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#1026 2013-06-21 18:55:57

charlotte-c
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

Per questo vorrei tanto continuare...
Ma devo dare un occhiata un po' a tutto, scusate!


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#1027 2013-06-21 20:29:36

eynis
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

Non so per quanto tempo ho dormito. Ore? Giorni? Minuti?
Non so proprio dirlo, ma mi sento meglio, più riposata, la spossatezza è scomparsa. Fortunatamente.
Appena cerco di muovermi una fitta di dolore mi blocca. A dire il vero… più di una fitta di dolore mi blocca.
Sono svenuta, o addormentata, con tutte le armi addosso, e oltre ad avere le braccia addormentate, ho tutti i segni delle armi stampati addosso.
Benissimo.
E mi fanno un male cane.
Le due rosse, come diavolo si chiamavano? Josephina e… Silvia? No, Serena, giusto, Serena.
Comunque sono rannicchiate in un angolo, devono essersi addormentate anche loro.
Guardo n attimo fuori dalla grotta, ma non riesco a vedere niente. Come è possibile? È ancora tutto buio! Ho dormito un giorno intero? Non può essere notte.
Mi alzo e mi stiracchio un attimo, e poi alzo lo sguardo verso il cielo. E lì, molto lontano, posso scorgere un piccolo ritaglio di cielo limpido e azzurro. È giorno, ma la foresta è così fitta che sembra di essere ancora immersi nella notte.
questo posto non mi piace per niente. È troppo oscuro ed emana un’aria malvagia. Proprio come sono stata io con le altre due ragazze, penso che dovrei scusarmi per il mio comportamento. Non sono un mostro e invece loro pensano che sia un’assassina. E io non lo sono. Non ancora, almeno!
Lentamente mi tolgo tutte le armi e le appoggio in un angolo della caverna. Quasi tutte le armi, tengo giusto qualche pugnale piccolo e una pistola. Mai farsi trovare impreparate, no?
E poi comincio a fare tutti gli esercizi di riscaldamento che farei la mattina presto con Yuru, il mio insegnate.
Ad un certo punto sento che qualcosa, o meglio, qualcuno, si muove in fondo alla grotta, e io non sono ancora pronta per scusarmi o parlare con le due rosse. Quindi non perso un minuto e corro fuori dalla grotta.
Il movimento ritmato della corsa mi porta presto lontano dal rifugio dove ho passato la notte e dove ho minacciato, e mi hanno minacciato, la morte.
Mi chiedo dove sia finito Andrea, non l’ho più visto da che sono entrata nella maledetta grotta.
Ricomincio a pensare a quello che mi ha detto quando ci siamo incontrati…
« Sai, è da molto tempo che non diventavo più… me» dice sorridendo. «Penso che sia merito tuo, la tua compagnia mi fa restare normale…»
Oddio! Me lo aveva detto. Me lo aveva detto e io l’ho abbandonato! Anche se me lo aveva detto!
Io sono andata lontano da lui e i suoi occhi… me li immagino come se li avessi davanti ame.
Piano piano vengono avvolti da spire oscure e nere che lo riportano allo spietato soldato della Regina Giulia.
E so cosa è in grado di fare sotto il controllo di Giulia. E non c’è niente di bello.
Improvvisamente mi fermo con il fiatone.
Sono arrivata in riva a un piccolo corso di acqua. Non c’è niente di bello e fresco. Solo una pozzanghera di acqua ristagnante, però… forse se risalgo la sorgente trovo qualcosa di più potabile.
Così inizio a camminare e a pensare.
Devo assolutamente trovare Andrea. Non so perché sono così preoccupata di lui, di come sta. Forse solo perché è l’unico che si è dimostrato gentile anche dopo che l’ho aggredito.
Più probabilmente perché se è con noi, me, non so ancora se ci sarà un noi, vuol dire che non è con la Regina Giulia, e vuol dire uno in più dalla mia parte.
In un istante passo da “tranquilla” a “in guardia”. Andrea ha gli occhi neri ed è libero. Potrebbe nascondersi ovunque.
Dopo un quarto d’ora, più o meno, arrivo alla fonte ed è… splendida.
Una delle cose più belle di questa orribile foresta.
Mi inginocchio sulla riva sassosa e mi rinfresco un po’ il viso. È davvero bella fresca! Però non mi azzardo ad assaggiarla. Chissà cosa ci potrebbe essere dentro. Meglio non scoprirlo.
Mi guardo in giro per vedere se c’è qualcuno in giro, ho il timore che Andrea mi segua.
E io ho voglia di farmi un bel bagno.
Lentamente mi tolgo i vestiti, ma tengo i coltelli legati nell’interno coscia, per qualsiasi evenienza.
Quando ho piegato e sistemato i vestiti mi immergo lentamente e con molta calma nella pozza d’acqua fresca.
È una sensazione meravigliosa. Di beatitudine, mi sto rilassando da morire.
Non so quanto tempo passa, ma continuo a sentire rumori in sottofondo.
Rami che si spezzano, foglie che si spostano, il vento che sibila tra gli alberi, o meglio, tra i rami secchi. Tutto questo mi mette i brividi.
Quindi non mi godo molto il mio rilassante bagnetto nell’acqua.
Velocemente esco e mi rivesto.
Con tutte le mie armi a portata di mano mi sento molto più sicura.
Cerco di ritrovare la strada da cui sono arrivata, ma si fa tutto un po’ difficile e confuso.
Che strano. Non ho mai avuto problemi ad orientarmi.
E inizio ad andare nel panico.
Come faccio a tornare da tutte le mie armi?
Come faccio a scusarmi con le due rosse?
No, no, no, no! Devo ritrovare la strada della grotta!|
Inizio a correre senza una vera e propria direzione, così, a casaccio. Sperando che come sono arrivata io possa anche tornare indietro.
Ma non è per niente facile.
Ad un certo punto… eccola! Non so come ci sono arrivata, ma se esiste qualcuno, là sopra, grazie! Grazie, grazie!
Entro di corsa nella grotta, pronta per scusarmi, per chiarire tutto, per chiedere informazioni e ricominciare da capo ma… dormono ancora tutte e due.
Le mie scuse dovranno asepttare.


Prima di arrivare al castello della Regina Giulia passa quasi un giorno. Un giorno in cui ho il tempo di riflettere sui due me. Quello penoso e quello eccellente.
Fortunatamente mi sento nuovamente in forma. Forte e privo di sentimenti!
Tutti quei sentimenti! Dio, che… marciume! Ho capito perché la Regina Giulia mi ha trasformato, primo ero un essere privo di spina dorsale!
Pieno di emozioni, sentimenti e non è neanche capace di combattere! Fortunatamente c’ero io a proteggerlo! Se no sarei morto!
Quando arrivo al castello la regina Giulia mi convoca subito.
Ha bisogno di sapere cosa ho scoperto.
Le dico di questa… Ayumu che è riuscita a svegliarmi dal suo incantesimo.
Dire che rimase basita è dire poco. Rimase esterrefatta.
Le dico anche della grotta dove ho visto le tre ragazze, compresa quella che è riuscita a scappare dalle sue prigioni.
Finito il rapporto mi manda via senza tante cerimonie e mi impedisce di andare in missione fino a quando non avrà creato un antidoto alla vicinanza di Ayumu o alla sua morte.
Maledetta ragazza! Mi impedisce anche di fare quello che più amo al mondo! Perché proprio io? Tra tutte le persone presenti in questo maledetto mondo, perché io?
Ma non ti preoccupare, Ayumu. Io ti ucciderò.


Sono una creatura fatta di lettere, un personaggio disegnato da frasi, il prodotto di una fantasia scaturita dalla narrativa.
 

#1028 2013-06-21 22:32:31

Ancien joueur misteriosa98
Invité

Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

Oh, bello il pezzo Mary *A*
Comunque, sono riuscita a farmi l'account Skype dopo ore di scleri D:

 

#1029 2013-06-21 22:42:29

Ancien joueur haru-chan
Invité

Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

Se mi mandate le vostre mail vi aggiungo al gruppo cwc (se ci riuscite, visto che OMD sembra volermi trollare con i mp...)

 

#1030 2013-06-22 11:09:33

giglionero
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

Sono un casino i riassunti xD Ahahahahahah, magari qualcuna di voi potrebe farselo da sè? Perché è un po' complicato farli tutti da sola.


"Where there is desire there is gonna be a flame
Where there is a flame someone’s bound to get burned
But just because it burns doesn’t mean you’re gonna die
You’ve gotta get up and try try try"
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#1031 2013-06-22 11:45:24

Ancien joueur misteriosa98
Invité

Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

In effetti, lol
Faccio quello di Serena, pero' parto da quando si sono divise uu
Allora, Serena e' rimasta all'accampamento con Casse poi e' venuto Arthur che si e' offerto di guidarle e quindi sono andati tutti e tre a zonzo per i boschi (lol)
A un certo punto Serena si allontana e viene catturata da Jasper, usa per la prima volta i suoi poteri contro di lui ma lui resiste, alla fine pero' preso dai sensi di colpa la libera.
Lei va ancora a zonzo per i boschi, finche' non incontra di nuovo Jasper, i due hanno una specie di scontro (?) e lei capisce che nemmeno lui sa perche' deve catturarle: glielo hanno solo ordinato.
Serena si ritrova di nuovo da sola per i boschi (aridaje) ma dopo poco incontra Haru che a sua volta si era allontanata da Flare, le due scoprono una grotta dove si sistemano per la notte.
Durante la notte pero' Serena si sveglia in seguito ad un incubo, esce fuori dalla grotta e incontra Jasper. (Si, di nuovo. Si, ho poca fantasia) i due hanno ancora uno scontro, questa volta piu' pesante, tanto che Jasper le salta addosso in seguito alle provocazioni di lei riguardo al fatto che lui e' come una marionetta e non sa nemmeno per quale causa la sta ricercando.
Anche questa volta Jasper riesce a controllarsi e va via prima di ucciderla.
Serena si addormenta, la mattina dopo entra nella grotta e, oltre a notare che Haru non c'e' piu', vede Ayumu che minaccia Josephine, sbalordita dalla scena inizia a usare i suoi poteri su Ayumu per indurla a smettere.
Lo scontro va avanti per un po' finche' entrambe sono sfinite e la smettono.
Alla fine, Serena chiede a Josephine di spiegarle chi e' la Regina Giulia di cui lei non sa nulla.

Ecco, e' un riassunto non proprio riassuntivo (?) Pero' vabbe', ho scritto tutto uu

 

#1032 2013-06-22 16:02:07

eynis
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

allora, io non ho molto da raccontare, per adesso.
Ayumu si sveglia in un prato vicino alla foresta e incontra Andrea e la sua dublic identita', occhi azzurri-buono, occhi neri-cattivo. e Andrea pensa che questo cambiameno dipeda dalla vicinanza con la ragazza.
Andrea le racconta la sua storia e le spiega qualcosa della rgina Giulia, anche se non molto. E assieme  si avviaoo nella foresta.
Ayumu vede una grotta e decide di entrare per vedere se c'e' qualcuno o se possono usarla per la notte.
ma Andrea non pensa che sia la cosa migliore e cosi' rimane fuori ad aspeare la ragazza.
Ayumu entra e trova Josephine ela minaccia con n coltello. Ma nell'ombra si nasconde anche Serena che usa i suoi poteri. {la cosa va avanti per un po'}
Andrea intanto, senza la presenza di Ayumu torna ad essere''cattivo''', e riprende il suo viaggio verso il castello della regina Giulia.
Ayumu, intanto, sviene nella grotta. Quando si sveglia e' giorno e decide di iniziare i suoi allenamenti giornalieri e esce dalla grotta per correre. mentre corre capisce di aver sbagliat a comportarsi cosi‘ con le due ragazze, e torna con l‘intento di scusarsi, ma le trova ancora addormentate.
Andrea e‘ arrivato al castello della regina Giulia, che lo chiama con urgenza. appena la regina scopre dove si nascondon le ragazze manda dei ragazzi alla grotta, senza includere Andrea, perche‘ e‘ ancora soggetto alla vicinanza di Ayumu che lo ‘‘trasforma‘‘ nel ragazzo buono.
Cosi‘ Andrea si ripromette di uccidere Ayumu per disfarsi del potere che esercita su di lui.

@Serena: grazie mille! mdr


Sono una creatura fatta di lettere, un personaggio disegnato da frasi, il prodotto di una fantasia scaturita dalla narrativa.
 

#1033 2013-06-22 20:45:53

charlotte-c
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

Allora, se non sbaglio nel nostro trio tocca a Sere postare, poi dovremmo cercare di accelerare la giornata, perché deve passare un giorno, noi siamo indietro rispetto a Mary.

Comunque, riassunto di ciò che succede al mio pg:
Jolì si sveglia nella radura insieme alle altre ragazze, e corre via pensando che sia uno scherzo del fratello, mentre corre viene però catturata da una guarda della regina Giulia.
Si sveglia nelle prigioni del castello dove le viene detto che è in un mondo parallelo e bla bla bla.
Dopo qualche giorno arriva il ragazzuolo - di cui non ricordo il nome, di cui prima o poi dovrò fare la scheda pg, ma più avanti - a farle da guardia, e lei fa quasi-amicizia con lui. Ehm, durante la sera lei grazie al suo ""potere"" lo ammalia, e gli fa fare la cosa giusta, liberandola.
Jolì corre via per le montagne arrivando alla grotta dov'erano Haru e Sere e si mette a dormire.
Si sveglia perché Ayumu le punta un coltello alla gola, poi arriva Sere e c'è quel piccolo scontro.
Finito tutto Ayumu sviene e Jolì la trascina vicino a lei e Sere, che le chiede chi è la regina Giulia, Jolì risponde e... Stop.
Come ho detto ora tocca a Sere


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#1034 2013-06-22 21:37:03

giglionero
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

Ehi, io per 4 giorni non ci sarò, quindi non avrò la possibilità di postare nulla.
Appena torno aggiorno tutto :) e ovviamete posto.


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#1035 2013-06-22 21:50:06

eynis
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

ma gli altri, se ne hanno voglia, potrebbero andare un po' avanti?


Sono una creatura fatta di lettere, un personaggio disegnato da frasi, il prodotto di una fantasia scaturita dalla narrativa.
 

#1036 2013-06-23 11:48:32

Ancien joueur misteriosa98
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

Ok, mi sono persa D:
Cioe'... Serena e Josephine in teoria aevano iniziato una conversazione (?) a proposito della Regina Giulia, mentre Mary ha scritto direttamente della mattina dopo.
Ora io devo continuare la conversazione con il pg di Cami o scrivere direttamente del risveglio di Serena? DD:

 

#1037 2013-06-23 12:37:30

eynis
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

perche' io sono svenuta. tu e camilla eravate andate avanti a parlare, e io racconto di quando mi sono svegliata.
ho sbagliato di nuovo? sad


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#1038 2013-06-23 12:52:19

Ancien joueur misteriosa98
Invité

Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

Nono, nessuno ha sbagliato niente o_o
La mia era piu' che altro una domanda a Cami... se voleva che portassimo avanti la conversazione fra i pg o se preferiva che si risvegliassero direttamente, lol
Stai tranquilla non hai sbagliato nulla c:

 

#1039 2013-06-23 12:54:29

giglionero
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

Certo certto, postate pure! (sono riuscita ad entrare con il cellulare di mia mamma).
In ogni caso eravamo tutte separate, quindi...
ho pensato che però dovremmo incontrarci di nuovo tutte... oppure no?


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#1040 2013-06-23 13:54:04

eynis
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

meno male, pensavo di aver sbagliato di nuovo!
io... do ragione ad Ana, penso che sia meglio rincontrarci tutti quanti, anche per fare il punto della situazione e poi decidere cosa fare. pero' non so....


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#1041 2013-06-23 19:44:50

charlotte-c
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

Per il momento io e Sere dobbiamo metterci in pari col pg di Mary..


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#1042 2013-06-27 17:14:17

charlotte-c
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

AVVISO:
Da domani fino all'1 di luglio(compreso) non ci sarò.
Quindi posterò eventuali pezzi da postare dal 2 in poi.
(poi, tanto non lo devo postare io il pezzo, era il turno di Sere, ma avverto ugualmente)


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#1043 2013-07-09 15:24:29

eynis
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

ragazze... perchè non si va più avanti?


Sono una creatura fatta di lettere, un personaggio disegnato da frasi, il prodotto di una fantasia scaturita dalla narrativa.
 

#1044 2013-07-09 17:44:00

charlotte-c
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

Deve essere Sere a postare, ripeto.
Non è il mio turno D:


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#1045 2013-07-16 16:30:17

charlotte-c
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

Non trovo più la foto della mappa del regno :oo


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#1046 2013-07-17 22:23:57

Ancien joueur misteriosa98
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

Corto, brutto e insensato.
Scusate, davvero.

Mentre aspettavo la risposta di Josephina presi ad arricciarmi una ciocca di capelli con l'indice, come facevo quando ero impaziente per qualcosa.
Quel gesto mi riportò indietro, alla mia vita.
A quando lo facevo perchè aspettavo il risultato di una verifica, o quando un ragazzo mi stava per chiedere di uscire.
Quel gesto mi ricordò la vecchia me.
Strano, non avrei mai pensato che potessero esserci una vecchia e una nuova Serena. Da sempre ero convinta che non sarei mai cambiata nel corso del tempo.
Eppure erano bastati pochi giorni per farmi fare ciò che non avrei mai immaginato.
Smisi di tormentare la ciocca di capelli, alzai la mano e la osservai per un po'.
Era quella mano.
Quella con cui avevo appena... Appena cosa? Come si poteva definire quello che avevo fatto?
Non lo sapevo nemmeno.
Diedi un'occhiata alla ragazza, ora addormentata.
Fatto stava che le avevo fatto male, molto male.
Cosa avevo fatto?
Cosa ero diventa?
Un mostro.
Un mostro schifoso e spregevole.
Non ero forse io quella contro la violenza? Quella che rabbrividiva anche solo ad assistere a una rissa a scuola?
E adesso?
La situazione era singolare, certo. Quella ragazza era armata e stava minacciando non solo me, ma anche una terza persona...
Inutile. Erano solo scuse.
La verità era che avevo appena fatto ciò che ritenevo più orribile al mondo.
Pensai che qualunque fosse stata la forza misteriosa che mi aveva portata in quel mondo, qualunque fosse stato il suo potere, non mi avrebbe cambiata.
Mai.
Fissai la mano, la mia mano, come se fosse qualcosa di alieno. Estranea a me e al mio corpo.
E in quel momento promisi a me stessa che non l'avrei mai più usata. Non avrei più fatto soffrire nessuno.
La voce di Josephina mi richiamò alla situazione, estraniandomi dai miei propositi.
- E' la regina Giulia, forse almeno un esperienza l'hai avuta? -
Regina? Non avevo mai sentito parlare di una regina da quando ero arrivata.
- Uhm... No, non direi. - risposi.

 

#1047 2013-07-17 22:36:25

charlotte-c
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

Non è così schifoso DD:, perché mi menti spudoratamente?


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#1048 2013-07-27 23:25:10

charlotte-c
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

Nuovo pezzo, yay.
Allora, piccolo appunto, come forse si era intuito, le parti in corsivo sono parti in terza persona, come avete notato, non la chiamo mai "Josephine", ma "la ragazza".
Ovviamente escluso il flashback e le espressioni "rinchiusa" e "Non c’è campo", dove il corsivo è stato usato per sottolineare la parola.
E nelle parti dove menziono la migliore amica di Jolì, non dico mai il nome della ragazza, e probabilmente non lo dirò mai, certe cose è meglio lasciarle come "lei", a mio parere.


«Uhm... No, non direi».
Non fidatevi della fiducia, vi tradirà.
Fu come se mi crollasse il peso di quelle parole addosso.
Non fidatevi di chi vi salva, non lo farà per sempre.
Davvero pensavo che mi avrebbe potuto aiutare?
La carica adrenalinica che mi aveva spinta a portarmi in salvo era svanita, la paura si stava dissipando, e il sollievo che avevo sentito la notte prima e in quel momento era crollata.
Non poteva proteggermi.
Niente poteva proteggerla, era solo una sciocca ragazzina incapace di badare a sé stessa. Una ragazzina stranamente buonista, che osservò nuovamente il suo braccialetto, convinta che quello stupido oggetto la potesse aiutare.
Ma i sentimentalismi non la potevano aiutare.
Mi sentii finalmente come mi sarei dovuta sentire durante tutti quei giorni, ma durante i quali ero stata troppo sopraffatta dalle emozioni per capire alcune cose.
Ero fragile, chissà dove, e…
Un senso di vergogna mi pervase, osservai i miei vestiti; non lo ero, eppure mi sentivo così nuda ed esposta al mondo, ero così vulnerabile, senza i miei maglioni a collo alto e i miei jeans.
Il mio guardo si spostò sui miei piedi, torturati dal lungo cammino.
La ragazza non riusciva a immaginare che quello stesso corpo così vulnerabile e ferito fosse il suo, non riusciva a credere che i suoi delicati piedi fossero riusciti a sopportare quell’agonia.
Perché lei non era così forte, lo sapeva, certo, era restia ad ammetterlo, ma lo sapeva. Non poteva sopportare oltre, non ne era in grado, ma non aveva abbastanza forza da scappare.
Ma poteva sempre abbassare il capo, e fare ciò che aveva sempre fatto…

Piansi.
Piansi e abbassai il capo, strinsi le braccia attorno al torace e alla pancia, dovevo proteggermi.
Volevo proteggermi.
Mi rannicchiai in posizione fatale, singhiozzando, sommersa dalle emozioni che avevo cercato inutilmente di ignorare.
Però, la ragazza, si stava comportando egoisticamente, pur non rendendosene conto. Piangeva, lei piangeva ignorando cosa l’altra rossa potesse interpretare, ignorando come avrebbe potuto reagire.
Cosa fece? Iniziò a farfugliare frasi senza nesso e confuse.

«Io… Io… Non ce la posso fare, io… Mi sono ritrovata qua e… Sono stata rinchiusa… Il buio, tu… Tu non puoi capire… È stato così orrendo. E ora? Ora sono qua, sono vulnerabile, una ragazza ha cercato di uccidermi… A me! Non… Non ce la posso fare… Io… Io… Voglio la mia casa! Non voglio veder soffrire quella ragazza! Quando Ayumu… Era così che… Che… Che… Si chiamava… V-v-vero? Comunque… Q-q-quando Ayumu è crollata a terra io credevo di… Stare male per lei, capisci? E… È tutto così assurdo. Voglio dire… Non c’è campo, è assurdo… Assurdo… E mi manca lei, tu non sai nemmeno chi… Chi è ma l-lei… Mi vuole bene e… Le mancherò… Insomma…»
Lei era pazza.
Le parole vennero spontanee, avrebbero dovuto essere uno sfogo, ma sembravano più un grido di allarme, una richiesta di aiuto.
Cercai di controllare i singhiozzi per riuscire a parlarne.
Provai a pensare al fatto che lei sarebbe stata male se mi avesse visto in quello stato, pensai lo stesso dei miei genitori.
Smisi pian piano di tremare.
Pensai al fatto che Leo avrebbe riso di me, che mi avrebbe fatto uno scherzo per evidenziare quanto io sia codarda, e mi montò la rabbia.
Il suo innaturale odio per gli scherzi era alquanto spaventoso, e agli occhi della ragazza insensato.
Ma questa sua a parole sue “irrazionale” “paura” non era poi così irrazionale.

Mi ripresi, cercando di concentrare le mie energie sul capire dov’eravamo e sul come tornare indietro.
Al pensiero della mia scomparsa e di come dovevano aver reagito le persone che mi volevano bene stetti male.
Io ero Josephione Lonine
Lei doveva tornare dalla sua famiglia.
Lei doveva tornare alla sua vita.
Lei doveva far stare bene le persone che l’avevano sempre fatta stare bene.
Lei doveva farcela, che fosse abbastanza forte o meno.

Sentii il mio respiro tornare pian piano regolare.
La lucidità mentale tornò nuovamente, accompagnata questa volta dal sollievo, non dal dolore.
Avevo effettivamente bisogno di vestiti, e di un paio di scarpe.
«Ho un aspetto orribile» accennai un sorriso «mi sento così… Stranamente insicura, dev’essere brutto, sentirsi così tutti i giorni…»

Ero con la mia migliore amica, stavamo facendo delle collanine con le margherite, classiche attività da adolescenti.
«Io sono più brava» esordì lei.
Accennai un sorriso, una persona normale avrebbe voluto controbattere con un commento sarcastico, ma io non volevo.
Lei era felice, perché mai rovinare tutto?
Della mia collana feci poi una tiara e la poggiai sul mio capo accennando un sorriso, anche lei finì la sua collana, che per essere fatta di margherite era davvero…
Bella. Me la mise al collo.
Sorrisi, nuovamente.
Era una di quelle giornate tranquille, dove facevo le cose manuali senza essere punita.
Fare collanine con le margherite non era illegale, non ancora e probabilmente non lo sarebbe mai stato.
«Ti piace?»
«Certo!» esclamai sorridente, prima di vedere una ragazza mora con il broncio che si era appena seduta a pochi metri da noi. Prese il viso tra le mani e il caschetto avvolse queste ultime.
Sentivo l’agonia partire dal mio stomaco.
Non era giusto.
«Jolì, tutto bene?» anche lei si voltò a guardare la ragazza, accigliandosi leggermente; cercai il suo sguardo, per trovare un assenso a ciò che stavo per fare, ma pur non trovandolo mi alzai e mi diressi verso la moretta, esordii il mio arrivo con un «ehi».
La mora alzò il capo, aveva grandi occhi verdi arrossati, probabilmente dalle lacrime, mi contrassi in una piccola smorfia di dispiacere.
«Hai mai fatto una collana con le margherite?»
«No… Ma tu sì» spostò timidamente lo sguardo sul mio collo e poi sul mio capo «a quanto pare» concluse.
«Te lo posso insegnare io» sorrisi «è  facile», lei mi osservò, sempre con una certa riservatezza, come per trovare il coraggio di parlare sulla mia pelle e sui miei vestiti, poi disse, con una certa lentezza e pesantezza nella voce «no, tanto sarebbe inutile, intendo, io non so fare niente».
E si morse il labbro.
«Io…» lei abbassò il capo e disse «tu niente… Va bene così, sono un incapace, ehi, lo so da tutta la vita, me lo ripeto ogni giorno».
Cercai e ricercai inutilmente di consolarla, ma la sua autocommiserazione era inarrestabile.
Forse troppo.


Non sapevo il perché, ma quell’episodio era uno dei tanti che non riuscivo a togliermi dalla testa, era in un certo senso assurdo, ripensare che quella era la mia vita fino a pochi giorni prima, ma in quel momento ero lì, e dovevo sopravvivere, dovevo.
Mi alzai e proposi, in un assurdo impeto di positività – e di desiderio di scappare da quella caverna - «perché non andiamo a fare una passeggiata? Magari potremmo trovare qualcosa da mangiare…»
La ragazza si era appena resa conto di avere fame, non mangiava dalla sera prima.




Per questo pezzo avevo provato a impegnarmi, a fare qualcosa per bene, ma come al solito non ci sono riuscita, bene.

Ultima modifica di charlotte-c (2013-07-27 23:58:38)


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#1049 2013-07-31 14:22:15

eynis
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

adesso a chi toccherebbe?


Sono una creatura fatta di lettere, un personaggio disegnato da frasi, il prodotto di una fantasia scaturita dalla narrativa.
 

#1050 2013-07-31 23:02:58

charlotte-c
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Re: Tanto non lo leggete cmq... GDR: l'universo parallelo

eynis ha scritto:

adesso a chi toccherebbe?

A te, uhm


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