedermi qui vicino a te, e scusa, non ti ho neanche chiesto se potevo, scusa. Ma comunque volevo provare a fare amicizia con te, staremo assieme per tre mesi e mi piacerebbe iniziare a conoscerti meglio subito, così dopo potremo essere amiche, sempre che ti vada, per tutta l’estate, se iniziamo adesso. E… mi hai preso per pazza, vero? Dio, che brutte prime impressioni che do! Non capisco perché faccio così! E… benarrivata Luna! Con te non sono riuscita neppure a parlare, mi dispiace, ma avremo tre mesi per conoscerci, non trovi? Io penso che ci divertiremo, insomma, ragazze da sole, da parti del mondo differenti, deve essere davvero una gran bella avventura, non trovi?» per il resto del discorso restai zitta e ricacciai ogni pensiero, cercando di concentrarmi solo sulle sue parole.
Una persona normale a questo punto sarebbe arrossita, avrebbe detto di sedersi, che Elettra era davvero dolce e anche lei voleva conoscerla meglio, e poi avrebbe aspettato la risposta di Luna, che avrebbe dovuto essere entusiasta quando la sua e quella di Elettra per essere soddisfacente.
Ma dato che io non sono una persona normale, cercai almeno di imitare un persona normale – malamente – sorridendo – se quella cosa che feci si poteva definire sorriso – e dicendo con un tono terribilmente apatico – teoricamente avrebbe dovuto essere entusiasta – «puoi sederti, Elettra»
… Simpatia, dove sei?
Bene, fantastico, parlavamo del mio essere terribilmente inespressiva.
Poi, dato che la calma a quanto pare è malvista, e prendersi cinque minuti per pensare è vietato dalla legge, si fece vedere l’uomo di prima esordendo la sua entrata con «Scusate signorine, abbiamo avuto un imprevisto…» di bene in meglio.
Magari c’era stato un problema e dovevamo andare tutti a casa? Non mi sarebbe dispiaciuto, tanto il mio piano per socializzare – già, a quanto pare ne avevo uno – stava fallendo miseramente.
«chi è tra di voi Kamalika?» come mai quell’uomo lo chiedeva? Issai il mio sguardo su Kamalika, sembrava simpatica, più simpatica di me pensai in un secondo attimo di autocommiserazione.
Così, impegnata a capire il perché lo chiedesse, ascoltai a malapena le parole, che il mio cervello elaborò con fin troppi secondi di ritardo.
Kamalika se ne sarebbe andata.
Kamalika era finita qua per errore.
Kamalika sarebbe stata sostituita.
Un cieco e futile terrore si insinuò nella mia mente, e se arrivasse una persona capace di annientare le mie difese? Già queste ragazze mi stavano distruggendo, e io non volevo che lo facessero, non volevo legarmi a qualcuno che poi avrei dovuto lasciare. Ma almeno avevo la certezza che erano loro e basta, avevo la certezza che non ci fosse pericolo più grande, come con l’eventualità di una nuova ragazza.
Era strano come fossi improvvisamente spaventata dalle parole, dalle persone, non mi avevano mai toccata, o almeno, non mi toccavano più.
Ma questo era diverso, proteggersi dal male risultava più facile che proteggersi dal bene.
Questa lotta interna era straziante, l’unica consolazione era che le due ragazze al mio fianco non se n’erano accorte, non se ne potevano accorgere.
Sentii l’uomo blaterale parole e ancora parole, sentii i passi di Kamalika mentre scendeva dall’autobus… Ma non ebbi il coraggio di osservarla, non ebbi nemmeno il coraggio di usare  l’udito.
Il silenzio, nel mio mondo a rallentatore vigeva il silenzio… Probabilmente le altre stavano parlando, si scambiavano sussurri inquieti, era possibile, come era possibile che fossero rimaste in silenzio, sbalordite.
Il mondo ricominciò a girare normalmente e sentii i passi del cameraman che risaliva sul pullman, sia lui che l’altro ragazzo spensero le telecamere e il dirigente ci salutò con un segno di saluto, tornandosi poi a sedere nuovamente davanti.
Saremmo partiti a secondi, lo sapevo, e strinsi la mia borsa, convulsamente, in un atto involontario; per l’ennesima volta.


Comunque, nel post dell'uscita di Kamalika, la ragazza che David aveva notato, non so se si era capito, ma era il pg di Haru

Ultima modifica di charlotte-c (2013-07-15 21:51:53)


W le firme senza senso!
≈•The∞Lucky∞One•≈
 

#108 2013-07-31 12:05:25

eynis
Membre
da: Brescia
Registrato: 2010-05-04
Messaggi: 1496
Sito web

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Camilla mi guarda come se fossi veramente pazza, e forse lo sono, forse è quello che pensa di me la gente. mi chiedo dove sia il mio bottone con scritto off destinato al mio entusiasmo. penso che semplicemente, non esiste. così sono e così mi devono tenere. ma forse dovrei cambiare anche io. forse.
sì.
no.
non lo so.
sbuffo irritata e guardo fuori dalla finestra, sentendo gli occhi colorarsi di sfumature rossastre.
non ho mai avuto delle vere amiche, non so come ci si deve comportare. tutto quello che hanno sempre chiesto a me, erano soldi, bei vestiti, quadri o autografi dei miei vari fratelli e sorelle. quindi, per me è tutto nuovo. io davo e loro predevano, in cambio fingevano di essere mie amiche. che bello.
sono sempre stata circondata dalla gente, eppure sono sempre stata sola. incredibile come possa rendermene conto solo adesso. adesso che non ho più nessuno... mi sento così sola e abbandonata... e le uniche amiche che vorrei farmi, pensano che sia pazza, davvero, complimenti Elettra Aurora, peggio di così non può andare. e la cosa divertente è che è tutta colpa tua! pensavi di essere divertente, anche simpatica, e invece ti hanno preso per una pazza. complimenti, davvero.
il solo, fuori dal finestrino del pullman, si fa improvvisamente più opaco e meno caldo, come se qualcosa impedisse ai raggi del sole di penetrare sulla terra.
gli occhi rossi pulsano involontariamente, fino a farmi male.
per questo non riesco a sentire molto bene quando l'uomo grasso, che non si è neanche degnato di dirci il suo nome e chiede al gruppo chi è Kamalika.
Kamalika. Kamalika. Kamalika... cerco di far tornare alla mente il ricordo della ragazza, che non riesco a vedere. più che altro, perchè non voglio cercarla, ho paura che le ragazze possano vedere i miei occhi e spaventarsi ancora di più. o meglio, avere un fondamento per credermi pazza.
le mie sorelle, quando si arrabbiavano con me, mi dicevano che assomigliavo a un demone, con quegli occhi rossi, che ero la figlia di Satana in persona, che mi odiavano, che non potevo essere sangue del loro sangue.
io correvo da Tommaso, il mio Tommy, e lui mi consolava. era l'unico che con una carezza riusciva a far tornare i miei occhi azzurri e a far risplendere il sole nel cielo.
dopo, ovviamente, si scusavano, ma io sapevo che comunque quello che mi avevano detto, era vero, che ci credevano realmente. perchè è sempre così, quando le persone si arrabbiano, dicono sempre quello che pensano, lo fanno per ferirti, e la maggior parte delle volte ci riescono. le mie sorelle, ci sono sempre riuscite.
comunque... non riesco a ricordarmi questa Kamalika, ho la testa un po' in disordine, perchè non me la ricordo?
sento il signore grasso che dice a Kamalika che la lotteria si era sbagliata, il suo biglietto non era quello vincente. il signore le dice che le daranno cinquecento euro per il disturbo. a me sembra un po' poco, un po' troppo poco. ma... va bè, non sono fatti miei.
sento ancora ardere gli occhi, ma non mi viene in mente nessun pensiero felice o bello. come posso fare?
sento che i cameraman risalgono sul pullman, e poi, partiamo.
i cameraman si muovono per il pullman e fanno dei primi piani alle raazze, penso per vedere l'espressione sul loro volto all'eliminazione di Kamalika.
non mi accorgo neanche quando il cameraman carino si avvicina a noi, Camilla, Luna e me, per fare la sua ripresa.
quando arriva a me, istintivamente mi porto una mano agli occhi, ma so che è un po' troppo tardi. il ragazzo ha sicuramente visto un guizzo di rosso nei miei occhi. e tutto il mondo li vedrà! non può succedere! non posso permetterlo!
pensiero felice, pensiero felice!
penso a Tommy che mi è venuto a trovare. Tommy. Tommy. Tommy!
gli occhi, ritornano celesti. normali. quasi da anglo. sicuramente non da demone, non da figlia di Satana.
apro gli occhi e mi trovo davanti il viso del cameraman, stravolto.
gli sorrido raggiante.
-Il riflesso del sole gioca dei brutti scherzi sui miei occhi.- dico mortificata. il ragazzo mi guarda e sorride, vedendo che gli occhi sono celesti, almeno penso, e si allontana.
ok, forse l'ho scampata, spero, saranno davvero poche le persone che potranno capire quello che per un fugace istante è apparso nella cinepresa.
in quel momento le squilla in cellulare.
un messaggio da Antonietta.
Qui tutto ok, anche se la mamma e il papà non fanno altro che chiedere di te, e la mamma ha incendiato la cucina. Gli manchi.
Ah! Le foto sono venute benissimo! Sono già su tutte le riviste di Mosca, siamo la perfetta coppietta di casa, io e Olga, le brave figliole che aiutano i genitori. Gli affari vanno a gonfie vele, quindi... grazie mille Elau per averci dato questa possibilità!
Però anche tu hai la tua fetta di celebrità. Alla televisione non trasmettono altro se non il tuo stupido campeggio e tu sei bellissima! Sei uscita bene in qualsiasi ripresa! Mannaggia a te che sei fotogenica! Quando tornerai qui sarai famosissima! Scommetto che avrai una sfilza di manager alla porta! E anche le tue compagne non sono niente male, possibile che non ce ne sia una di brutta? Per me, invece di una lotteria, è un concorso di bellezza cammuffato! Comunque, divertiti! Baci
Antonietta e Olga
Mamma e Papà!

Altro che messaggio, questo è un papiro!
però, solo leggerlo mi fa salire un piccolo sorriso alle labbra. allora manco a qualcuno. qualcuno mi vuole ancora bene. i miei dolci genitori! e la mamma ha combinato un suo solito disastro. chissà in che stato troverò la casa quando tornerò! tre mesi... in un battibaleno mi sembrano un'eternità. un'eternità lontana dalla mia famiglia, e un'eternità lontana da casa. ma sopratutto, un'eternità ancora più lontana da Tommaso. Mi mancherà.
rispondo al messaggio di Antonietta.
Carissima la mia Antonietta, mi mancate molto anche voi. Penso di aver fatto un casino con le ragazze bellissime del campeggio, non concorso di bellezza!, adesso pensano che sia pazza!
Mi mancate tutti, e sbatterò la porta in faccia a qualsiasi manager si presenti davanti alla mia porta! Baci
Elau

con Antonietta è più difficile confidarsi, ma io conosco una persona con cui potrò aprire il mio cuore, e porta il nome di Tommaso.
probabilmente Camilla e Luna saranno seccate, visto che prima le ho ignorate, dopo aver esposto il mio monologo da pazza psicopatica, e adesso ho lo sguardo fisso sul cellulare. Ma fa niente. O meglio, mi interessa, ma ho bisogno di parlare con Tommy. subito.
Ehilà, fratellone! Come va a casa? Non sai quanto mi manchi! Avrei voglia di averti qui con me! Sto facendo una figuraccia dietro l'altra! Prima ho recitato uno dei miei lunghi e noiosi monologhi che tu conosci molto bene, e forse ci ho messo troppa enfasi, perchè sicuramente mi hanno preso per pazza! Me lo sento! Come posso rovinare sempre tutto? Io volevo solo delle amiche con cui parlare, con cui essere me stessa!
E, mentre pensavo a queste cose, tu sai come sono suscettibile, indovina cosa hanno fatto i miei occhi? Indovinato! Sono diventati rossi! E, cosa ancora peggiore, il cameraman ha deciso proprio in quel momento di farmi un primo piano, così li ha presi in pieno e li potrà vedere tutto il mondo. E dopo averli fatti tornare azzurri, me ne sono uscita con un: -La luce del sole gioca brutti scherzi con i miei occhi-! si può essere più stupide? Io non penso! Dici che ci crederanno? Io lo spero davvero tanto! Non voglio sembrare un piccolo demone-figlio di Satana, lo sai che io sono dolce come un biscottino. Vero?
Comunque, adesso devo andare, penso che le ragazze che mi sono vicine mi odino! E io volevo solo farmi delle amiche, delle vere amiche. :(
Comunque, ti voglio bene.
Baci
Elau

adesso che finalmente ho aggiornato tutti, penso di poter riportare la mia attenzione sulle ragazze sedute accanto a me, sperando che non pensino veramente che io sia pazza.


Sono una creatura fatta di lettere, un personaggio disegnato da frasi, il prodotto di una fantasia scaturita dalla narrativa.
 

#109 2013-07-31 23:12:03

Ancien joueur nihal97
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

All’improvviso arriva una ragazza all’apparenza un po’ schizzata, che comincia a parlare come un fiume in piena, stordendomi. Sto per risponderle –anche se non ho ben capito tutto quello che ha detto- quando... “Kamalika, chi è Kamalika?”
La voce di uno strano tizio appena salito sul pulmino si prende tutta la mia attenzione. 
“Scusate, signorine, c’è stato un imprevisto, chi è tra di voi Kamalika? A quanto pare c’è stato un errore, non è stato il suo biglietto ad essere estratto, deve tornare a casa” dice il tizio.
Kamalika, la ragazza seduta più avanti, da sola, si alza.
Il tizio dice che la rimborseranno con 500 euro, ma a lei sembra non interessare.
La guardo alzarsi. Si volta a guardarci solo per un secondo, senza dire niente, né cambiare espressione. Mi chiedo perché non l’abbia notata prima. Forse ero troppo impegnata a cercare di nascondermi, per farci caso... Boh, comunque sia, resta il fatto che è una di noi. E deve andarsene.
Improvvisamente mi prende la paura che una cosa del genere succeda anche a me. Non voglio tornare a casa, in mezzo a quelle persone odiose. Preferisco stare qui, anche se mi trovo in un gruppo di strane sconosciute. Saranno strane, ma sono meglio di quelle che mi aspettano a casa. E poi, ehi! Quella coi capelli rosa sono io! Almeno di aspetto, nessuna è più bizzarra di me. È una buona cosa? Non saprei proprio. Però è così.
Aspetto che Kamalika scenda. Continuo a fissarla finché non sparisce.
Poi arriva un cameramen e a momenti mi acceca con la sua stupida telecamera. Sarei tentata di fargli una linguaccia, ma mi trattengo. Divento rossa. Mannaggia... Cerco di fare la faccia più normale che posso. Non è un granché, ma non posso fare di meglio. Poi, finalmente concentra la sua attenzione sulle altre e posso respirare di nuovo.
Guardo Camilla. Non ha voglia di parlare, si vede.
Taccio e mi affloscio sul sedile, lasciando che la ragazza che mi si è seduta vicino continui col suo fiume di parole.
Alla fine, non è così male.
Scrive un sms, poi torna a guardarci, sorridendo. E ricomincia a parlare.
Sorrido, vedendo l’espressione di Camilla. Non è disgustata o che, è solo molto, molto, molto perplessa. Mentre la chiacchierona, che ha detto che possiamo chiamarla Elau, è un’onda di entusiasmo. Mi piace, niente da dire.
Spero solo di non sembrare scortese se mi addormento.
Mi succede sempre, appena salgo su un mezzo a quattro ruote. Spero non succeda subito, altrimenti, sai che figura...
_______________________________________________________________________________
ditemi se va bene. scusate il ritardo :)

Ultima modifica di nihal97 (2013-08-01 19:15:29)

 

#110 2013-08-15 10:34:41

giglionero
Membre
da: Rivendell
Registrato: 2011-09-11
Messaggi: 3256
Sito web

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

1- Scusate il ritardo.
2- Scusate se è corto, ma sto per partire.
3- Spero vada bene c:
_

Il vetro si stava riscaldando eccessivamente e sapevo che avrei dovuto staccarmi, ma la mia vita aveva un ritmo così tranquillo in quei pochi minuti che non ne avevo quasi il coraggio; il mio respiro lento appannava leggermente la superficie della finestra con regolarità, mentre la mia mano accarezzava Gorgonzola con fare meccanico. I miei occhi seguivano la luce del sole che si rifletteva sulla carrozzeria delle automobili che sfrecciavano davanti a noi, sull’asfalto grigio; molte erano malandate e mi chiesi cosa pensavano le persone al loro interno quando vedevano il nostro pulmino, verde scintillante e pieno di riparazioni, che nonostante tutto sembrava nuovo di zecca. Forse nelle loro menti si formavano le stesse parole che pensavo io: eravamo ragazzine piccole e inconsapevoli, non avevamo ragione di essere lì o di rimanere. Le terre che ci aspettavano non ci appartenevano, lo stesso era per la villa lussuosa che avremmo occupato o il cielo e le stelle che avremmo osservato. Già, le stelle che mi erano sconosciute, da questa parte di mondo. La luce del sole si rifletté su una macchina troppo nuova e dovetti chiudere gli occhi per qualche secondo. Forse la gente là fuori non pensava a nulla di tutto ciò, pensava solo alla famiglia che doveva incontrare, al lavoro a cui doveva arrivare o alla casa a cui era diretta. In realtà non mi ero mai preoccupata del giudizio delle persone fino al mio arrivo in quell’aeroporto.
Non voglio cambiare.
Nel pulmino c’era un silenzio assurdo, se si ignoravano un paio di voci in fondo:  proprio alle mie spalle, perciò non mi risultò difficile sentire il rumore di passi delicati.
«Spero non ti dispiaccia», la voce di Amélie raggiunse le mie orecchie troppo forte, nonostante il tono di voce basso. Feci una smorfia che lei non era in grado di vedere, data la sua angolazione. Non mi voltai e non le risposi, sembrando forse fredda e insensibile, di nuovo c’è da precisare. Solo quando un leggero sbuffo mi avvertì che si era alzata volsi la testa, osservandola. I suoi capelli rosei e quel viso dalle proporzioni perfette mi facevano meno invidia della prima volta, tuttavia mi rimase quel pizzico di gelosia che aveva dell’ovvio. Stava guardando un cellulare, forse dell’ultima generazione, e dopo un sorriso e un piccolo sospiro tremante si era messa a scrivere. Mi avevano sempre indispettito quegli oggetti, limitavano la comunicazione reale tra due o più persone, terribile.
Pff
Sorrisi. Nessuno in quel pulmino aveva le mie stesse idee, forse perché non avevano la mia stessa cultura. Per la prima volta negli ultimi giorni mi sentivo più intera e, diciamocelo, in un certo senso “vera” delle altre ragazze. Ero fiera di me stessa e orgogliosa del mio passato, non avevo insicurezze sul mio corpo o sul mio carattere. Ero e sarei rimasta Junone, quella di sempre.
Gettai la testa all’indietro e un’irrefrenabile voglia di piangere mi salì al petto. Ero quel che ero grazie alla mia famiglia, che ora non c’era più. Sola, ecco cosa mi differenziava da tutte le altre più della carnagione pallida, della casa di paglia e fango o degli animali che mi portavo al seguito. Io non avevo più nessuno: amico o parente che fosse.
Suvvia, non posso mettermi a frignare proprio ora.
Mi guardai le mani.
Non dopo tutte quelle lacrime versate, insieme al mio sangue, dopo… nelle ultime due settimane. Non ne ho alcun diritto.
Accavallai le gambe, facendo sbilanciare e quindi cadere Gorgonzola che mi soffiò contro, andando ad acciambellarsi sulla sedia libera che era rimasta. In realtà era occupata dalla borsa della mia “compagna”… potevo chiamarla così? Infondo non sapevo nemmeno il più piccolo frammento di lei. Era a tutti gli effetti un’estranea.
Una voce richiamò la nostra attenzione, o almeno avrebbe dovuto farlo perché io, come prima, decisi di ignorarla. L’uomo panciuto dalla faccia anonima iniziò a parlare, evidentemente turbato (forse imbarazzato?). Colsi il succo del discorso ad ogni modo: Kamalika se ne doveva andare.
Non mi importa. Un’estranea in meno con cui stare.
Vidi la sua nuca arancione attraversare il pulmino. Mi voltai subito, non doveva interessarmi, non dovevo affezionarmi a nessuna di quelle ragazze. Sarebbe stato troppo difficile una reale separazione. Strinsi un pugno e tornai sui miei pensieri, scappando dall’aria tesa che si stava creando. Un ricordo si fece strada nella mia testa e il rumore di medicinali nei loro contenitori arrivò all’improvviso, rimasi scioccata perché conoscevo fin troppo bene il collegamento che il mio cervello avrebbe fatto. Ecco infatti che il suono di passi sull’erba accompagnò il precedente. Avrei dovuto scappare da tutto quello, non avrei dovuto farmi del male.
Non lo feci.
Parole rassicuranti mi arrivarono all’orecchio, come un sussurro debole ma penetrante. La voce che le pronunciava era profonda e purtroppo la conoscevo.
Gli volevo bene, uno degli errori più grandi.
Uno scoppio, un’esplosione e un inteso profumo di disinfettante ed erba mi riempì le narici.
Basta!
Portai le mani alle tempie e strinsi, dovevo uscire fuori da quel vortice di ricordi. Chiusi lentamente gli occhi, lasciando che la luce del sole mi rinvigorisse. Quando decisi di riaprirli mi voltai e vidi la nuca di Kamalika fare lo stesso percorso di prima. Come poteva essere? Scossi la testa e guardai di nuovo in quella direzione. Nulla, per fortuna non c’era nulla.


"Where there is desire there is gonna be a flame
Where there is a flame someone’s bound to get burned
But just because it burns doesn’t mean you’re gonna die
You’ve gotta get up and try try try"
- Try, P!nk
 

#111 2013-08-23 16:59:15

charlotte-c
Membre
Registrato: 2012-04-14
Messaggi: 3702

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Volevo chiarire alcune cose.


1)Se mai ci dovessero essere attività da fare, essendo un campeggio, verranno annunciate dal direttore senza-nome(che prima o poi si dovrà presentare) quel giorno stesso.

2)Per la trama vera e propria, cioè, quella delle Regine Del Cielo e dei rivali delle sette ragazze:
Ora che le ragazze si sono riunite, i loro poteri, lentamente, verranno a galla, o meglio, li hanno sempre avuti, ma data la loro vicinanza saranno più "potenti" e si accorgeranno della loro esistenza.
Mentre, per il momento, essendo le ragazze non ancora a conoscenza dei loro poteri, quindi immagino non desiderose di acquisire potere, i discendenti le lasceranno abbastanza libere, magari monitorate, e cercheranno di dissuaderle dall'idea che la "magia" possa esistere in qualsiasi forma, ma per il momento non sono un problema vero e proprio.

Se avete dei dubbi contattatemi negli MP (:


W le firme senza senso!
≈•The∞Lucky∞One•≈
 

#112 2013-12-09 18:44:44

giglionero
Membre
da: Rivendell
Registrato: 2011-09-11
Messaggi: 3256
Sito web

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Ho pensato, visto l'avvicinarsi delle vacanze invernali, che magari potremmo ricominciare a ruolare un pochino.
Voi che ne dite? Io avrei voglia di scrivere quindi se vi va.... io attendo conferma c:


"Where there is desire there is gonna be a flame
Where there is a flame someone’s bound to get burned
But just because it burns doesn’t mean you’re gonna die
You’ve gotta get up and try try try"
- Try, P!nk
 

#113 2013-12-10 14:46:04

Ancien joueur nihal97
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Piacerebbe anche a me scrivere qualcosa c:
Spero solo di esserci durante le vacanze...

 

#114 2013-12-17 17:57:46

Ancien joueur blackbird
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Per me andrebbe benissimo, tanto ci sarei di sicuro :)

 

#115 2013-12-24 15:30:08

charlotte-c
Membre
Registrato: 2012-04-14
Messaggi: 3702

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Ehi, sapevo che alcune volevano continuare i GdR, e a me andrebbe bene (:


W le firme senza senso!
≈•The∞Lucky∞One•≈
 

#116 2013-12-25 18:26:01

eynis
Membre
da: Brescia
Registrato: 2010-05-04
Messaggi: 1496
Sito web

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Anche a me andrebbe bene. Ho davvero una voglia matta di ricominciare a scrivere :))


Sono una creatura fatta di lettere, un personaggio disegnato da frasi, il prodotto di una fantasia scaturita dalla narrativa.
 

#117 2014-01-10 20:06:43

charlotte-c
Membre
Registrato: 2012-04-14
Messaggi: 3702

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Qua a chi toccherebbe?


W le firme senza senso!
≈•The∞Lucky∞One•≈
 

#118 2014-01-10 21:34:25

Ancien joueur nihal97
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Non vorrei dire una stupidaggine ma... bisogna ricominciare il giro (forse)...? ò.ò

 

#119 2014-01-10 22:41:52

charlotte-c
Membre
Registrato: 2012-04-14
Messaggi: 3702

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Sì, ma chi è la prima?


W le firme senza senso!
≈•The∞Lucky∞One•≈
 

#120 2014-01-11 15:43:54

eynis
Membre
da: Brescia
Registrato: 2010-05-04
Messaggi: 1496
Sito web

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

non so... o sei tu Camilla, o sono io, penso ><


Sono una creatura fatta di lettere, un personaggio disegnato da frasi, il prodotto di una fantasia scaturita dalla narrativa.
 

#121 2014-01-11 22:34:13

charlotte-c
Membre
Registrato: 2012-04-14
Messaggi: 3702

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Quella che non posta da più tempo è Haru, mi pare.


W le firme senza senso!
≈•The∞Lucky∞One•≈
 

#122 2014-01-12 21:16:43

Ancien joueur misteriosa98
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Io devo ancora postare, ma il mio pg dovrebbe arrivare un giorno dopo rispetto alle altre, quindi ho tempo, no?

 

#123 2014-01-12 22:10:42

charlotte-c
Membre
Registrato: 2012-04-14
Messaggi: 3702

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Sìsì,  cioè, potresti postare anche ora, ma anche se posti fra un po' va bene.


W le firme senza senso!
≈•The∞Lucky∞One•≈
 
 

Footer forum

Powered by PunBB
© Copyright 2002–2005 Rickard Andersson