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#1 2012-06-23 17:28:27

eynis
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da: Brescia
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GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

STORIA
Cinque ragazzi vengono scelti per passare tre mesi nella sede centrale dell’Accademia delle Arti Materiali e Immateriali che ha sede a Roma.
Questa misteriosa accademia crea nuove, giovani e spietate spie, il cui scopo sarà quello di difendere un’Italia sconvolta da Mafia e continui attacchi terroristici.
Questi, almeno, erano i piani prima del reclutamento di questi misteriosi cinque ragazzi, che all’apparenza non hanno nessun potenziale, ma chi può dire cosa si nasconde dietro a una semplice spoglia mortale?
Infatti i ragazzi non sono stati chiamati proprio per caso, discendono dagli dèi e ognuno nasconde un potere. (Bisogna cercare il dio/dea a cui si vuol appartenere su questa scheda: personificazioni. O su altre, se preferite).
I genitori, infatti sono a loro volta dèi, o semidèi, in una vita passata, e i figli, ne acquistano i ricordi e i poteri dopo essere nati.
Questi semidèi hanno il compito di difendere l’Italia e salvare il mondo che sta crollando.
A complicare le cose arrivano degli “intrusi”, ragazzi e insegnanti che fanno parte della Mafia e dell4e altre associazioni criminali.

EYNIS
Nome : Marianna
Cognome : Laffranchi
Soprannome: Ma
Età : 15
Regione: Lombardia (da vedersi)
Storia : Marianna è sempre stata il tipo di ragazza che sta in disparte, timida, con pochi amici. la sua autostima è molto bassa, si vede brutta in ogni particolare, ma non riesce a migliorarsi. ha sempre ottenuto buoni risultati a scuola. ama molto l'arte e tutto quello che ne fa parte, pittura, scrittura, poesia, libri.
si sente un'anima vecchia in un corpo da giovane.
ha avuto molti conflitti con gli amici, circondandosi di persone false e che la guardavano solo per interesse proprio. tutte queste persone le ha eliminate, raggiungendo una quota di tre o quattro vere amiche.
quando è depressa o arrabbiata, o felice, o triste, si racchiude nel mondo del cibo. mangia tutto quello che trova. per questo, quando si guarda allo specchio all'età di 15 anni, quando dovrebbe essere felice e cercarsi il moroso, vede solo ciccia e brufoli. decide di iscriversi a un corso di teatro della scuola per trovare nuovi amici e uscire dal suo guscio che ormai le sta troppo stretto. grazie a questo corso tutto le va meglio, esce, si fa nuovi amici, ride e scherza più facilmente. è felice.
ma purtroppo quando pensa che tutto stia andando per il verso giusto, la sua migliore amica, la lascia per la ragazza che odia più al mondo. Marianna non riesce a resistere a questo affronto e le crolla il mondo addosso. non capisce la scelta della sua amica e decide di non rifugiarsi solo nel cibo. trova una lametta a casa dalla nonna e ogni volta che qualcosa va male, si fa un taglio. vedere scorrere il sangue, sentire il dolore che prova, la fa piangere per qualcosa di sensato.
fino a quando, una delle sue poche amiche, non lo scopre, o meglio, non glielo dice Marianna. non riesce mai a tenersi qualcosa dentro troppo a lungo, ha bisogno di essere ascoltata ed è anche molto bisognosa di attenzioni, anche se non se ne rende conto. Marianna riesce a uscire da questo luogo buio circondato da lamette e sangue e ne esce vittoriosa. ha deciso che non conterà mai completamente su qualcuno, e ce la farà, fino a quando il preside dell'Accademia non la incontra, nel suo spettacolo teatrale. lei, che è una in mezzo a tanti, verrà scelta, non si sa ancora per cosa di particolare.
seguirà il preside di questa misteriosa accademia a Roma, abbandonando il fratellino e la sorellina piccoli, Armonia e Leonardo, di 5 e 10 anni, la sua mamma, Sofia, di 40 anni e il papà, Andrea, di 45.
la sua sorellina ha ancora il viso paffutello dell'infanzia, è dolce e sensibile, è un'anima pura e fragile. ha occhi blu come l'oceano e i capelli biondi come il grano. diciamo che è la pecora nera della famiglia. Leonardo è un piccolo monello, adora fare gli scherzi a Marianna e prenderla in giro. è alto e magro per la sua età. ha i capelli castano chiari e gli occhi marroni. Andrea è un bell'uomo giovane, ha paura di uscire con la figlia al mare, sono alti uguali e ha paura che lo scambino per un pedofilo vedendolo uscire con una ragazzina così piccola. questo è sempre motivo di grosse risate in famiglia. ha i capelli neri come la pece, come gli occhi. Sofia non è molto alta, ma è molto magra e atletica. ha grandi occhi verdi e i capelli marroni, che tiene sempre con un taglio corto e sbarazzino. il papà di Ma lavora come medico in una delle più grandi cliniche di Brescia e davanti, e dietro, ha una lunga carriera. la mamma, è una scrittrice e casalinga. odia il disordine  e per questo litiga abitualmente con Marianna che è ordinata dappertutto tranne che in camera.
Caratteristiche fisiche : alta 175, capelli castani e occhi castano-verdi. da quando è entrata al'Accademia il suo fisico si è asciugato, è diventata magra e il suo corpo è bene allenato. ha un viso dolce che ti ispira gentilezza e sicurezza. la sua parte migliore è il sorriso, grande, allegro, vivace e bello, ma che solo poche persone hanno avuto la possibilità di osservare.
Carattere : da quando è entrata a far parte dell'Accademia il suo carattere si è indurito. ma prima era dolce, simpatica e romantica. adesso è dura e indifferente quasi a tutto, ma qualche lacrima riesce sepre a scivolare fuori dalla sua corazza. ha innumerevoli sbalzi d'umore, più passare dal felicità all'arrabbiata con il mondo in pochi minuti.
Scuola: superiore
Immagine:
Marianna
non ha uno stile suo, le piace mischiare un po' di tutto, ma le cose che più ama, in fatto di moda, sono l'eleganza e il vintage, quel tocco di antico che rispecchia la sua anima :)

CHARLOTTE-C
Nome: Charlene. Anche se nessuno mi ha mai chiamato così, tutti mi hanno sempre chiamato Cherry per il mio essere piccola e dolce e di aver i capelli color ciliegia… inoltre ormai mi presento anch’io così
Cognome: Blake
Età: 13 anni quasi 14
Regione: Toscana, Siena
Storia: Inizio parlando della mia famiglia, mia madre è Irlandese, si chiama Rebecca Temple, è una rossa, è sempre stata un po’ pazza e probabilmente ho preso da lei la mia creatività ed originalità. Ma a parte questo mia madre è affettuosa e spesso vanitosa ma gentile, disponibile e… strana. Ma io lo sempre adorata per come era perché è grazie a lei se mi distinguo dalle altre e sono fiera di questo. Poi c’è mio padre, Luca Blake, mio padre viene per la metà della madre(con cui aveva sempre vissuto dato che mia nonna e mio nonno si erano separati quando mio padre aveva sei anni) dall’Italia, mentre da quella di mio nonno viene dal Galles. Perciò io sarei un italiana, gallese, irlandese. Multi nazionale eh?
Comunque ho anche una sorella maggiore, Antoniette, ha 16 anni, tra un po’ 17, sapete io compio gli anni il 6 di settembre mentre lei li compie il 9 perciò sono vicini.
Tornando a noi… mi perdo sempre! Ho sempre vissuto a Siena, città che ho sempre adorato. I miei genitori erano ricchi, mia madre era uno dei migliori avvocati della Toscana(era un po’ pazza ma una volta l’ho vista in tribunale e mi faceva paura) mentre mio padre dirige una casa discografica, è sempre stato moderno, ha sempre adorato la musica e da lui ho preso la passione per quella e inoltre mi ha insegnato il Judo e le arti marziali.
Ho sempre avuto amiche e io Antoniette potevamo fare compleanni separati, venivano sempre tutte ed erano tra le feste più popolari. Ma io ho sempre dubitato che le mie amiche fossero così solo per la mia ricchezza, quindi alla fine mi sentivo sempre un po’ sola, quando di trattava di shopping mi seguivano a migliaia(per modo di dire) mentre se volevo guardare uno dei miei DVD con le mie amiche loro rifiutavano sempre… erano sempre state interessate solo ai soldi. Oltre a quello ho sempre avuto un infanzia felice e… stravagante! Come stavo facendo a dimenticarmi di questo particolare? Ovvio io e la mia testa fra le nuvole! Il mio stile, fino ai dieci anni ero come le altre poi ho cominciato a distinguermi, il mio look era un po’ ottocentesco, con un tocco dark misto a moderno e “originalità Temple”, l’ho sempre adorato per la sua vivacità, oscurità e tenerezza in contemporanea, sono sempre stata una creativa, io non seguivo gli standard, ho sempre amato inventare cose nuove e le mie invenzioni sono favolose… sì ho proprio una gran inventiva. Inoltre sono brava ad organizzare, le mie feste erano organizzate da me. Inoltre ormai sono brava in combattimenti grazie a mio padre.
Così un giorno… mentre stavo spiegando a una mia amica il Judo e organizzando la mia festa di compleanno con mia madre. Quando degli strani uomini andarono a parlare con mia madre… erano dell’accademia delle arti materiale e immateriali… ero così eccitata… sarei diventata una spia grazie alla mia inventiva e a mio padre e ai suoi insegnamenti di Judo.
Caratteristiche fisiche: Ho il viso tondeggiante e un fisico seppur cicciottello adorabile e bello. Un naso minuto come le labbra e grandi occhi azzurri… di un bellissimo azzurro, molto luminoso. Poi i capelli color ciliegia lunghi fino al ginocchio e ondulati erano bellissimi… i miei capelli
Carattere: Sono sempre con la testa fra le nuvole… mi perdo sempre a pensare a qualcos’altro, ho un animo creativo e mi è sempre piaciuto essere diversa dagli altri, cercavo sempre di essere originale perché il mio animo Temple lo richiamava. Sono dolce e diffidente, non mi fido facilmente delle persone, sono sensibile e delicata, se mi offendi ci rimango male, anche se non lo do troppo a vedere… ormai sono solitaria perché nessuna è mai voluta stare con me. Passo la giornata da sola e non ho problemi. Non penso di essermi mai arrabbiata con qualcuno ma so che quando diventerò una spia dovrò anche essere capace di far male a una mosca… sinceramente dubito di aver mai pestato una formica
Particolari: I capelli dal colore stranissimo, color “ciliegia” lo definiscono e look curioso. Nonostante queste cose le sapeste già
Scuola: Fino ad ora ho frequentato le medie ma quest’anno devo andare in prima superiore
Immagini:
Charlene
Charlene 2
Ho deciso di mettere la mia famiglia…
Mia madre, la stravagante dagli occhi più blu dei miei e i capelli rossi senza le mie strane striature rosa:
Mamma
Mia sorella Antoniette che ha i capelli come i miei(o quasi) ma gli occhi castani e lo stile diverso:
Antoniette

MISTERIOSA98
Nome: Rebecca
Cognome: Montelatici
Soprannome: Becky
Anni: 14
Provincia: Milano, Lombardia
Caratteristiche Fisiche: E' alta e magra, con un fisico atletico dati gli allenamenti di ginnastica artistica che fa ogni giorni. I capelli sono biondi, di un biondo platino ma naturale... del colore di una banana sbucciata per intenderci. Gli occhi sono grandi e blu, blu scuro come il mare. La pelle chiarissima color avorio con un leggero rossore sulle guance. Il bel fisico, i capelli stupefacenti e i lineamenti delicati portano subito a pensare che lei sia bellissima. In realta' il suo viso non ha nessuna particolare poesia che caratterizza le persone “belle”. In ogni caso e' carina e lo sa bene, ma non per questo se ne vanta.
Dato che sua madre lavora in un'agenzia di moda, lei ha moltissimi vestiti di tendenza che le vengono regalati dalle piu' grandi case di moda. Ma non le piacciono le cose stravaganti o originali. Preferisce qualcosa di ordinario ma stiloso. Quindi il suo look e' semplice ma sbarazzino allo stesso tempo. Predilige il colore blu che si intona anche ai suoi occhi e ferma sempre i suoi lunghi capelli da una parte con un fermaglio dorato.
Carattere: Becky e' la classica ragazza piu' popolare della scuola, ha un sacco di amiche, viene invitata a tutte le feste, tutti la cercano e la vogliono. E' stata con un sacco di ragazzi e molti ragazzi vogliono ancora mettersi con lei, nonostante cio' non e' mai stata innamorata, non e' un tipo romantico.
Le sue caratteristiche principali sono l'allegria, la gentilezza e il suo essere spontanea ed estroversa in ogni occasione.
Non ha scelto lei di essere la piu' popolare ragazzina di Milano, semplicemente ha un dono.
Proprio cosi', ha il dono di attirare le persone e una volta attirate sa come farsi piacere da quest'ultime. Riesce ad avere tutto quello che vuole grazie alle sue ottime capacita' di convinzione e non si lascia mettere in soggezione dagli estranei.
Una ragazza perfetta, si potrebbe pensare. Bella, simpatica e sicura di se'. Ma non e' cosi...
Dentro allo spirito di Rebecca si nasconde una ragazzina insicura e spaventata da tutto cio' che le riserva il futuro, una ragazzina che ha sofferto tanto e non vuole piu' pensare ai momenti tristi della vita... e cosi' cerca di non pensarci, va alle feste, esce con gli amici.. tutto cio' per non pensare a tutto il dolore che si porta dentro.
Anche all'academia all'inzio sara' adorata e ricercata da tutti, il suo dono di farsi piacere non passera' innoservato nememno tra le giovani spie. Ma dopo qualche settimana la piccola Becky scoprira' che bisogna lottare per quello che si vuole. Che non bastano un sorriso e qualche moina per farsi aiutare. Che la fiducia bisogna guadagnarsela e non persuadendo le persone.
E cosi' risaltera' il suo animo insicuro e sofferente.
Storia: Rebecca nasce il 31 dicembre allo scoccare della mezzanotte in un ospedale di Londra, nella sala parto a parte l'infermiera e la madre non c'era nessuno.
E' sempre stato cosi', solo lei e sua madre, sole. E quando anche sua madre ha iniziato ad allontanarsi, Becy e' rimasta veramente sola al mondo, certo; c'erano le amiche, i ragazzi: non era mai stata trascurata da nessuno ovviamente. Ma era sola dentro, ed e' la cosa piu' terribile che possa succedere ad una ragazzina.
Vanessa, sua madre, era figlia di una delle famiglie milanesi piu' ricche, ma sin da giovane era stata una ribelle. A 15 anni si trasferi' a Londra, senza un soldo in tasca e con un'unica passione: quella di dipingere. A 17 anni rimane' incinta e il padre di Becky se ne ando' appena venne a sapere della notizia. A quel punto Vanessa prese una decisione: sarebbe ritornata a Milano e sarebbe diventata qualcuno.
E lo divento'. La piu' grande agente di moda in Italia e una delle piu' importanti al mondo, tutto questo pero' aveva un prezzo: passava mesi e mesi lontana da casa e Becy dopo un po' si rese conto che non aveva perso solo il padre ma anche la madre che vedeva solo pochi giorni all'anno in occasioni speciali.
Ma, contrariamente a quanto si potrebbe pensare non divento' una ragazzina debole e introversa, anzi. Fin da piccola le fu chiaro che aveva un dono speciale, riusciva ad attirare le persone e a farsi piacere! E proprio grazie a questo si circondo' di amici e ammiratori. Anche se, nessuna delle sue amiche fu giudicata abbastanza vicina da sapere tutti i pensieri di Rebecca. Il suo cuore rimaneva chiuso per chiunque.
Cercava di non pensare alla sua solitudine interiore partecipando a feste e uscite, e convincendosi di avere tante persone vicine a lei. Non pensava mai alla sua vera vita perche' questo la rattristiva troppo e lei non voleva essere triste, voleva solo divertirsi.
Si... forse era anche un tantino superficiale ma in ogni caso capiva il valore delle cose.
Ma una mattina, la mattina della suo quattoridicesimo compleanno, una nuova notizia cambio' la sua vita.
Due uomini vestiti in giacca e cravatta bussarono al suo appartamento in centro e chiesero di parlare con sua madre, fortunatamente quella era una delle poche occasioni in cui sua madre tornava a casa e per questo pote' riceverli senza problemi.
Dopo il colloquio, si venne a sapere che i due uomini erano venuti per chiedere a Becky di iscriversi all'Accademia di arti materiali e immateriali. Solo alcuni ragazzi di tutta Italia venivano scelti per questo e quei pochi dovevano avere delle caratteristiche particolari.
La caratteristica di Becky era proprio quella di saper attirare le persone e ispirare fiducia, un punto di forza per una spia, no?
Inoltre era anche allenata fisicamente grazie alla ginnastica artistica che praticava fin quando aveva 5 anni.
Sua madre lascio' a lei la decisione, come sempre non si interessava molto della figlia e Rebecca scelse di andarci, non tanto per l'aspirazione di diventare una spia ma piu' che altro per l'adrenalina di una nuova avventura estiva pronta ad aspettarla.
Segni particolari: porta sempre una collanina a forma di farfalla blu, che suo padre aveva dato alla madre e che quest'ultima aveva regalato a Rebecca.
Scuola: Superiore.
Immagine:
Rebecca
Rebecca 2
Rebecca 3
Rebecca 4
Rebecca 5
Rebecca 6

HARU-CHAN
Nome: David. Il suo secondo nome è James, ma di solito si presenta solo come David.
Cognome: Owen.
Soprannome: Durante il corso della sua vita ne ha guadagnato parecchi, molti dei quali davvero poco gentili.
Al giorno d'oggi preferisce essere chiamato con il suo nome intero. Non gli piacciono i nomiglioli.
Età: 16 anni, anche se ne dimostra di più. Li compie il 7 Ottobre.
Regione: Sicilia.
Aspetto fisico: Alto quasi 1.80, sembra piuttosto magro ma è abbastanza forte.
I capelli biondo grano appaiono leggermente secchi, e sono perennemente spettinati. Alcuni si chiedono come faccia a tenerli su in quel modo.
I tratti del suo viso sono leggermente spigolosi, indubbiamente mascolini; gli occhi sono forse un po' troppo grandi, dal colorito azzurro chiaro.
E' indubbiamente una bella persona.
Peccato però per le mani callose e per la cicatrice che gli deturpa il collo, che distoglie lo sguardo dal suo bel faccino. Se la fece all'età di 13 anni, in un brutto incidente.
I suoi vestiti sono sempre semplici; indossa quasi sempre maglie comode e unicolor e semplici jeans consunti.
Il più delle volte i suoi vestiti sono stropicciati...ma sa darsi una regolata, quando vuole.
Carattere: La prima impressione che chiunque può avere su di lui è che è un ragazzo davvero poco serio.
Sempre col sorriso (che a volte si trasforma in un ghigno poco raccomandabile) sul volto nonostante tutto, appare come una persona allegra.
Ma c'è anche l'altra faccia della medaglia; infatti, sembra quasi che David soffra di sdoppiamento della personalità.
Questi suoi repentini cambiamenti di personalità sono dovuti alla sua storia: infatti, fin da piccolo si divertiva a mentire, il più delle volte per gioco e senza malignità. Crescendo, però, imparò ad usare questa sua caratteristica per scopi personali; diventò infatti piuttosto doppio giochista, e questo lo portò a litigare con amici e talvolta anche parenti.
Col tempo imparò a plasmare il proprio carattere a proprio piacimento, ingannado le persone con estrema facilità, alcune volte per il puro gusto di farlo.
Può essere la persona più gentile e disponibile del mondo (quando può guadagnarci qualcosa) o anche quella più subdola; ma di solito non da mai fastidio a nessuno, se non gli si da fastidio a propria volta.
E' anche piuttosto donnaiolo, ma non stupido; ama semplicemente il divertimento. Non è però detto che non riesca ad innamorarsi seriamente con qualcuno.
Con le persone fidate (che ormai sono davvero poche) mostra il suo vero carattere: allegro e giocoso. E' una persona sostanzialmente molto semplice e laboriosa, che ama il lavoro manuale e le sfide (e questo lo porta spesso a cacciarsi in brutti guai).
Durante la sua vita ha sviluppato un involontario disprezzo (o sarebbe meglio dire invidia?) verso le persone ricche. Non lo fa apposta e sa che la sua è semplice gelosia, ma non manca mai di ribattere che lui tutto quello che ha l'ha guadagnato con fatica.
Raramente qualcuno riesce a conquistarsi la sua fiducia (e di solito sono sempre persone che si sono dimostrate comprensive e soprattutto molto pazienti), ma quando ci riesce David diventa disponibile e cordiale.
Storia:
«Quando non hai niente, non hai niente da perdere.»
La sua infanzia non è stata esattamente agiata, ma di sicuro è stata felice.
Da piccolo, David passava le sue giornate a correre fuori, giocando a calcio, nelle vecchie stradine del quartiere in cui viveva.
La sera tornava a casa stremato ma felice, e ad accoglierlo di solito c'erano la zia e la madre.
Il padre era un commerciante ed era spesso fuori di casa, ma nonostante questo David sviluppò un affetto profondo per lui e un'interesse per il mare stesso, proprio grazie alle storie (spesso modificate e rese più fantastiche) che il padre gli raccontava, tornato dai suoi viaggi.
Ma se si vuole guardare proprio in fondo, bhe...
I suoi genitori si conobbero nel Maine, e si misero insieme quando erano ancora giovanissimi e spensierati. A quell'età pensavano solo a viaggiare e a divertirsi, e di certo non a mettere su famiglia.
Si può dire che David sia nato quasi per sbaglio; i suoi genitori erano ancora diciotteni quando lui nacque.
Proprio per questo, dopo qualche anno passato nella casa dei genitori dei due ragazzi, dovettero andare fino in Italia, dalla sorella della donna, che gestiva lì una piccola sartoria.
Li aiutò molto, riuscendo anche a trovare un lavoro per entrambi.
David allora cresce in non poche difficoltà economiche, sviluppando però un carattere piuttosto sfacciato e allegro.
Nonstante ciò diventa anche piuttosto scaltro e abile a mentire, e forse è proprio per questo che all'età di 16 anni venne contattato per frequentare l'Accademia della Arti Materiali e Immateriali.
Nonostante le proteste dei genitori, David accettò di buon grado, vedendo l'oppotunita come una stimolante sfida...oltre che un'opportunita unica, che magari sarebbe servita anche ad aiutare i genitori.
Particolari: Ha una cicatrice che dalla clavicola sinistra arriva fino a metà collo. E' piuttosto chiara, ma si nota subito.
Scuola: Superiore.
Immagini: David
David 2
David 3;
Prestavolto: Danimarca (Axis Powers Hetalia).

NIHAL97
Nome : Valentina
Cognome : Meron -non è il mio cognome, l'ho inventato-
Età : 16
Regione: Umbria
Soprannome: Va, Vale
Storia : -devo inventarla-
Caratteristiche fisiche (non devono essere per forza ottime!): alta quasi un metro e 70; molto magra; è bella ma non attira i ragazzi, poiché è molto introversa; ha grandi occhi verdi, mobili ed espressivi; ha lunghi capelli castani che d'estate diventano quasi biondi sul davanti, mossi.
Carattere : molto introversa, timida, schiva. non ama stare in mezzo alla gente, preferisce la solitudine. ha pochi amici, ma fidati. si affeziona molto alle persone, per questo è molto diffidente, non vuole essere tradita e soffrire. è una sognatrice, e ama dar vita ai suoi sogni attraverso la scrittura. è coraggiosa, ma non lo sa ancora.
Particolari : nessun particolare fisico. osserva tutto e tutti, non si fa sfuggire niente.
Scuola: ha appena concluso il secondo anno di liceo classico.
Personificazione: -se posso già scegliere- Eris (dea greca della Discordia)
Immagine: Valentina


GLI EDIFICI DELL’ACCADEMIA
Edificio
Camera 1
Marianna (eynis) - Cherry (charlotte-c)
Camera 2
Rebecca (misteriosa98)
Camera 3
David (Haru-Chan)
Bagno
[url=http://i45.tinypic.com/sc7rye.jpg]Bagno 3
Biblioteca
Mensa
Palestra-Ring
Palestra
Palestra 2
Piscina
Sala Ritrovo

ORARIO

Lunedì
8.00 – 9.00 Spagnolo
9.00 – 10.00 Storia
10.00 – 10.15 Pausa
10.15 – 11.00 Italiano
11.00 – 12.00 Italiano
12.00 – 13.30 Pausa pranzo
13.30 – 15.00 Autodifesa

Martedì
8.00 – 9.00 Francese
9.00 – 10.00 Matematica
10.00 – 10.15 Pausa
10.15 – 11.00 Informatica
11.00 – 12.00 Scassinamento
12.00 – 13.30 Pausa pranzo
13.30 – 15.00 Boxe

Mercoledì
8.00 – 9.00 Tedesco
9.00 – 10.00 Geografia
10.00 – 10.15 Pausa
10.15 – 11.00 Italiano
11.00 – 12.00 Evasione
12.00 – 13.30 Pausa pranzo
13.30 – 15.00 Arti Marziali

Giovedì
8.00 – 9.00 Russo
9.00 – 10.00 Ginnastica Artistica (o comunque, materia per affinare equilibrio e precisione)
10.00 – 10.15 Pausa
10.15 – 11.00 Scienze
11.00 – 12.00 Conoscenza delle emozioni (riuscire a interpretare le emozioni sul volto delle persone)
12.00 – 13.30 Pausa pranzo
13.30 – 15.00 Boxe

Venerdì
8.00 – 9.00 Spagnolo
9.00 – 10.00 Matematica
10.00 – 10.15 Pausa
10.15 – 11.00 Arti Marziali
11.00 – 12.00 Arti Marziali
12.00 – 13.30 Pausa pranzo
13.30 – 15.00 Arte

Sabato
8.00 – 9.00 Musica
9.00 – 10.00 Matematica
10.00 – 10.15 Pausa
10.15 – 11.00 Evasione
11.00 – 12.00 Scassinamento
12.00 – 13.30 Pausa pranzo
13.30 – 15.00 Boxe

Ultima modifica di eynis (2013-08-22 20:59:13)


Sono una creatura fatta di lettere, un personaggio disegnato da frasi, il prodotto di una fantasia scaturita dalla narrativa.
 

#2 2012-06-28 15:21:16

Ancien joueur hilary149
Invité

Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

Nome : Celine.
Cognome : Swinford.
Soprannome : Celì.
Età : 13.
Scuola : Media.
Storia : -La scrivero'-
Caratteristiche fisiche : Alta e magra, capelli lunghi, occhi chiari. E' veramente molto snella e ha un bel fisico. La sua carnaggione non è molto chiara ed ha le labbre rosee. Capelli biondi e occhi marroni.
Particolari : Non ha molti particolari, ha solo una specie di C sulla spalla destra, che è simbolo di nascita.
Carattere : Celì è pazzerella, ma non si lascia ingannare, è furba e molto amichevole. Ha sempre molte idee, ed è molto amichevole, ma se si arrabbia è meglio scappare, sa vendicarsi, e anche troppo.
Immagine :
http://www.areanime.com/animegirls/CuteGirls/anime-girl-cute-343.jpg

 

#3 2012-06-29 19:27:46

charlotte-c
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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

Abbracciai mia madre, mio padre e Antoniette e mi vennero le lacrime agli occhi. Poi promisi << Vi chiamerò tutti i giorni ve lo prometto!>> e li lasciai nonostante stessi ancora piangendo. L'accademia doveva essere un vecchio casone in pietra. Devo dire che come stile non mi piaceva per niente, adoravo l'originalità non la noia mortale. Mi rassegnai e con tre pesantissime valige entrai in quell'orrendo edificio che per quei tre mesi avrei dovuto chiamare "casa"


W le firme senza senso!
≈•The∞Lucky∞One•≈
 

#4 2012-06-29 19:48:09

eynis
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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

arrivai a Bergamo in macchina, con la mia bellissima famiglia. dovevo lasciarla da li a pochi minuti. sarei andata a Roma, per tre lunghissimi mesi, se non di più.all'aereoporto c'era così tanta gente e le lacrime iniziarono a scendere. come avrei fatto a lasciare Armonia e Leo? e la mamma e il papà? no, mi sarebbero mancati troppo!
-Io... io devo andare... perdo l'aereo se no.- la mia vita stava cambiando.
-Mari... non andare via!- disse la mia sorellina aggrappandosi ai jeans a vita alta ce portavo.
-Ehi, Armonia, ti chiamerò ogni giorno, ok? ogni giorni, ci sentiremo con skype! sarà come se fossi con voi!- dico dandole un dolce bacino sulla fronte.
in quel momento annunciarono il mio volo.
Bergamo-Roma.
dovevo andare. abbracciai forte la mamma e il papà, baciai mio fratello, che per una volta non mi prendeva in giro. mi avviai di corsa verso l'aereo. le mie tre enormi valigie erano già state caricate.vederre l'Italia dall'alto è bellissimo. osservare le nuvole bianche e soffici, i campi verdi e i fiumi... è tutto così bello!
però penso di essermi addormentata, perchè mi sveglia la voce della hostess che annunciava l'arrivo a Roma. ero arrivata.
vado a riprendere i miei bagagli e arranco verso il parcheggio. ma nessuno che si ferma ad aiutarmi? in che razza di mondo viviamo? non si aiuta una ragazza in difficoltà?
fuori, al parcheggio vedo una macchina nera e con i vetri oscurati che mi sta aspettando. già, il gigantesco cartello: Laffranchi Marianna, non passa inosservato. mi avvio verso l'auto, ma nessuno scende ad aiutarmi, così carico i bagagli e salgo. se nessuno mi aiuta potevano fare a meno di darmi un'auto, me la facevo a piedi, già che c'ero!
l'autista non parla per tutto il viaggio, che sarà durato mezz'ora. dove stavo andano? vedevo la città allontanarsi sempre di più. sono a Roma e neanche la visito, ma si può?!
ci fermiamo davanti a una grande casa di campagna di pietra. almeno una cosa bella! io adoro le cose che hanno una storia e che sanno di antico!
quando entro tutti mi guardano. cosa ho? qualcosa fuori posto? sì, sono brutta, lo so! ma non c'è bisogno che mi guardiate così! sbotto tra me  e me.
però... adesso che guardo meglio i loro sguardi... sembrano quasi sorpresi, meravigliati, sembrano... felici? mah, che strani questi ragazzi, già, perchè sono solo qesto, ragazzi.
ah, e naturlamente le valige devo portarmele io per tutto il giro dell'Accademia...!


Sono una creatura fatta di lettere, un personaggio disegnato da frasi, il prodotto di una fantasia scaturita dalla narrativa.
 

#5 2012-06-29 21:04:42

chocola88
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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

Ero all'aeroporto con la mia famiglia.-Ciao mamma,ciao babbo!!E come mi potrei mai dimenticarmi di te!?-Presi in braccio mia sorella e le diedi un bacino in guancia -Vi voglio bene!- I miei genitori dissero -Stai attenta,buon viaggio,ricordati le cartoline e le chiamate una volta a settimana!-.La partenza era dura..ma in aereo avevo un'Hostess che era un'amica di famiglia.Il viaggio andò bene e li incontrai un ragazzo davvero carino..Leonard era il suo nome.Alla fine del viaggio gli diedi un bacetto e andai per la mia strada..-Ciao Leoo!Mi sono divertita un sacco con te,buona fortuna per la scuola!-.Ecco,ero arrivata a Roma,proprio nella mia accademia.-Bah..mi aspettavo di meglio,ma sono felicissima così!-Mi catapultai dentro con le mie 3 valigie e 2 zaini.


Do I wanna know ?
 

#6 2012-06-29 22:01:06

Ancien joueur hilary149
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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

Ecco la storia :
Celine nasce a Parigi, da una famiglia molto elegante ed aristrocrata, lei non ha mai amato quel stile così, "perfetto" e invece di mettersi i mille vestiti ornati di pizzo che le fanno le sarte di casa, lei si veste semplice, facendosi glj abiti da sola, e andondoli a comprare di nascosto. I Suoi genitori la lasciano pero' fare quel che le va meglio, in fondo ognuno ha i suoi gusti, ma le hannpo sempre trasmesso una buona educazione ed unistruzione ottima. Ha una sorellina, piu' piccola di quelche anno che si chiama Katrine. La adoratissima Katy.
Continuo dopo...

 

#7 2012-06-29 22:49:34

charlotte-c
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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

Dopo pochi metri mi dovetti fermare... sistemai le valige e mi sedetti su una di quelle mentre dalla borsa prendevo il cellulare. Proprio non ce la facevo così chiamai Antoniette(i miei genitori si erano dimenticati il cellulare a casa) e aspettai che rispondesse, appena sentii la voce calda di mia sorella maggiore che chiedeva <<Che succede Cherry? >> feci un gran sorriso misto a un sospiro di sollievo. Poi le chiesi << Siete già ripartiti per Siena o ancora no? >> lei fece un sospiro e disse <<Non siamo neanche arrivati al casello dell'autostrada mia ciliegina, e la macchina di papà è uno schifo, quindi ci vorranno ancora cinque minuti, perché? >> io arrossii poi rivelai <<Potreste aiutarmi a portare le valige fino ai dormitori? Inoltre penso di non avervi salutato bene>> sentii la risata vellutata di Antoniette prima che rispondesse <<Va bene sorellina torniamo là, inoltre penso che mamma e papà ne saranno felici, sai mi sa che ci mancava poco a un piagnisteo... penso sarà per loro una grande notizia!>> e ci facemmo una risata insieme; poi prima che mettesse giù il telefono la sentii dire <<Mamma, papà... Cherry ha qualche problema di forza e inoltre le mancate e vorrebbe che...>> poi mise giù la linea... "ho qualche problema di forza... interessante" considerai tra me e me. Così uscii nuovamente da quell'orrenda accademia e mi misi ad aspettare sulle scalinate.
Non c'era bisogno di guardare per capire che mi stavano tutti ridendo dietro. Si vedeva che non avevano ancora visto i miei costumi e sentito quanto era il conto in banca dei miei, già appena lo avrebbero saputo sarebbero diventati miei amici, nonostante non fosse l'amicizia che volevo.

Dopo dieci minuti sentii un rombo e vidi la Ferrari di mio padre... poi ricordai la battuta di Antoniette "e la macchina di papà fa schifo" già, da buttare in discarica... me la risi tra me. Poi scesero i miei genitori. Mia madre portava un collie di diamanti e il suo vestito era di seta... ora si sarebbe saputo che ero ricca ma non m'importava. Ero abituata ad avere falsi amici.
Anche mio padre faceva il suo bel figurone con quella cravatta ricamata e cucita a mano che doveva essere la più costosa di tutta la Toscana. Poi mia sorella maggiore con le sue scarpe ManoloBlanick, poi all'improvviso si resero conto che anch'io non ero vestita di stracci.
Indossavo un cerchietto nero di pelle di coccodrillo ed era decorato da mille fiocchetti azzurri di raso e di pizzo; stivaletti sempre di pelle nera ricoperti di pizzo azzurro e dall'estremità pendevano due file di perle azzurre e nere, indossavo i miei guanti senza dita lunghi fino al gomito neri portafortuna e avevo un top azzurro con fiocchetti sempre di raso e pizzo ma stavolta neri con delle file di perle pendenti azzurre e nere. Il resto del vestito era in pizzo azzurro con la parte sotto di seta. All'altezza del cinturino di perle c'era un enorme fiocco nero pesto fatto di lana leggera da cui pendeva un filo lunghissimo di delicate perle.
Lo so, era un look che si faceva notare ma ho sempre amato essere diversa io con la mia stranezza e il mio incantevole vestito.
Quando mia madre mi toccò la spalla chiedendomi  <<Ciliegina mia tutto bene?>> mi resi conto di essermi persa di nuovo nei miei pensieri... possibile che non sapessi essere attenta? No assolutamente! Poi guardai nuovamente mia madre e il suo sorriso. Praticamente dovette trascinarmi dentro finché non superammo le scale(neanche la decenza di un ascensore) e non ci trovammo nel dormitorio. A quel punto li dovetti salutare davvero e li ringraziai di tutto. Poi presi dalla mia borsa di seta nera intarsiata di perle azzurre la chiave che ci era stata mandata per posta e lessi il numero. Camera 6, "iniziamo bene!" pensai entusiasta "il 6 è il mio numero preferito!" e feci scattare la serratura stranamente ansiosa di conoscere la mia compagna di stanza. Ricordandomi poi che dovevo solo poggiare le valige poi sarei dovuta andare. Wow... la stanza era incredibile, la adoravo nonostante non fosse il mio stile.
Lasciai le valige e mi portai dietro solo la borsa, un accessorio non fa mai male. Poi cominciai a gironzolare all'infinito finché non trovai la sala di ritrovo dove feci la fila poi dissi il mio nome al signore che doveva segnare se ci fossi o no.
Mi spiegò che ogni prof avrebbe fatto fare il giro dell'accademia a degli studenti. Il mio era quello di arti marziali e autodifesa che non era affatto male(di aspetto fisico, ma non vi preoccupate, non sono di quelle che vuole stare con gli adulti).
Prima di tutto mi mostrò la piscina, bellissima... anche se semplice, ringraziai il cielo di aver portato i costumi per quell'avventura estiva.
Poi mi mostrò le palestre, ce n'erano due. Una orrenda con il pavimento verde mentre una con le pareti in pietra seppur non bellissima meglio dell'altra data la bella vista. Poi la parte che preferivo di meno... il ring... io chiesi intimorita <<Con... con lei faremo lezione qua?>> lui rise poi rispose <<No, questo è per box e attacco, noi useremo parte della palestra con parquet >> annuii sollevata e mi misi a pensare ai fatti miei, sarei dovuta stare in quel luogo orrendo... uffa! Non potevo neanche passare le vacanze a Los Angeles o Miami come le ultime volte, dovevo stare chiusa lì dentro...
E mi persi gran parte dei suoi discorsi. Poi mi portò nella mensa dove mi risvegliai dai miei pensieri per il disgusto! Quel posto era stra squallido(scusate ragazze ma il mio pg è molto ricco perciò abituato a posti eleganti o comunque costosi)... sedie in plastica... inoltre quelle lampade facevano male alla vista, non lo sapevano? Chiesi al professore <<Se uno vuole può mangiare in camera?>> lui annuì pensieroso e mi portò alla classe di studio. Che roba! Non era di lusso ma aveva un valore storico enorme quella biblioteca. Rimasi incantata così il prof dovette battere le mani e dire <<Blake! Blake!>> per riuscire a far tornare la mia attenzione su di lui.
Poi mi insegnò la strada per tornare alla sala di ritrovo che ora che ci pensavo nonostante non fosse di lusso non era male. Poi mi spiegò che i bagni erano tutti uguali e in caso avessi perso la mia chiave per la camera loro ne tenevano sempre due copie, una per loro e una di riserva. Io annuii e ringraziai per quelle informazioni e restai nella sala di ritrovo per qualche minuto, poi arrivò una ragazza che seguiva le ultime tendenze della moda bionda occhi azzurri che disse sghignazzando vedendo il mio look <<Oh la principessa del rock e delle perline è sola soletta! Come mai? Ah sì perché è una totale perdente>> disse andandosene via mentre si prendeva gioco di me... mi fece un male assurdo quella battuta ma come al solito ero brava a nascondere il mio dolore. Ormai era passato un bel po' e probabilmente ora avrei incontrato la mia compagna di stanza così salii di sopra allegra cercando di ignorare il dolore della battuta di quella ragazzina.

Ultima modifica di charlotte-c (2012-06-30 11:06:33)


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#8 2012-06-30 12:03:10

eynis
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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

mi dovetti portare tutte le mie valigie fino in camera, da sola. vedendo la struttura le camere me le erso immaginate spoglie e bruttine, tipo le brande che facevano vedere nei film, tutte di ferro battuto e la coperta verd militare, che fntasia sfrenata! e invece, anche se non ho mai adorato i colori tipici femminili, secondo mio fratello, cioe', rosa, viola, fuxsia e via via tutte le sfumature, la camera non e' niente male. anzi. mi piace proprio. certo, non l'avrei messa in casa mia, pero', per dormirci andva benissimo. ok, forse sono un po' confusa, mi sto solo contraddicendo. comunque, guardo cosa indosso. i miei adorati pantaloni a vita alta e la mia adorata camicia bianca a sbuffo che mi lascia scoperte le spalle. al collo porto una collana con una farfallina tutta colorata, con gli orecchini in tinta. tutto ok. mi gardo allo specchio. i capelli erano orribili, a mia discolpa mi sono alzata molto presto questa mattin e non ho avuto molto tempo per preparare il mio look. frugo nella valigia e trovo la borsetta con dentro la spazzola e i trucchi. quanto adoro i miei capelli? tantissimo! li tengo in una treccia e la faccio restare sulla schiena. e' cosi' lunga...! mi arriva quasi al sedere. i capelli sono l'unica cosa che amo di me, anzi, forse anche il sorriso, ma quello non lo vede quasi nessuno.
mi avvicino alla finestra. i miei capelli catturano i raggi del sole e risplendono di oro, eredita' della famiglia del nord, molto nord, tipo olanda, e rosso, piccola eredita' della mia famiglia del sud. be', non sono poi cosi' distante da Napoli, magari potrei andare a trovare i miei cugini. penso, chissa' se potro' mai rivedere tuta la mia famiglia! gia' che ci sono mi metto un filo di trucco. niente fondotinta, un velo di matita lilla e un po di mascara, anche se mie ciglia sono gia' lunghissime di suo. mi guardo i piedi. niente scarpe da ginnastica, stonano un po' con il look di adesso. mi dirigo ancora verso le valigie e prendo i miei sandali con il tacco, non tantissimo, bianchi e marroni tutti intrecciati sul davanti.
sto per uscire dalla stanza uando vedo dei bagagli su uno dei letti. come ho fatto a non accorgermene prima?
mi avvicino. caspita, che valigie! tutte mrche straniere e... no! non ci posso credere, c'e' ache una borsa di coccodrillo! povera bestia! anzi, bestie, chissa' quante ne sono state uccise per fare una borsetta cosi' piccola! ho capit, la mia compagna e' una riccona, pero', magari non e' come gli altri.
che domande! anhe tu sei ricca, ma mica sei snob e tutto il resto, anzi...!
pero'... vedendo quelle borse...
Marianna! piantala con queste stupidaggini! devi trattarla come una ragazza qualsasi! sno sicura che diventeremo gradi amiche!
vado verso la porta, la apro e... mi trovo davanti un bestione d due metri, gosso il triplo d me. occhi neri e capelli neri. anche i vestiti sono neri. oddio, cominciamo bene! per poco non gli vado a sbatere contro!
-ehi, tu, controllati!- mi urla in faccia. ok... non e' un tipo del tutto ok...
-ehm ehm, scusa. ma non dovrebbe esserci un professore?- chied imparazzata.
-io sono il tuo insegnate di boxe!-
-o...ok...- balbetto imbarazzata. iniziamo bene!
mi prende per un plso e mi tira. intanto io mi guardo in giro. o ci sono sguardi preoccupati rvolti al ragazzo, o sguardi di ammirazzione... rivolti a me?? no, mi sto sbagliando.
eppure, dove altro li ho visti? gia', quando sono arrivata qui.
-Ehi, Victor, calmati, le fai male. potrai prenderla a pugni sul ring tra qualche giorno, quando si sapra' difendere, ma adesso lasciala!-
dice unragazzo sbucando dalla folla. non e' niente male. occhi azzurri e capelli neri, naturalmente fisico da urlo. ok. possiamo cancellare tutto il resto e tnere solo la prima frase? perche' mi spaventa! ring? dolore? dove mi hanno portato! aiuto, sono in una gabbia di matti! fatemi andare via!
mi guardo in giro. qualcuno che mi rassicura? che mi ice che sono solo balle quelle che stanno dicendo? no, e'? pero'... adesso che mi guardo bene in giro... wow! che fisico perfetto che hanno tutti! sembrano modelli! ecco, saro' un'emarinata anche qui! bene!
-Riccardo, piantala di rompere!- sbotta Victor.
-Lasciala! e' possibile che tu non faccia niente?- sbotta Riccardo verso di me.
e io adesso cosa centro?
-veramente... veramente a me non fa male...- dico imbarazzata. mi guardo intorno tutti sono stupiti. cosa ho detto di cosi' strano?
guardo nce i due ragazzi. sono stupidi anche loro. le bocche formno una gigantesca "O". mi gurdo il polso. tutti i mscoli del braccio di Victor sono tesi. ma io non sento male!
-scusate, potete farmi vdere questa maledetta accademia! - sbotto alla fine, visto che nessuno si muove.
Victr si risvegia e mi tira in avant.
che modi! a momenti cado!
l'accademia e' davver enorme! Victor si limita a farmi vedere le alule, la meravigliosa biblioteca, la palestra e altre piccole sciocchezze. ma non dice neanche una parola. bene. molto bene.
-puoi tornare in camera.- mi dice e se ne va.-
ehi! e io come faccio a sapere la strada?- sbotto vededo che non mi da altre informazioni.
-arrangiati!-
maledcato!
inizio a girare senza meta. o meglio, senza idicazioni. finalmente arrvo in camera e trovo la mia compagna...

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#9 2012-06-30 12:09:23

charlotte-c
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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

Corsi fin lassù in fretta! Appena arrivai in camera mi mesi a sistemare le mie cose, mille vestiti , un pc e quant'altro. Guardando l'armadio mi sembrava troppo piccolo ma mi dissi di non fare la pignola. In fondo non ero, non sono e non sarò mai una snob solo perché sono ricca. Avevo altre abitudini ma posso benissimo sopravvivere dato che quella camera mi piace.
Presi il letto viola perché dopo l'azzurro è il mio colore preferito.
Andai in bagno... ehm... semplice ma strano ed originale. Mi piaceva! Ho sempre adorato le cose originali. Nonostante non sia pregiato non lo dovevo disprezzare! Cominciai a lavarmi la faccia prima di mettermi l'ombretto azzurro, nero e argento e un filo di gloss. Mi tolsi il cerchietto e tornai in camera dove lo poggiai sul comodino. Mi misi a spazzolarmi i capelli color ciliegia e poi mi rimisi il cerchietto. Mi dissi che dopo mi sarei fatta una doccia! E ricominciai a mettere via la mia roba
Ad un certo punto entrò una ragazza... la mia compagna di stanza! Mi alzai speranzosa che non fosse come la biondina di prima... e che non giudicasse un libro dalla copertina e sperai che non notassi che sono ricca, non volevo fosse una mia falsa amica.. così mi alzai e le porsi la mano dicendo << Ciao... sono Cherry. Tu? >>

Ultima modifica di charlotte-c (2012-06-30 13:02:19)


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#10 2012-06-30 15:29:11

eynis
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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

-ciao! io sono Marianna, ma chiamami semplicemente Ma, o Mary, come ti e' piu' comodo!- sorrido, non sembra poi cosi' male!
-ho visto che ti sei presa il letto viola!!! va be', vorra' dire che io prendero' quello rosa  lo opriro' con qualsiasi csa trovi in giro! non adoro tantissimo il osa, si nota?- scherzo. uff. sara' tutto lungo e difficile! se poi guardo i ragazzi che ho incontrao oggi!
-allora, come e' andtaat la tua vii allaccademia?- sperando che anche a lei sia andata male come a me. cosi', per essere un po' consolata!


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#11 2012-06-30 15:39:15

charlotte-c
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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

"frettolosa" pensai entusiasta! Non mi importava come fosse, per il momento non sembrava interessata né a prendermi in giro né a chiedermi un prestito! Allora sorrisi e dissi <<Ehm... ho sempre vissuto a Siena, in Toscana, mi piace essere diversa anche se di solito non mi accettano per questo! Ma alla fine tutte diventavano mie amiche perché... >> non potevo dirlo <<Diventavano false amiche!>> risposi alla fine. Mancava poco che facessi un piagnisteo così lasciai perdere l'argomento e dissi <<Io sono entrata qua per la mia inventiva, organizzazione e perché conosco bene il Judo! Sai mio padre me l'ha insegnato! >> poi chiesi <<Te invece? Come mai sei entrata?>> e presi fuori il cellulare che aveva vibrato. Un messaggio di Antoniette "ciau XD! allora papà ha appena fatto una telefonata di lavoro, probabilmente lavorerà con Teylor Swift! Nn è 1 gran notizia!? (ho scritto in linguaggio SMS perché quello era un messaggio) e risposi "no... vuol dire solo altri falsi amici e solitudine" come facevo ad essere così egoista? Non lo so! Rialzai il capo in attesa di una risposta di Mary.


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#12 2012-06-30 19:25:45

eynis
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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

oddio! Cherry è qui per la suainventiva, l'organizzazione e perché conosce il Judo. benissimo! e io, perchè sono qui? cosa ho fatto di così speciale?
-Bè... io sono qui... mi hanno presa per...- comincio a balbettare. cosa faccio, le racconto una balla? no, nonne sarei in grado, cioè, sì, ma se voglio fondare una vera amicizia è meglio di no. cosa faccio, cosa faccio?
-vuoi sapere la verità?- sbotto alla fine. Cherry mi guarda strano. penserà che sono pazza, o una stralunata! ma chissene importa! se vuole avermi contro... saprò difendermi!
non fare la snob!
-io... non lo so perchè sono qua. mi hanno vista a uno spettacolo di teatro a Salò, dove andavo a scuola prima, mi hanno presa da parte e mi hanno chiesto di entrare nella loro accademia. ma io non vedo niente nè di bello nè di speciale in me. penso di essere una semplice ragazza, forse un po' troppo timida e forse con un po' troppe aspettative,ma sono una ragazza normalissima. non so fare judo, ma pratico nuoto agonistico e non sono niente male, anche se non serve a niente per diventare una spia. mi piace leggere i miei libri in camera sdraiata sul letto. e dipingere sulla veranda quello che c'è intorno a me. mi piace sedermi in riva al lago di Garda e comporre le mie poesie e le mie canzoni. mi piace cantare a squarcia gola sotto la doccia. mi piace scrivere dei racconti che parlano di come vorrei essere. mi piacciono tante cose, vorrei diventare qualcuno. sono tutti sogni e i miei potrebbero comprarmeli, ma io li vogio guadagnare con la fatica e il sudore. non so perchè mi abbiano voluta, per me sarà come essere all'asilo. non so niente.- vuota. ecco come mi sento. mi butto sul mio "bellissimo e adorato" letto rosa e aspetto un guidizio dalla mia compagna di stanza...


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#13 2012-06-30 19:42:55

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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

Non capivo bene la sua reazione... le ho solo chiesto come mai l'hanno qualificata. Ma ovviamente come al solito non riuscivo ad arrabbiarmi e inoltre non volevo neanche. Così cercai di non essere diffidente e di provare ad essere gentile <<Quindi sei brava a recitare?>> chiesi.
Poi mi misi sul mio letto e presi il mio iPad2, come al solito ero brava a nascondere i miei sentimenti. Ero brava a nascondere il dolore che mi sarebbe dovuto leggere negli occhi. Perché quella reazione mi faceva più male della battutina della biondina.
Lei come tutti amava solo prendere in giro le persone "strane" mentre lei mi aveva presa per una snob. Una vanitosa, maleducata, che si sente superiore snob... solo per quello.
No, quella volta non riuscii proprio a trattenerle così mi sgorgarono sul viso lacrime calde, calde e silenziose lacrime, non volevo che mi vedesse, se era un tipo ok mi avrebbe aiutato ma se era come la biondina mi avrebbe riso dietro. Così abbassai il capo e aprii photoshop(sull'iPad si può comprare Photoshop?) mentre aspettavo la risposta della mia coinquilina. Ma sapevo che se avessi tenuto basso il viso mi avrebbe preso per una snob maleducata veramente così alzai la testa nonostante stessi ancora piangendo, se era quel tipo di persona... che si prendesse pure gioco di me


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#14 2012-06-30 19:52:08

eynis
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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

oddio! cosa ho combinato! ecco, la solita pasticciona. adesso sta piangendo.
-scusami, so che non è una scusa, anche tu hai una famiglia, ma... mi manca. e poi tu sei venuta a dirmi che sei brava in questo e in quest'altro, mentre io non so fare niente! non so niente di me, sono insicura, non so se sono brava a nuotare, o a recitare. non lo so.-
uff... -e poi è anche colpa dei miei sbalzi d'umore. scusami. non dovevo rispondere così, è che anche tutti quelli dell'accademia mi guardano come se fossi l'incarnazione della vergine, mentre sono brutta e loro hanno dei corpi marmorei! è tutto così strano! e poi tu sei vicina a casa. io abito a Brescia! comunque, scusami, non volevo...-


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#15 2012-06-30 19:59:59

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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

Rimasi di stucco... non mi aveva presa in giro. Così mi asciugai le lacrime e dissi << Ok... a te chi ti ha fatto fare il giro della scuola?>> e cercai di fare un sorriso anche se mi sa che sembrava venuta una smorfia.
Poi in attesa di una risposta mi rimisi a guardare il mio iPad... guardai il vestito che stava facendo e decisi che i brillantini sarebbero diventati Swaroski mentre cercavo di farli più luminosi.
Non so perché ma avevo l'impressione che mi avrebbe chiesto cosa stavo facendo


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#16 2012-06-30 20:04:37

eynis
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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

-un ragazzo strano, si chiamava Victor. ha detto che è il mio, o nostro, non lo so, allenatore di boxe, ma mi sembra strano, sembrava avere 20 anni, non di più. e poi è successo un casino, un altro ragazzo ha detto di lasciarmi perchè mi faceva male, poi se l'è presa anche con me, ma io non sentivo male, e allora tutti mi hanno guardata con stupore, non mi sembrava di aver detto qualcosa di speciale o strano!- sono sollevate che Cherry abbia smesso di piangere, non mi piacciono le persone che piangono. te guarda il caso, lo dice una che piange in continuazione.
poi guardo l'Ipad che ha in mano. -cosa stai facendo?- chiedo curiosa e avvicinandomi. c'era l'immagine di un vestito! bene, io adoro i vestiti, sopratutto disegnarli!


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#17 2012-06-30 20:11:40

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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

Sorrisi, nonostante non volessi proprio spiegarglielo, le sarei sembrata una snob. Però dovevo confessare! Così risposi <<Uso photoshop... sai... io non compro i vestiti di solito me li faccio fare, io li disegno poi me li faccio fare da una sarta, in realtà di solito preferisco farmeli da sola, ogni tanto mi sento troppo viziata, sai con anni di pratica ho imparato a farmeli! Solo che non ho tutto questo tempo così conosciamo una sarta e me li faccio fare! Ma ogni tanto me li faccio da sola, se no mi sento una sfaticata. Ed ecco... potrei farti vedere come si fanno solo che non mi sono portata il materiale per realizzarli, ma forse i miei genitori mi manderanno l'occorrente!>> esclamai cercando di sembrare entusiasta. Poi la guardai negli occhi implorandola di non darmi della snob perché non lo ero, solo perché mi facevo fare i vestiti non ero una snob.


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#18 2012-06-30 21:30:12

eynis
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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

-wow! bello! anhe a me piace disegnare i vestiti! peccato che non abbia molto tempo anche per cucirli. devo tenere sotto controllo due piccoli elfi!! mio fratello, Leonardo, e mia sorella, Armonia! quanto mi mancano!- sospiro al solo pensiero. -io pero' preferisco disegnarli a mano. adoro le cose antiche, nel senso, non amomolto le coe moderne, se ne posso fare a meno lo faccio!- sorrido.
in quel momento annunciano che e' ora di pranzare. perche' mi sembra di essere sotto controllo? non e' che ci sono delle telecamere?
inizio ad alzarmi, ma vedo che Cherry non si muove.- cosa fai, non vieni?- le chiedo.


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#19 2012-06-30 21:39:41

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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

Quando me lo chiese alzai lo sguardo e chiesi <<Non vengo cosa?>> mi ero persa tra le nuvole come al solito... stavo pensando a mio padre, mia madre, e alla mia adorata casa che non avrei rivisto per tre mesi...
Poi dissi <<Io prima li disegno a mano poi li modifico, sai la sarta deve aver un disegno preciso! >> poi richiesi <<Non vengo cosa poi ripeto?>>


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#20 2012-06-30 21:48:19

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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

-come, non hai sentito? e' stato annunciato il pranzo, dobbiamo andare in mensa! anche tu ti perdi tra le nuvole, vero? dovrai vedere me quando mi metto a leggere, o a scrivere, o a dipingere! sono peggio di te!- dico ridendo. -Allora, vieni?-


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#21 2012-06-30 21:57:06

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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

Annuii e insieme ci mettiamo a correre verso la mensa.
Quando arrivammo erano tutti ai tavoli! Ci sedemmo vicine ed io le sorrisi poi le chiesi - Ehm... scusa mi sono dimenticata di dirti il mio nome completo, Charlene Blake! Sai tutti mi considerano una ciliegina perciò mi chiamano Cherry e ormai mi chiamo anch'io così! Il tuo cognome?>> e attesi la risposta mentre mi mettevano davanti agli occhi una strana brodaglia... bleah


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#22 2012-06-30 22:04:26

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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

-mmm... non penso che sia molto importante, comunque, Laffranchi...- anche io guardo la brodaglia che mi hanno messo nel piatto, se continuiamo cosi' dimagriro' in una settimana!
-allora, io penso che ti chiamero' Cherry, e' piu' corto! ed e' piu' simpatico!- dico immergendo un cucchiaio nel brodo verdastro.


Sono una creatura fatta di lettere, un personaggio disegnato da frasi, il prodotto di una fantasia scaturita dalla narrativa.
 

#23 2012-06-30 22:10:10

charlotte-c
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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

Sorrisi e guardai nuovamente la brodaglia, non riuscivo a mangiarla, era troppo disgustoso. Così guardai Mary che invece se la stava mangiando felice e mi chiesi come faceva. Così mi alzai e mi diressi verso il prof di arti marziali e chiesi <<C'è qualcos'altro?>> e lui mi sorrise. Poi rispose <<Se vuoi puoi aspettare il secondo! Comunque da domani mattina si potrà prenotare cosa si vuole mangiare>> annuii, ringraziai e tornai al tavolo dove chiesi a Mary <<Era così buono?>>


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#24 2012-06-30 22:18:30

eynis
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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

-no, faceva schifo.- rido. -ma lontano dalla mia famiglia posso fare tutte le diete che voglio, e questa brodaglia non deve contenere molte calorire.- dico sorridendo.
-ho paura di vedere il secondo. non dormiero' quest notte per la paura! allora, e' quello il tuo insegnate? chissa' se e' anche il mio!- poi mi giro verso la porta di ingresso. sta entrando Victor. -Ecco! e' quello il ragazzo che mi ha fatto fare il giro!- esclamo poi mi guardo in torno in cerca di Riccardo e lo trovo in un banco non molto lontano da noi. -E quello e' il ragazzo che mi ha difeso, per modo di dire. si', perche' ha detto all'altro che poteva benissimo aspettare qualche giorno per farmi male! questo non mi consola molto!- dico vedendo una specie di carne molliccia, sembrava gelatina!


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#25 2012-06-30 22:24:42

charlotte-c
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Re: GDR: L'Accademia della Arti Materiali e Immateriali

Risi poi guardando Victor mi vennero i brividi, sembrava un bulletto! Così dissi a Mary << Sembra un bulletto! Davvero picchia le studentesse!? Che cosa strana! Comunque quello è il prof di autodifesa e arti marziali! Lo sai è bellissimo! E sempre gentile!>> poi guardando il secondo le dissi <<Fortuna che da domani si può prenotare il cibo!>> dissi poi aspettando una sua risposta


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