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Ciao ragazze!
Allora... La scuola è finita e sono cominciate le vacanze. Mi sono presa un po' di tempo per pensare alla nuova arrivata in classe. La chiameremo x. Allora, x ama molto i manga e gli anime, fin qui ok. Solo che dimostra questa sua passione... in modo un po' ossessivo. In pratica ti avvicina il cellulare all'orecchio senza dirti niente e ti fa saltare in aria con le canzoni coreane e le sigle di cartoni. E non è tutto. Ti sbandiera le immagini di attori giapponesi e comincia a dire sempre "Lo conosci questo attore, si chiama -immetti il nome- è bravissimo e poi è così carino!".
Ai miei compagni non è piaciuta sin da subito. Il problema, comunque, a parte questa sua mania un po' esagerata, è che nella scuola di prima era odiata da tutti, e lei si è come traumatizzata. Veniva presa in giro perché le piace il Giappone ecc, e una volta ha persino tirato una sedia a un suo compagno O.o
Ha diversi scatti d'ira quotidiani: a volte si mette a urlare che la odiamo e che non vogliamo venire alla sua festa di compleanno perché ci sta antipatica; una volta ha persino sbattuto davanti alla prof di matematica il quaderno, facendola spaventare.
Insomma, mi sto preoccupando... Come farle capire che in questo modo non verrà mai accettata, che deve contenersi e capire quand'è il momento adatto per parlare o no?
Non voglio essere costretta ad evitarla, anzi, perché è molto simpatica... Ma deve moderarsi! Ho già provato a parlarle, ma sembra non capire...
Caspita, l'anno scorso, in prima, avevo anch'io una compagna di classe con dei problemi simili.
Forse non a questo livello, ma ci andava molto vicino.
All'inizio ci parlavo, dato che cercavo di fare nuove conoscenze.
Ma non è mai stata sopportata da nessuno.
Tutto iniziò quando mi disse non tanto sotto voce, indicando, che una ragazza della classe aveva degli strani insetti nei capelli, e che li aveva visti mentre eravamo in palestra.
Tutti la sentirono, e da lì cominciarono i guai.
Il suo problema era che diceva una bugia dietro l'altra.
Diceva di fumare, e non era affatto vero.
Diceva di saper disegnare, ed era una frana.
Stava antipatica a tutti, e tutti la evitavano, prendendola in giro, malamente. Una volta si mise anche a piangere.
Ho cercato di starle vicino, capendo la sua situazione, ma era davvero difficile, credetemi. Provate un po' voi a stare con una persona che mente di continuo... Inoltre avevano cominciato a prendere un po' in giro anche me, perché le stavo vicino.
Dicevano che puzzava e roba simile.
Una volta prese per i capelli una compagna di classe. Era esplosa, dato che questa seguitava a lanciarle palline di carta senza pietà. Aveva ragione, cavolo, se aveva ragione. Da allora la lasciarono un po' in pace.
Quello che posso dirti io è di starle vicino il più possibile. E la devi difendere, quando è giusto, ovviamente. Devi dire ai tuoi compagni di abbozzarla, perché il suo comportamento è causato dalla sua insicurezza.
E i tuoi compagni non l'aiutano affatto, mi sembra di capire.
Non c'è molto altro da poter fare, purtroppo.
Questa mia compagna è bocciata, e pare che ora si trovi un po' meglio.
L'unica sarebbe "cambiare aria"... In tutti i sensi.
Grazie per avere risposto.
Quando ho cominciato a capire che era davvero un po' strana, ho cominciato ad evitarla anch'io, ma poi me ne sono pentita perché stava sempre da sola. A volte parlava, da sola. Insomma, non sono riuscita a ignorarla del tutto. Le mandavo messaggi, così, per tenerle un po' di compagnia... Ma non mi pare che la situazione sia tanto migliorata. Appartiene a quella categoria di persone a cui se tu offri una mano, ti prende tutto il braccio... Ecco, io ho solamente cercato di essere gentile con lei, ma credo che si sia affezionata un po' troppo... Ma naturalmente, stando sempre da sola, penso sia normale. Ma vorrei che si aprisse un po' di più anche gli altri, senza fare brutte figure! Dopo i primi due giorni si è messa ad abbracciare tutti senza nemmeno conoscerli! E dopo l'evidente rifiuto, ha cominciato a chiudersi sempre di più.
È proprio grave come situazione.
L'unica è parlarne con gli altri, secondo me.
E collaborare tutti insieme.