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#51 2012-08-04 09:20:55

Ancien joueur
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

"Non dev'essere stato facile, immagino. Sono felice che tu ne abbia parlato, però. Significa che riponi fiducia in noi, no?"
Ripongo fiducia in loro? Probabilmente si.
Ho detto più cose a loro su di me di quanto non abbia mai fatto con nessuno.
Quindi questo vuol dire che ho fiducia in loro, oh meglio che mi ispirano più fiducia di altri.
Le altre non hanno avuto tempo di dire niente, perché il grido di un aquila ci distrae.
Ci giriamo ed eccola lì, un aquila reale, in carne ed ossa di fronte a noi.
Era...bellissima, come d'altronde la ragazza accanto a essa.
Minuta, con gli occhi azzurri e i capelli pressapoco dello stesso colore, era albina?
L'unico difetto da trovare era, forse, il fisico un po' fragile, ma non stonava con la sua persona.
La vidi sfoggiare alla svelta un sorriso a denti stretti, forse non si aspettava gli occhi di tutti puntati su di lei in meno di pochi secondo dall'arrivo.
Però, cavoli Marianne ecco un altra ottima occasione!
Devo cercare di socializzare! Ovvio, al meglio che posso.
:"Benvenuta tra le vincitrici più strane al mondo" la voce di Camilla era quasi un sussurro. Aveva parlato alla svelta e poi si era voltata di nuovo.
Camilla è...particolare. Forse un po' mi assomiglia, chissà.
Ma sembra particolarmente chiusa in sé stessa, anche più di me.
Chissà cos'ha passato lei allora, per diventare così.
Però devo affrettarmi a salutare pure io!
:"...Ciao, benvenuta."  il sorriso che sfoggio non mi sembra niente male, per una come me.
Non sarà mai al livello di uno dei sorrisi rassicuranti di Elau, o nemmeno dolce come quello di Amelie, ma è il meglio che riesco a fare, per ora.

 

#52 2012-08-04 22:47:55

eynis
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Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Non riusciamo a dire altro perché un grido ci distrae. Mi giro per vedere da dove è venuto e vedo… oh! Che creatura meravigliosa! Un’aquila! È bellissima! Io adoro tutti gli uccelli! Mi sanno tanto di sole, cielo e libertà! Sono animali superbi, bellissimi! Ma l’aquila… bè, l’aquila supera qualsiasi uccello! È la regina del cielo! Mi viene così voglia di andare ad accarezzarle il soffice piumaggio marrone. Ritraggo subito l’istinto di avvicinarmi e guardo, invece la ragazza su cui è appoggiata.
È una ragazza dalla pelle candida come la neve, i capelli lunghi e di un bianco-celeste sbiadito, sembrano incredibilmente morbidi e setosi. Ha un fisico molto asciutto e all’apparenza molto fragile. Gli occhi sono come quelli di Marianne, color del ghiaccio.
Mi viene subito da pensare che sia anche lei venga dai paesi del nord. Lontano e freddo, visto le sue caratteristiche albine. Però è impossibile da capire. I suoi occhi mi trasmettono qualcosa di… forte e potente. Non saprei neanche come spiegarlo.
Poi sento un piccolo e dolce miagolio. Abbasso lo sguardo e vedo un bellissimo gatto grigio-bianco ai piedi della misteriosa ragazza. Chissà quanti anni ha. Non saprei quanti dagliene. Forse sedici, magari qualcuno di meno. Non so, penso che sia quella sua apparenza fragile a ingannare su tutta la sua personalità e la sua storia.
Sto per parlare quando Camilla sussurra: -Benvenuta tra le vincitrici più strane al mondo.- questo un po’ mi offende. Insomma, non ci conosce neanche! Perché ha sentito due parole sulla nostra storia non può giudicarci “strane”! Non parla, non cerca neanche di fare conversazione! Che almeno si tenga i commenti acidi per se! Non può permettersi di trattarci così! Almeno, non me! Non so cosa ne pensano le altre, ma a  me da proprio fastidio! Almeno conoscessimo qualcosa di lei! Ha detto giusto due parole da quando è arrivata!.
Sento gli occhi ardere di fiamme rosse.
Prontamente abbasso lo sguardo sulla superficie rovinata dell’asfalto. Trono con la mente ai momenti felici della mia infanzia. Di solito riesce a calmarmi. E succede anche adesso.
Appena alzo lo sguardo ho di nuovo gli occhi dorati-celesti, segno che mi sono quasi del tutto stabilizzata. Mi volto verso la ragazza albina e la saluto con la mano.
-Ciao!- urlo dopo Marianne.  –Dai vieni! Stavamo parlando mentre aspettiamo l’arrivo delle altre due ragazze che mancano!- dico con un sorriso a trentadue denti.
Poi mi rigiro verso le altre ragazze. E ritorno a pensare alle loro vite, almeno quel poco che mi hanno raccontato.
Mi giro un attimo a vedere cosa sta facendo la ragazza albina. È ferma dove l’avevo lasciata. Non so quanto tempo starà lì, ferma in mezzo all’aeroporto, ma intanto non mi sembra il caso di lasciare un silenzio di tomba, abbastanza imbarazzante, almeno per me. Così ricomincio a pensare alle vite delle mie future compagne di campeggio.
Che vite! La mia in confronto non è niente! Almeno da quanto ho sentito.
Marianne è stata adottata, e penso che vivere in un orfanatrofio non sia bellissimo! Mi devo ritenere molto fortunata! Certo, i miei non sono stati veri genitori, non hanno seguito da vicinissimo la mia infanzia, ma comunque io sapevo che c’erano! Che non mi avevano abbandonato! Anzi! Mia madre ha rischiato di morire per farmi nascere!
-Marianne, sei stata davvero molto sincera con noi. Deve essere stato davvero difficile crescere senza i tuoi veri genitori. Non posso dire di capirti, perché forse sono la persona meno adatta a dire questa cosa, ma comunque, anche i miei sono stati poco presenti nella mia infanzia. Sono io che sono più che presente nella loro vecchiaia. Ma questo non c’entra niente. Loro c’erano. Mi dispiace davvero tanto per te! E, come ha detto Amelie, sono davvero felice che tu ce ne abbia parlato!- dico con un sorriso dolce sulle labbra. Chissà a cosa starà pensando Marianne. Spero che non pensi che la stia compatendo, perché non è affatto così! Voglio solo farle capire che io la capisco. Ma chissà cos’avrà capito. Un po’ mi pento di non aver raccontato tutta la verità su di me. Ma poi penso che dettagli sugli occhi non siano poi così importanti! Dopo tutto, può fare molta differenza sapere che se sono arrabbiata diventano rossi e se sono felice diventano dorati? Spero di no! Almeno, per me non lo è mai stato!
Poi penso ad Amalie. Quasi la invidio. Vivere con un fratello, solo loro due! Pagherei oro per stare sola con Tommaso, invece non lo vedo quasi mai. E poi mi piacerebbe anche avere qualcuno che mi capisce! Vorrei avere anche io un fratello ’’letterato’’ come lo ha definito lei. Mi sale un sorriso alle labbra solo pensando a quella parola. So che non c’è niente che faccia ridere, ma avvicinando quella parola al nome di: Tommaso, è come se…. Mettessi il sugo sul gelato! Per citarne una! Stonano da morire!
Però… essendo brava a decifrare gli sguardi delle persone e anche il carattere… capisco che Amelie non è stata sincera quanto Marianne. Però non ci rimango male. È chiaro che non tutte riescano ad aprirsi con degli estranei, dopo tutto, è quello che siamo! Ci conosciamo da meno di un quarto d’ora! Io sono fatta così, ma da quanto ho visto… Marianne non sembra proprio avere il mio carattere aperto e solare, come lo definiscono tutti. Allora mi viene naturale chiedermi cosa l’abbia spinta a raccontarci tutta la sua vita. tengo da parte la domanda. Se un giorno diventeremo amiche, sarà la prima cosa che le chiederò!
Torno a pensare ad Amalie. Se un giorno, più avanti, quando ci conosceremo meglio, avrà voglia di aprire i suoi dubbi con me, io le sarò sempre a disposizione. Sono abbastanza brava ad ascoltare, e anche a dare consigli non sono male.
-E… sai Amelie, quasi un po’ ti invidio. L’unico fratello che ha, più o meno,  la mia età lavora lontano da me. È l’unico della famiglia che mi capisce veramente, ma non lo vedo mai. Per questo, per me, sei molto fortunata ad avere un fratello con te. Io vorrei tanto averne uno, ma anche se ne ho cinque… tutti mi hanno abbandonato, praticamente, è come se fossi figlia unica. Tutti che pensano al loro futuro, alla loro famiglia, come Luigi, alla loro carriera, Olga e Antonietta, e alla scuola, come Alena. Tommaso è un caso a parte, ma comunque, anche lui mi ha abbandonata. Anche se è sicuramente più presente degli altri quattro fratelli. Perciò, se io avessi la possibilità di rimanere da sola con mio fratello, Tommaso, in questo caso, visto che è il fratello a cui sono più legata, ne sarei davvero felice. È per questo che ti invidio. Tu ne hai la possibilità, mentre io no… dico con gli occhi velati di tristezza. Mi viene in mente il litigio all’aeroporto. Hanno aspettato giusto il tempo che io fossi lontana.
Poi mi giro verso Camilla. Chissà cosa nasconde questa ragazza così chiusa. Non ci ha ancora raccontato niente della sua vita. Devo ammettere che sono molto curiosa di sapere cosa nasconde.  Deve avere una vita non molto facile. Forse ha avuto dei traumi psicologici infantili. Da come stringe la borsa dentro deve avere qualcosa di molto importante, per lei e per la sua personalità. In una borsicina così piccola non può starci molto. Un computer lo escludo, va bene che adesso li fanno molto piccoli… ma sarebbe comunque molto grande per una borsa come la sua. Resterebbero portafogli, ma non penso che abbiano valore affettivo così grande, libri, ma… no, ancora troppo grandi. E se invece… può darsi! Potrebbe essere un diario! Mi ricordo che da piccola ne avevo uno anche io. Scrivevo una pagina in italiano, una in russo e una in inglese, per esercitarmi. Chissà dove è andato a finire! Aveva su Minnie, se non sbaglio. Però, tornando a pensare a Camilla, penso di aver scoperto il suo segreto. Dentro la borsa custodisce un diario. Adesso, non è che saperlo mi abbia svelato qualcosa di lei, ma mi sento orgogliosa del mio intuito, se ho scoperto qualcosa di giusto.
La rabbai di poco prima è già passata. Una persona che tiene così tanto al suo diario deve essere molto sola. Penso tornando a guardare la borsetta di Camilla.
Penso che abbia visto il mio sguardo rivolto al suo tesoro, perchè si affretta a stringerla ancora di più e a nasconderla tra le braccia.

Ultima modifica di eynis (2012-08-05 21:08:57)


Sono una creatura fatta di lettere, un personaggio disegnato da frasi, il prodotto di una fantasia scaturita dalla narrativa.
 

#53 2012-08-05 02:19:41

charlotte-c
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Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Che lo spettacolo inizi!, questo è l'unico pensiero che riuscivo ad articolare mentre tutte si adattavano alla vista di quella nuova, e improbabile, arrivata. Non lo capivo neppure io perché lo definii "spettacolo"... forse perché mi sentivo esclusa da quella scena. Il che effettivamente era vero, solo che mi ero autoesclusa. Che pessima prima impressione. Tanto dopo tre mesi non le avrei più riviste. Sei la persona peggiore del mondo Camilla Carlyle. Questo lo sapevo già anche senza l'aiuto della mia mente.
Poi tornai ad osservare col mio occhi attento la scena. Elau sembrava aver sentito qualcosa che l'aveva infastidita, ma cosa poteva aver mai sent... oh no! Non era possibile... no non lo era...
Poi notai qualcosa... i suoi occhi. Feci un passo indietro, spaventata. Notai un luccichio rosso acceso nel suo sguardo prima che rivolgesse lo i suoi occhi al pavimento. La osservai incuriosita. Non era da me essere curiosa, l'entusiasmo infantile era una cosa che conservavo a malapena per la lettura e la scrittura. Eppure eccomi lì. Ad essere curiosa per una sconosciuta. A offendere non apposta le persone... a rimanere lì senza svelare nulla di me. Io e il mio accento inesistente.
Solo in quel momento mi resi conto di quanto dovesse essere frustante per loro. La mia voce non tradiva accenti, avete presente che di solito i telefilm vengono tradotti da voci che non presentano un accento "regionale", per farlo di solito devono frequentare corsi... ecco, io ero come loro, senza accenti... incredibile.
Poi il mio aspetto? Non so che provenienza mi darei io ma di certo non doveva essere facile capirlo. Se poi ci aggiungevi pure il mio viso inespressivo e il mio non aprire bocca doveva diventare insopportabile. Io ero un mistero, e quando ce n'è uno tutti lo vorrebbero svelare.
Tornando ad Elau lei nascondeva un segreto, e quello erano i suoi occhi. Ma certo cosa pretendevo io? Che se non fosse stato per lei non avrei nemmeno detto il mio nome.
Poi risollevò lo sguardo. I suoi occhi erano di nuovo azzurri come il cielo in pieno giorno... ma non nella parte alta... all'orizzonte. Con quelle venature dorate che sembravano raggi di sole. I suoi occhi sembravano il cielo... verso l'alba. Poi ricordai l'aria infastidita. Non era l'unica. Anche Marianne sembrava aver sentito qualcosa di strano. Ed io che pensavo non essere stata sentita. Ma Marianne sembrava solo leggermente sconcertata, mentre Elau sembrava quasi arrabbiata, era facile capire le sue emozioni... praticamente le serviva su un piatto d'argento. Che la parola "strane" l'avesse presa come un'offesa? Rimasi un pochino dispiaciuta all'idea... anche perché io volevo parlare a me stessa. Solo esprimere un pensiero per sentirlo sulle mie labbra. Inoltre per me era un complimento, tutto era così monotono che qualcosa di strano era qualcosa di speciale. Era uno dei più bei complimenti che potessi fare. Forse avrei dovuto confidarmi? Inoltre ero io quella che si lamentava di poterlo fare solo con il proprio diario... cominciai a pensare alla scrittura e mi persi cosa stavano dicendo. Capii solo che Marianne aveva salutato ed Elau aveva parlato per molto, mi sembrava avesse salutato la ragazza con quell'uccello maestoso, poi aveva parlato con Marianne di quanto fosse felice che le avesse parlato. E non potevo che essere d'accordo. La mia confronto alla sua era un paradiso di amore. Eppure non riuscivo a parlarne. Poi disse qualcosa ad Amelie di suo fratello e di quello della dolce ragazza di porcellana(insomma era perfetta!)... di quanto la invidiasse.
Io seguivo a metà i suoi discorsi. Ero particolarmente concentrata sul mio diario.
Quando come un sensore mi si accese... mi sentii osservata. Guardai davanti a me e vidi che Elau mi stava fissando, o più che tutto stava fissando il mio diario. O meglio la mia borsetta. La strinsi istintivamente. In quel luogo era espresso tutto ciò che non dicevo. Era la raccolta di tutto ciò che tenevo segreto. Lo consideravo molto personale.
Lei si accorse che avevo nascosto la mia borsa perché distolse lo sguardo. Io guardai la ragazza ancora là in piedi, così fragile come forte; Amelie così timida, così dolce; Marianne, traumatizzata ma che si sforzava di essere socievole; Elau, solare, emotiva e sensibile.
Con chi di loro avrei mai potuto confidarmi? Un giorno forse me lo sarei potuta permettere? Raccontare la mia vita non ci avrebbe rese amiche inseparabili. Solo compagne che si sostengono. Forse... forse l'avrei fatto. Ma non ero pronta. Non ci riuscivo... io... avevo troppa paura. Intanto mi avvicinai di nuovo al gruppo. E feci un lieve sorriso, quasi imbarazzato ad Amelie, Marianne e la ragazza che se non fosse stato per l'aquila(non riuscivo proprio per quanto mi sforzassi ed esserne troppo impressionata) sarebbe rimasta per un po' in disparte. Non che fosse chissà quale sorriso. Ma forse in quel modo avrebbero interpretato il mio silenzio come imbarazzo. Anche se la missione probabilmente sarebbe fallita miseramente. Ad Elau... b'è dopo quello che era successo in quei silenziosi sguardi non sapevo come esporre le mie scuse. Se lo avessi saputo fare le avrei rivolto uno sguardo di scuse... ma mi sarebbero voluti un paio di giorni per impararlo.


W le firme senza senso!
≈•The∞Lucky∞One•≈
 

#54 2012-08-05 14:32:55

Ancien joueur
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

-Benvenuta fra le vincitrici più strane del mondo.
Ancora le parole di camilla mi risuonano nella testa.
Notai gli occhi di Elau, che aveva abbassato la testa, probabilmente offesa. Erano rossi!
Bé forse le diventano rossi quando si arrabbia, anche se non ho mai incontrato una persona con una qualità simile.
In effetti sono un po' offesa anch'io, ma la cosa non mi smuove più di tanto, ci sono abituata.
Poco dopo però Elau alza la testa, i suoi occhi sono praticamente tornati come prima, ma con delle particolari sfumature dorate.
Camilla è rimasta in disparte, di nuovo.
Sembra pensierosa, forse è pentita, chi lo sa?
Forse sta pensando se è il caso di chiederci scusa.
E se...Il suo strane non fosse direttamente rivolto a noi? se fosse più rivolto a sé stessa?
Finché non ci parla chiaramente possiamo solo fare delle ipotesi.
E' così stressante quando la gente si tiene tutto dentro...Anche io però ero così.
Forse è per questo che gli altri mi evitavano? perché non gli parlavo?
Chi lo sa, forse era uno di tanti altri motivi.
Non penso di essere il classico tipo che ispira fiducia, come Elau o Amelie.
Io sono all'apparenza una persona abbastanza fredda, e distaccata, è questa l'immagine che mi sono sempre voluta creare.
Ora però...è diverso. Voglio cambiare, lo voglio sul serio.
Forse anche Camilla vuole cambiare...ma ancora non ne ha trovato la forza.
---------------------------------------------------------------------------
P.S. mi scuso, il post è un po' corto ouf

Ultima modifica di ludovica060599 (2012-08-05 14:48:23)

 

#55 2012-08-09 11:03:31

kiyoko
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Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Scusatemi, davvero... vi ho bloccato e non vi ho fatto andare avanti sad
Dunque ho qui il mio pezzo... non è molto lungo ed è fatto in fretta. Diciamo che credevo che la mia fantasia mi avesse appoggiato, invece nulla. intr
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Dopo aver superato il Check-In salii sull'aereo. 2a Classe posto 36. Ero talmente agitata che fu una fortuna aver trovato il mio posto perchè fu un ragazzo ad indicarmi che il sedile n°36 era quello accanto al suo *-* e questo non mi dispiaceva. Era una delle poche cose belle che mi era accaduta dopo la vincita della lotteria. Dopo un silenzioso "Grazie" mi accomodai. Sembrava conoscesse tutto di me perchè mi chiese se volevo sedermi nel posto vicino al finestrino -sembrerà una cosa stupida ma io la desideravo tanto-. Annuii e ci scambiammo di posto... diciamo che era una cosa un po' imbarazzante anche perchè in un certo momento nessuno dei due riusciva a passare... stavo per scoppiare a ridere ma non lo feci, anzi mi ritirai e gli chiesi se poteva spostarsi prima lui e successivamente io. Fatto ciò tirai fuori dalla mia borsa un libro che avevo da poco iniziato a leggere. Continuò a fissarmi e non potevo evitare di guardarlo con la coda dell'occhio ma, nonostante ciò continuai a fare quello che facevo prima ovvero leggere. Non so perchè ma il tempo davvero non voleva passare. Eravamo partiti appena 10 minuti prima ed io ero già stufa. Passò la Hostess con il carrello del cibo e delle bevande e l'unica cosa che desideravo era un caffè che mandai giù in pochi secondi. Ero talemente agitata che solo all'idea di dover condividere una stanza con altre persone me ne sarei bevuta altri tre. Stranamente mi addormentai e mi svegliai all'arrivo. Andai a prendere la mia valigia dopodichè mi diressi verso un gruppo di persone. Vidi altre 4 bellissime ragazze e mi aggiunsi al gruppo. Non parlai con nessuno anche perchè non ero interessata a fare conoscenze ma osservai una ragazza in particolare che rispose al nome di Junone.

Ultima modifica di kiyoko (2012-08-09 11:16:05)

 

#56 2012-08-09 11:17:24

kiyoko
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Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Esatto ma ho dovuto togliere la parte finale perchè Ana mi ha detto che non era molto d'accordo con quello che avevo scritto riguardante anche lei.

 

#57 2012-08-09 21:14:41

giglionero
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Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Ok, ho deciso di postare, anzi, meglio dire "sono riuscita a postare". Però ho tagliato il pezzo, perchè aspetterò per la prossima role. Comunque ecco a voi.


Ero rimpasta impietrita. Tutti gli sguardi erano puntati su di me. Se Kai fosse stata una persona gli avrei di sicuro schiacciato il piede.  L’idea mi  fece ridacchiare, ma tornai subito seria, potevano pensare che ridessi si loro.
Tornai a guardarle, questa volta fui attratta da una ragazza con i capelli… di mia madre? Cioè, il colore era lo stesso. Corvini, infiniti. Li adoravo. E poi anche lei era così femminile… chissà quanto tempo passava davanti allo specchio per essere così bella e curata, mi sentivo inferiore a tutte. Anche la ragazza dai capelli bianchi aveva le stesse caratteristiche delle altre due. E anche quella con i capelli biondi, sembrava risplendessero di luce propria. Emanavano un bagliore naturale, o forse era solo una mia impressione; anche perché aro abituata a donne con i capelli neri o castani. Eh già, la mia autostima stava lasciando il posto all’invidia. Nonostante tutta quella bellezza, mi sembravano fragili, addirittura più fragili di me. Ma capii che la questione era solo fisica quando la corvina disse che quelle erano “le più strane del mondo”, e ancor di più quando negli occhi della bionda apparse una scintilla rossa, che se ne andò velocemente come era arrivata. Tuttavia mi salutò, si chiamava… Elettra? Che strano nome. Strano ma espressivo. Disse che potevo chiamarla “Elau”, ma decisi istantaneamente che l’avrei sempre chiamata Elettra. Non si poteva sminuire il nome di una ragazza così bella e perfetta.
Assorta nei miei pensieri non mi ero minimamente accorta che Kai mi stava punzecchiando la nuca. Le spostai il viso con delicatezza e la guardai profondamente negli occhi. Facevo sempre così per capire cosa voleva, io e lei avevamo una certa intesa. Era come se riuscissimo a comunicare, nuotando nei nostri occhi. Poteva sembrare molto poetico, ma non serviva fare tutto quel viaggio per capire che aveva fame. Le diedi un colpettino su petto e si alzò in volo. La vidi fare un largo giro sopra le teste della altre ragazze e posarsi sulla mia borsa. Nel frattempo io avevo tirato fuori una donnola. Quando tornò gliela diedi, ma le chiesi di andare fuori a mangiarla. Sarebbe stato poco carino veder sbranare un animale, seppur morto, per le altre. Così, con Gorgonzola attaccato alla gamba mi avvicinai. Sentivo ancore le ali di Kai sbattere freneticamente… forse l’avevo viziata troppo. Mi chiesi come era sopravvissuta in questi ultimi due giorni, senza le mie carezze e il mio cibo.
Quando fui entrata nel “cerchio” mi decisi, e incominciai a parlare:
«Io sono Junone. E così passeremo tre mesi insieme eh?»
Cercai di parlare il più possibile, non volevo sembrare strana. Anche se lo sforzo era incredibile. La vita con mia nonna era fatta di sguardi e azioni, non ero abituata alle chiacchere, ma in un modo o nell’altro mi sarei fatta capire. Speravo non mi chiedessero nulla sulla mia vita, perché le conclusioni della scorsa sera non avevano avuto risvolti.
In poche parole non sapevo chi ero.


"Where there is desire there is gonna be a flame
Where there is a flame someone’s bound to get burned
But just because it burns doesn’t mean you’re gonna die
You’ve gotta get up and try try try"
- Try, P!nk
 

#58 2012-08-10 12:42:37

kiyoko
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Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Ho scritto troppo in fretta? Se è così avvertitemi. Comunque ecco a voi. So che è un po' corto come pezzo ma...
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Non mi piace giudicare un libro dalla copertina perciò non mi fermai a guardare solo Junone ma senza che le altre si accorgessero le squadrai da capo a piedi, in senso buono però. Erano talmente belle che in confronto a loro sembravo una poveretta. Non avevo intenzione di iniziare una conversazione con nessuna di loro ma ad un certo punto spalancai la bocca ma non riuscivo a far uscire nulla se non una semplice risposta alla "domanda" di Junone.
«A quanto pare sì. Io sono Kamalika ma potete chiamarmi Kama»
Dopo aver terminato la frase mi sentii talmente stupida che le mie gote cambiarono il loro colore pallido in leggermente rosato. A quanto pare però nessuno lo notò fortunatamente. Mi guardai attorno, nessuna però sembrava particolarmente interessata a quello che avevo appena detto. Il mio disinteressamento nel conversare con le altre cominciava a sparire lentamente e volevo fare conoscenza con una ragazza dai capelli all'apparenza lilla ma decisi di non farlo.

Ultima modifica di kiyoko (2012-08-10 12:50:19)

 

#59 2012-08-10 13:00:15

Ancien joueur
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Kamalika e Junone, due nomi splendidi, quasi quanto le loro proprietarie.
Queste ragazze hanno tutte dei nomi particolari, il mio a confronto è quasi banale.
Ora che ci penso, le ragazze sembrano tutte più grandi di me, questo vuol dire che sono la "bimba" del gruppo!
Oh no...Non mi piace quando sono in mezzo a un  "branco" di ragazze, quasi adulte a confronto con la bambina/ragazzina dai capelli bianchi, che sarei io.
Devo comunque farmi forza, sono comunque persone che non conosci, puoi cercare di essere te stessa lo stesso, non importa se sono più grandi.
Devo provare a parlare...cosa dire...forse posso presentarmi, di nuovo. Dopotutto Kama e Juno  (che bei soprannomi, forse dovrei cercami un diminutivo pure io, dopotutto marianne è un nome abbastanza lungo) ancora non mi conoscono.
Eh già, passeremo tre lunghi mesi insieme, chissà, magari un amicizia, con una delel ragazze sboccerà sul serio.
:"Già, a quanto pare...Io comunque sono Marianne" dissi alle due ragazze che ancora non mi conoscevano :"...potete anche chiamarmi Marie se vi sembra più comodo" dissi rivolta a tutte, con un nuovo sorriso sincero, anche se non del tutto questa volta, sul volto.

 

#60 2012-08-10 14:11:37

Ancien joueur haru-chan
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Si mosse a disagio quando Camilla tornò al suo angolino, sussurrando qualcosa che Amelie non colse.
Aveva forse detto qualcosa di male? Eppure era stata sincera...non aveva voluto rovinare tutto.
Forse avrebbe dovuto cercare di limitare il suo carattere stravagante, in quella vacanza. Ma che senso aveva farsi amiche false, quando ne aveva avute già troppe?
Fu tentata di andare da lei, ma forse avrebbe solo peggiorato le cose, e decisamente era l'ultima cosa che voleva fare.
Fu quasi rincurata quando vide Elau abbassare lo sguardo sull'asfalato: evidentemente non era l'unica ad essersi offesa dal comportamento di Camille. E alcune volte Amelie sapeva essere piuttosto vittimista senza neanche accorgersene.
Era però inquientate vedere i suoi occhi assumere una sfumatura rossastra. Era come se fiamme le guizzassero negli occhi.
D'accordo, forse non era la persona migliore per parlare di stranezze, visti gli occhi che si ritrovava; però, rossi...non li aveva mai visti in vita sua.
Però Elettra sembrava essere così abile con le parole, vista la risposta che diede a Marianne.
Esattamente come suo fratello.
Amelie lanciò una veloce occhiata alla borsa. Aveva una gran voglia di telefonare a Benjamin, ma l'avrebbe fatto appena arrivata al campeggio.
Sapeva bene di non poter fare a meno di lui in alcun modo.
Eppure la compagnia di quelle ragazze era stata abbastanza piacevole. Magari la vacanza non sarebbe stata così spiacevole.
Stava riflettendo su cosa avrebbero fatto appena arrivate al campeggio (magari ci sarebbe stato un rinfresco, la sera?), quando la voce di Elau la distrasse di nuovo dai suoi pensieri.
Diceva che la invidiava, che lei anche lei avrebbe voluto abitare con suo fratello.
Non riuscì in alcun modo a reprimere un leggero sorriso. La capiva.
Non aveva mai incontrato qualcuno anche solo vagamente simile a lei. Mai. E quella ragazza dai biondi capelli le stava dando una nuova prospettiva per quel viaggio.
Amelie non aveva amiche che potessero definirsi tali. Aveva i suoi genitori, suo fratello, ma amiche? No, decisamente la francese non aveva nessuno che poteva definirsi tali.
Aveva perso quelle poche e fragili amicizie che aveva da quando aveva lasciato il collegio.
Si augurò con tutto il cuore che quelle sei ragazze non fossero uguali a quelle che aveva conosciuto a scuola...ora che ci rifletteva, potevano anche esserlo...ma il tono così sincero che Elau aveva usato la spingeva a essere ottimista.
«Già. Lo sono.» momorò con voce impastata, quando Elettra finì di parlare.
Non aveva amiche, non aveva tanti soldi e ormai era come se avesse perso anche i suoi genitori, ma suo fratello riusciva a sostituire tutto quello che a lei mancava.
Oh, non tutto, in realtà: era da tanto che la francese voleva qualcuno su cui discutere di vestiti, scarpe o acconciature per capelli; ma l'unica cosa che aveva era uno strambo fratello dai capelli azzurri e un'appartamento polveroso pieno di libri.
Ed era trascorso così tanto tempo che a lei ormai bastava solo quello.

Ricambiò il lieve sorriso di Camille con uno un po' sghembo, forse. Era ancora un po' scossa per il discorso di Elettra.
Le faceva piacere il fatto che la corvina fosse "tornata" nel gruppo. Forse era solo troppo timida. Lei stessa lo era, in fin dei conti, e lo sapeva bene. Aveva quell'assurda caratteristica.
Sembrava così dolce e indifesa, già. Però a lei non piaceva.
La faceva sembrare così debole. E lei lo era fin troppo: sempre a nascondersi dietro a figure più grandi di lei.
Codardaggine che non era mai riuscita a scacciare.
Sarebbe stata di nuovo la ragazzina indifesa della situazione? Così pareva.
Le ragazze sembravano più giovani di lei, eppure più forti.
Come la ragazza dai capelli azzurri, che di nome faceva Junone. Particolare, decisamente.
«Io sono Amelie.» rispose alla ragazza, facendo un leggero sorriso.
Anche una nuovo arrivata era giunta a destinazione, quindi ora ne mancava solo una.
Lanciò uno sguardo complessivo al gruppo: oddio, sembrava davvero la parata delle stranezze. Tutte quelle chiome colorate...ah, invidiava i capelli della nuova arrivata. Avevano un bellissimo misto fra arancione e rosa.
Forse la stava osservando un po' troppo, quindi disolse in fretta lo sguardo e le parlò. «Kamalika...è un bel nome!» sorrise di nuovo, sperando che alle altre non desse fastidio. Non riusciva proprio farne a meno. «E' anche particolare. Di che nazionalità sei, se posso chiederlo?» forse sembrava invadente, ma le piaceva il fatto di poter conversare con ragazze provenienti da qualsiasi punto del pianeta.

 

#61 2012-08-18 16:03:27

Ancien joueur haras4
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Ora che ci sono tutte le altre, posso "entrare in scena" no?

Ultima modifica di haras4 (2012-08-18 16:04:08)

 

#62 2012-08-18 16:04:23

Ancien joueur haru-chan
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

haras4 ha scritto:

Ora quindi, in teoria potete farmi "entrare in scena" no? quoi

Direi di sì, visto che abbiamo postato tutte :3

 

#63 2012-08-19 20:07:46

Ancien joueur
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

ma la facciamo entrare in scena noi, o deve scrivere un altro post?

 

#64 2012-08-19 20:17:11

Ancien joueur
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Ok   chiaro

 

#65 2012-08-20 14:36:25

charlotte-c
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Messaggi: 3702

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Un respiro, due respiri, abbassai il capo. Mi sembrava di essere in una scena cruciale di un film, con l'inquadratura che mostrava non tutta la scena ma solo una minuscola parte, come una mano. Fatta in bianco e nero per fare più effetto. Solo che a differenza del mio pensiero sullo spettacolo questa volta mi sentivo dentro al film. Quell'incontro mi stava opprimendo, non so some, non so perché ma mi sentivo a disagio. Forse perché quelle ragazze mi stavano convincendo a fare qualcosa che normalmente non avrei fatto? Possibile? Mi stavano spingendo ad aprirmi. Solo che non ne avevo il coraggio? Non riuscivo a fare molto. Ero solo una comparsa, una di quelle comparse che attirano l'attenzione. Che appaiono solo in poche scene ma che sono una specie di fulcro, non che mi sentissi importante, ma sapevo che erano tutte piuttosto interessate a me. A me che non dicevo niente. A me che non riuscivo a farmi amico qualcuno senza soffrire per la sua perdita prima ancora di perderlo.
Avevo di nuovo fermato il tempo, mettendomi a riflettere, mi sentivo come se fosse davvero fermo, la realtà era che quando pensavo i secondi si allungavano, mi sembravano  minuti e forse ore di riflessione, quando in realtà erano solo una manciata di secondi. Una corta manciata di secondi.
Ma io ero così, non ricordavo da dove provenissero queste mie particolari, molto particolari, capacità, non ne avevo memoria purtroppo. Chissà come avevo imparato? Ma in quel momento dovevo pensare a cosa fare, quel rallentamento non poteva durare per sempre e la mia tattica non stava funzionando. Quindi cosa fare? Ormai il tempo era scaduto. B'è... qualsiasi cosa facessi avrei dovuto farla in fretta perché...
Rialzai il capo, non era stato abbastanza tempo, che stessi perdendo le mie abilità? Ne dubitavo, più che tutto quelle ragazze sembravano contrapporsi al mio particolare "talento".
Il mondo cominciò a girare nuovamente e il tempo a scorrere, l'aquila stava punzecchiando la testa della ragazzina, o almeno fisicamente sembrava una ragazzina, ma come già detto c'era qualcosa in lei che mi diceva che non era una bambina, secondo me aveva circa la mia età in realtà, ma forse era solo una ragazzina molto matura... come potevo saperlo?
La ragazza fissò l'aquila negli occhi? Nella mia testa corrugai le sopracciglia, oh sì al mio diario avrei avuto molto da raccontare quella sera.
Non che lo trovassi brutto o da pazza, non mi piaceva criticare senza criteri veri una persona, mai giudicare un libro dalla copertina. Ma era... interessante. Poi quello infondo era il mio diario, dovevo dirgli tutti i miei pensieri, anche quelli che mi facevano apparire orribile. Anche se in realtà non la stavo giudicando, stavo solo pensando che quello scambio di sguardi tra la ragazza e l'animale fossero curiosi. La cosa strana è che non sembrava solo un gesto amorevole, sembrava qualcosa di più significativo e intenso. Qualcosa di vero.
La ragazza dai capelli azzurri fece un gesto, o un colpetto... non riuscii a vederlo bene. Poi l'aquila si alzò in volo, sopra le nostre teste... ed ecco che il tempo si fermò di nuovo. Finalmente ne ero affascinata, l'apertura delle possenti ali. Infondo l'aquila era la regina dei cieli. Si diceva.
Infatti così librata in volo era così maestosa che mi ci sarei potuta inchinare.
Finalmente qualcosa attirava la mia attenzione in quello strano quadretto.
Mi sentii in dovere di rischiare. Rischiare di perdere quelle ragazze, avevo paura di perderle sì... ma a qualcuno mi dovevo affezionare soprattutto ora che ero così sola.
Ma questo non avrebbe cambiato ciò che sono, sarei sempre stata così, forse sarei riuscita a fare qualcosa di sensato ma non sarei cambiata. Avrei solo preso una decisione...
Il tempo tornò a scorrere, mi girava un po' la testa, mi capitava raramente di fermare il tempo a pochi secondi di distanza e mi faceva sentire sempre un po' strana.
Ma ora sapevo cosa fare, avevo preso la mia decisione, anche se sarebbe stato difficile metterla in atto l'avrei fatto.
Ero piuttosto decisa su questo punto.
L'aquila intanto ci aveva sorvolate e si era appoggiata alla borsa della ragazza. Tirò fuori... che era quella cosa disgustosa? Non capivo molto ma mi ritrassi automaticamente. Un lieve passo, un piccolo e veloce passo.
Poi l'aquila andò via con quella cosa disgustosa, qualsiasi fosse.
La ragazza dagli occhi di ghiaccio ci si avvicinò, passo per volta, con quel gatto di fianco.
Arrivò da noi, piegai leggermente la testa di lato, in una seconda scrupolosa osservazione. Cercai di ricordare l'aspetto di ogni ragazza, il che non sarebbe stata una missione ardua.
Erano volti piuttosto difficili da dimenticare.
Era arrivata nel nostro quadretto, nel nostro personale "set", sentivo quasi la telecamera dietro la nuca.
- Io sono Junone - Junone? Che nome particolare. Mi piaceva, ma infondo mi piacevano tutti i nomi, da quello di Marianne, classico ma bello. Elegante. Elettra Aurora, che si ostinava ad essere chiamata Elau, non capivo cosa ci trovasse di male nei suoi nomi. Rari.
Amelie, particolare, con quel suo accento francese così dolce, così adatto a quella ragazza di porcellana.
Ed ora Junone, un nome imperiale, sembrava un nome "potente".
- E così passeremo tre mesi insieme eh? - continuò poi.
Sembrava a disagio, nessuna di noi sembrava troppo abile nel conversare, a parte Elettra o Elau.
Mentre stava parlando arrivò un'altra ragazza, la sesta, eravamo quasi al completo, gli occhi della nuova arrivata erano espressivi, fin troppo, mi fecero quasi sprofondare, la chioma ribelle e spettinata era rosa arancione, era molto magra e minuta, neanche molto alta, ma non era magra come Junone, dava un'espressione diversa... lei dimostrava ad ogni modo i suoi  sedici anni buoni. Si vedeva l'età e non sembrava fragile solo perché era magra.
Intanto notai che Amelie aveva ricambiato il mio sorriso, sembrava l'unica ad essersene accorta. Questo mi fece riporre fiducia in lei, acquistai una certa simpatia per lei in quel momento, anche Elau rappresentava una buona possibilità ma dopo quello che avevo detto non so se si sarebbe mai fidata di me. Poi c'era Marianne... di lei mi potevo fidare certo, insomma, era quella tra tutte che mi assomigliava di più. Ma proprio perché mi assomigliava non era adatta a farmi aprire, però mi potevo decisamente fidare. Mentre Junone... non avevo ancora avuto abbastanza tempo per decretare la fiducia che avrei dovuto riporre il lei.
E la nuova arrivata... quella di cui non sapevo nemmeno il nome... - A quanto pare sì. Io sono Kamalika ma potete chiamarmi Kama -
Uh ecco il suo nome! Di certo anche il suo faceva impallidire il mio. Ma sembrò a disagio... arrossì. Chissà perché. Probabilmente pensava che nessuno lo avesse notato, ma infondo è difficile capire quello che noto o non noto.
Anche Marianne sembrava piuttosto a disagio, ma appena riuscì a riprendersi parlò pure lei - Già, a quanto pare... Comunque io sono Marianne - disse a Kama e Junone. DI certo erano tutte più brave di me a presentarsi... perfino Marianne!
- Potete anche chiamarmi Marie se vi sembra più comodo - disse voltandosi verso di noi, alzando leggermente il tono per farsi notare da tutte, forse da me? Infondo ero io quella disinteressata lì dentro.
Anche Amelie si fece avanti - Io sono Amelie -
Mancavo solo io, solo io.
Ero solo l'ennesima ragazzina chiusa in se stessa, cosa interessava al mondo sapere il mio nome? Ero insignificante, l'insignificante ennesima umana. Cosa valeva la mia vita confrontata a quella delle altre? Cosa pretendevo? Dal mondo? Che esaudisse le mie pretese? Eravamo sette miliardi nel mondo, se avesse esaudito il vizio di ogni singolo umano... è... insomma... impossibile. Cosa speravo?
Eppure ero finita lì, tra sette miliardi di persone solo in sette avevano vinto, ed io ero tra quelle sette. Sette ragazze invidiate dal mondo, solo in quel momento mi resi conto di quanto fossimo importanti, non che avessimo qualche valore in più degli altri. Ma abbiamo vinto... abbiamo vinto qualcosa di più di un semplice viaggio...
- Kamalika... è un bel nome! - disse a quel punto Amelie. Distraendomi dai miei pensieri, quella volta non avevo fermato il tempo, avevo solo ignorato il tempo.
- E' anche particolare. Di che nazionalità sei, se posso chiedertelo - sembrava interessata ma cercava di... era strano, era incuriosita eppure non voleva essere invadente.
Non fa in tempo a rispondere che arrivò un'altra ragazza, questa dalla pelle rosea, come i... capelli? Ondulati capelli rosa, le ornano il viso e gli occhi azzurri, un po' simili ai miei, solo che i suoi erano più azzurri mentre i miei più blu, anche lei avrà avuto la mia età.
Poi guardai il suo abbigliamento, non che fosse sbagliato, ma io sentivo perle di sudore attraversarmi la fronte, ma io ero pure vestita molto leggera ed ero abituata alle temperature simili a queste là dove avevo vissuto nell'ultimo periodo. Eppure avevo caldo, mi chiesi come facesse lei, con quelle deliziose All Star, quei jeans adorabili e quella vecchia maglia a non morire di caldo, doveva avere un limite di sopportazione alto. Poi smisi di scrutare i vestiti.
Era piuttosto alta. In realtà più bassa di me di pochi centimetri... forse solo quattro o cinque.
Si avvicinò a noi incerta. Questa volta toccava a me fare la prima mossa.
- Sono Camilla, scegliete pure il soprannome che più vi aggrada - dissi quasi nell'ennesimo sussurro. Chissà se mi avevano sentito?



ana scusa se ho fatto volare via l'aquila ma era quello che avevo capito e non ne ero certa... comunque adesso tocca a haras.
a proposito ho avuto in'idea! e se in realtà ci fossero state davvero delle telecamere? quella sensazione che avevo... poi magari le vediamo solo quando vengono per fare l'appello... poi magari ogni tanto ci fossero un paio di interviste di come sta andando la vacanza? non dico che diventiamo conosciute nel mondo e che siamo sempre con delle telecamere ma se ci riprendessero di tanto in tanto... in fondo una vincita del genere ha bisogno di un paio di filmati u.u... non fraintendete. comunque ditemi che ve ne pare come idea <3!

Ultima modifica di charlotte-c (2012-08-21 21:22:51)


W le firme senza senso!
≈•The∞Lucky∞One•≈
 

#66 2012-08-20 15:09:18

Ancien joueur haru-chan
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

charlotte-c ha scritto:

a proposito ho avuto in'idea! e se in realtà ci fossero state davvero delle telecamere? quella sensazione che avevo... poi magari le vediamo solo quando vengono per fare l'appello... poi magari ogni tanto ci fossero un paio di interviste di come sta andando la vacanza? non dico che diventiamo conosciute nel mondo e che siamo sempre con delle telecamere ma se ci riprendessero di tanto in tanto... in fondo una vincita del genere ha bisogno di un paio di filmati u.u... non fraintendete. comunque ditemi che ve ne pare come idea <3!

Oh, a me piace un sacco come idea *_*

 

#67 2012-08-21 12:14:07

Ancien joueur
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Bella idea =)

 

#68 2012-08-21 12:17:41

Ancien joueur haras4
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

OK, ora tocca a me postare =)
credo di poterci riuscire oggi pomeriggio, va bene?

Ultima modifica di haras4 (2012-08-21 12:17:51)

 

#69 2012-08-21 16:26:54

Ancien joueur haras4
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

- Sono Camilla, scegliete pure il soprannome che più vi aggrada-
A parlare fu la ragazza con i lunghi capelli neri, parla sussurrando. Sembra indecisa, se socializzare con noi oppure no...
Sento gli sguardi delle altre ragazze fissi su di me...mi sento un po' troppo scrutata per i miei gusti.
Forse mi trovano strana, pure loro, forse c'era qualcosa che non andava nel mio abbigliamento.
Vediamo...una maglietta grigia e dei jeans rosa. Delle all star grigie e una catenella d'argento, con un ciondolo a cuore...tutto nel normale direi.
Devo ad ogni modo presentarmi, sembrerei maleducata se non lo facessi.
:"I-io sono Luna..." Ehy, sei introversa va bene, ma non balbetti!
Cerca di riprenderti Luna! Allora...fornisci delle informazioni di base su di te, e poi sorridi, così ci si inizia a conoscere.
:"Io sono Luna Hall,  Vengo da Salisburgo, una città che amo ho 15 anni, di solito non sono molto socievole, ma farò del mio meglio" conclusa la frase esibii uno dei miei sorrisi migliori, tutto sommato mi sembra di essermi presentata per bene.
Poi mi ricordai della frase di Camilla " scegliete pure il soprannome che più vi aggrada"
Come avrei potuto chiamarla..."Cami"? No, troppo banale...Ci sono!
:"Ti va bene se ti chiamo -Milla-?" Dissi tutto d'un fiato alla ragazza che mi aveva parlato per prima, sorrisi di nuovo. Mi sentivo davvero di buon umore, mi andava di parlare. Forse è il nuovo ambiente che mi fa sentire così bene, non so
Guardo Camilla, mi sembra un po' stupita, così come le altre ragazze. Ops, le altre! Quasi me le dimenticavo!
:"Voi invece siete?"  chiesi alle altre.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------

MI scuso per il post, che è un po' troppo corto ma di questi tempi non ho molta ispirazione

Ultima modifica di haras4 (2012-08-21 20:56:45)

 

#70 2012-08-21 21:09:47

Ancien joueur
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

Noto un'altra ragazza che si avvicina al gruppo. Ad occhio e croce deve essere alta più o meno quanto me, ma più grandicella. E' più sviluppata e il suo viso è più maturo del mio.
Ha una splendida pelle rosea e degli occhi azzurri come il cielo.
Ha un corpo affusolato, che la rende molto graziosa.
I rosei capelli le ricadono ondulati sulle spalle.
Porta elegantemente una magliettina grigia e un paio di jeans rosa che finiscono dentro un paio di All Star del medesimo colore della maglia.
Porta al collo una lunga catenella d'argento che terminava con uno splendido ciondolo a cuore.
Nel complesso la sua è una figura estremamente graziosa.
Dalla sua andatura insicura si capisce che è a disagio.
:"I-io sono Luna..." è decisamente a disagio.
Ad un certo punto la vedo come rischiararsi dai suoi pensieri. Si ripresenta, ma con più decisione: :"Io sono Luna Hall,  Vengo da Salisburgo, una città che amo ho 15 anni, di solito non sono molto socievole, ma farò del mio meglio" 
A me poco socievole non sembra affatto. Anzi, mi pare piuttosto solare.
Ci guarda un attimo tutte e poi si rivolge a camilla:
:"Ti va bene se ti chiamo -Milla-?" Milla...è un bel soprannome. Esprime tenerezza secondo me.
Io non ho ancora deciso come chiamarla, forse mi limiterò ad appellarla -Cami- anche se mi sembra piuttosto banale.
Poi Luna si gira di nuovo, rivolta a noi:
-Voi siete?-
Bene, un'altra occasione per fare amicizia, forza Marianne!
:"Io sono Marianne, puoi chiamarmi Marie se il mio nome per intero ti sembra lungo"
sì,già meglio, è andata bene secondo me.
Luna mi sorride teneramente, io ricambio con un altro sorriso.

 

#71 2012-08-21 21:38:26

Ancien joueur
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

aomd_mdr  in effetti hai ragione, ma come ti dicevo forse non ha trovato altro a salisburgo, o forse si è dimenticata che andava in madagascar.

 

#72 2012-08-21 21:42:11

Ancien joueur haru-chan
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

ludovica060599 ha scritto:

aomd_mdr  in effetti hai ragione, ma come ti dicevo forse non ha trovato altro a salisburgo, o forse si è dimenticata che andava in madagascar.

°A° porta dei jeans e una maglia, e di solito la gente si veste così in estate...come doveva andare in Madagascar, in costume? D: non credo poi che lì facciano 50°, eh X°°°

 

#73 2012-08-21 21:43:25

Ancien joueur
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

non credo poi che lì facciano 50°

beh non ne sarei così sicura...già qua in italia arriviamo ai 30° passati.

Ultima modifica di ludovica060599 (2012-08-21 21:43:52)

 

#74 2012-08-21 21:50:20

Ancien joueur haru-chan
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

ludovica060599 ha scritto:

non credo poi che lì facciano 50°

beh non ne sarei così sicura...già qua in italia arriviamo ai 30° passati.

Da me 30°, ma riesco tranquillamente ad andare in giro in jeans X°°° e su internet c'è scritto che lì il clima è pressochè lo stesso...

 

#75 2012-08-21 21:58:31

Ancien joueur
Invité

Re: GDR: Le Regine Del Cielo

dici? allora chiedo scusa, era dopotutto, solo una considerazione personale ;) anzi, io non metto neanche i jeans, li trovo scomodi (ora mi prendete tutte per pazza, ne sono certa) per cui non posso dire se andandoci in giro adesso si abbia caldo

 
 

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