non so camilla... non saprei come farle trovare la grotta! magari ci incontriamo in una radura...
posso chiederti dove è il pg del tuo personaggio? vorrei studiarmelo per bene! ma io non lo trovo!
avrò gli occhi foderati di mortadella, come dice mia madre!

girammo per il bosco per tutto il giorno e gran parte della notte. Andrea non parlava, si limitava a camminare davanti a me, facendomi strada. per conto mio, io non facevo niente per far cominciare una conversazione, ma non sono mai stata propensa a queste cose, sono piu' il tipo che sta in silenzio e non avvia una conversazione sociale. io quindi mi limitavo a guardare quel bosco oscuro, vuoto dalla vita e nero, e memorizzare la maggior parte dei dettagli, per sapermi orientare in caso di necessit', e sopratutto se Andrea mi avesse lasciata sola. questo particolare non mi dava fastidio, sono sempre stata capace di difendermi anche senza ragazzi in giro, anzi, certe volte ero io quella che li metteva KO, mi preoccupava solo l'aspetto geografico della cosa. io non so niente di questo posto, mentre Andre ci vive, lui conosce tutto! e' un'ottima guida.
per cena mangiammo della carne essiccata, che aveva Andrea, qualche barretta energetica e qualche freutto da parte mia. io non amo molto la carne, per questo, per gli allenamenti mi porto sempre dietro delle barrette proteiche e della frutta secca. quel giorno avevo portato dell'uva, delle mele, delle pere, e anche dei pezzettini di melone. mi piace molto la frutta fresca. e' come se mi ridesse la vita.
-tra poco c'e' una grotta dove possiamo passare la notte.- mi avvisa Andrea. wow! le rime parole dopo lo scontro!
pero'... un posto dove dormire... bello, ci vuole proprio! la scorsa notte non ho dormito niente, e tutto questo camminare in silenzio mi ha stancata.
giriamo un po' a vuoto, almeno per me, nel bosco.  ci fermiamo a qualche metro dalla grotta.
-ferma. c'e' qualcuno nella grotta.- sussurra Andre prendendomi una mano e facendomi sdraiare nella bassa e secca vegetazione.
questo non mi spavent. o dovrebbe farlo? potrebbero esserci altre guardie come Andrea? da uello che ho capito, non sono tutti come lui. gli altri eseguono gli ordini di Giulia alla lettera, come sue guardie, penso che sarebbero un po', molto, piu' pericolose di Andrea. allora forse dovrei preoccuparmi. sopratutto se combattono bene come Andrea, e sopratutto se io sono stanca come lo sono adesso. magari, dopo qualche ora di sonno potrei anche batterli, ma conciata come sono adesso, penso proprio che non ce la farei.
allora forse dovrei preoccuparmi.
pero', Andrea ha detto che ci sono anche delle altre ragazze. se ne avessimo trovata una? la prospettiva non mi dispiace cosi' tanto. magari conoscendo qualche ragazza questa terra dimenticata da Dio prenderebbe un po' di vita ai miei occhi.
armeggio con la borsa delle armi che e' vuota. gia', ho tutto addosso, mi ero dimenticata. come gia' avevo detto, dopo un po' che porto le armi addosso e' come se non le sentissi piu'. prendo un coltello e me lo metto tra i denti, a mo' di amazzone, e sistemo la pistola meglio nella sua fondina. poi silenziosamente inzio a strisciare tra l'erba secca e nera.
-cosa dioavolo fai?- sibila Andrea. ah, adesso parla, e ha paura! vigliacco! cos pensa di fare? rimanere li sdraiato nell'erba fino all'alba? be', io no! io voglio dormire e tornare a casa, hai iei allenamenti, alla mia vita! anche se non e' delle piu' belle, io rivoglio la mia vita!
non lo ascolto e cntinuo a strisciare nell'erba. Andrea mi prende una caviglia e mi tira indietro. come si permette! sono furibonda. come si permette di toccarmi? che diritti ha verso di me!? lui. non. mi. deve. toccare!
fuori di me gli tiro un calcio in faccia. il tacco duo degli stivali gli apre un piccolo aglio sullo zigomo. mi lascia subito la caviglia e io continuo a strisciare verso la gortta.
gli sta bene!
quando entro nella grotta sento come sottofondo sento il respirare calo di qualcuno. dal respiro dolce e leggero deve essere una ragazza. Andre pero' non ha detto che ci sono solo uomini nella guardia di Giulia. o si'?
meglio essere prudenti.
mi avvio nel'interno della grotta, silenziosa come una gatta. si tratta di una ragazza, come pensavo. meglio. con una ragazza dovrei riuscire a combattere anche in queste condizioni.
vado dietro la sua testa, gliela alzo di scatto, prendo il coltello dallaa bocca e glielo posiziono sul collo.
ovvio, non voglio ucciderla, se non saro' costretta non la uccidero', ma deve convincermi per avere salva la vita.
faccio piu' pressione sul collo e sento la ragazza sobbalzare sotto di me. si e' svegliata finalmente!
-chi sei?- sibilo a mezza voce.

Ultima modifica di eynis (2012-08-09 11:12:55)

ok, cancello la parte del fuoco, non so neanche perche' l'avevo scritta,
per serena, non risponde piu' e... avevo voglia di scrivere,  scusate.

magari non la nota XD... magari ti vede ma passa oltre... non so perché proprio io devo essere minacciata/quasi uccisa...

quindi posso postare che mi sveglio?? perché io ho già scritto una parte su un'altra scheda

grazie. anche perche' non cooscendovi non saprei chi.... ''minacciare'' come ha detto Camilla.

- Buon compleanno... buon compleanno, ora ora ora buon compleanno... diventi matura... vai verso l'indipendenza - mio padre stonò l'ultima nota ma Leo e mia madre no. Mi avevano appena cantato "diventi grande"*. Quel pomeriggio i miei mi avevano fatto una festa per il mio dodicesimo compleanno, ma per me la vera festa veniva sempre dopo.
Ero nata alle nove in punto, le nove di sera e la festa non finiva mai dopo le otto. Così ero lì a festeggiare con la mia famiglia. La torta era fatta dalle macchine di Sweet Lean, Lean era il cognome del signore che possedeva la pasticceria, ciò che mi piaceva è che lì alcuni dolci mi avevano confidato che li facevano ancora a mano, ma pochi, giusto per darsi soddisfazione... perché è passato solo un anno da quando hanno stabilito la nuova legge e ne io né loro ci siamo ancora abituati a questa brutta verità. Inoltre se fosse venuto un controllore avrebbe distinto l'opera di una macchina innovativa da quella di un abile pasticcere.
Sperai la mia torta non fosse solo il milionesimo dolce fatto da quella macchina, senza sentimenti o emozioni, che l'avesse fatto il signore Lean o sua figlia, che lavorava da poco con lui, era una ragazza, probabilmente appena maggiorenne. Così avrei potuto ringraziarli.
Abbracciai Leo, il mio piccolo dolce rompiscatole e dissi - Prima di liberarti di me ti mancano ancora molti anni fratellino! Non ho intenzione di andare via di casa presto e non importano tutti gli scherzi che mi farai, io li sopporterò e ti aiuterò ancora con i compiti... lo sai io sono fatta così - e ci fu un'abbraccio generale, mi sentii così protetta tra le braccia dei miei genitori e di Leo. Come se quella bolla invisibile che ci eravamo costruiti potesse proteggere da tutto, e forse lo poteva davvero se era l'ora del mio compleanno.
Toccai il mio maglioncino a collo alto di lana. L'avevo comprato due o tre anni prima e anche se stretto mi stava ancora, mi piaceva perché era fatto a mano, qualche anno fa che si poteva, non da altre macchine. Non era bello, avrei potuto anche andare in una botique e prendere un costoso abito invece avevo preferito mettermi quel maglioncino troppo stretto e dei jeans maltrattati.
Eppure mi sentivo come se quei tessuti così facili da rompere e l'abbraccio di una famiglia unita all'ora del mio compleanno potessero rendermi immune a tutti i criminali esistenti. E ancora protetta dal caldo abbraccio soffiai sulle dodici candeline del dodicesimo mese, infatti il mio compleanno cadeva di capodanno, presi fiato e soffiai...
Una pressione sul collo da mozzare il fiato mi fece sobbalzare. Sentii qualcosa di freddo fare pressione sul collo e per un secondo mi vidi lì sgozzata. Poi mi accorsi che non mi aveva fatto niente. - Chi sei? - sibilò minacciosa una voce di ragazza.
Chi sono!? Non avrei mai dovuto fidarmi di quella ragazza. Cercai di scappare ma questa volta non potevo solo abbassare le testa e andare avanti, dovevo affrontarla. Ma io non so affrontare le persone! Avevo fatto male a fidarmi! Aprii gli occhi ma quella che mi ritrovai davanti non era la rossa e nemmeno la ragazza maggiorenne. Questa era un'altra. Sembrava avere circa la mia età. Lunghi capelli neri come l'ebano le incorniciavano il viso ovale. Rimasi a fissare quegli occhi dal colore quasi indefinibile. Strinsi intimorita le braccia attorno alla mia camicia da notte del blu metalizzato e stracciata per tutte le avventure che ho vissuto.
Ricordando i frammenti del sogno mi resi conto di quanto fosse diversa la mia realtà... di quanto fossi debole già in un mondo che confronto a questo posto sembrava il paradiso, ora sono in un mondo dove i deboli non possono sopravvivere. Ma cosa potevo fare? Lasciai che le lacrime sgorgassero dal mio viso e singhiozzando risposi - Josephine Lonine, ma tutti mi chiamano Jolì -


*: diventi grande è una versione un po' diversa di "tanti auguri" usata di più nel futuro

Mi svegliai di colpo. Come se i miei occhi, dotati di una forza indipendente, avessero deciso di aprirsi proprio in quel preciso istante.
Per mia fortuna non avevo avuto altri incubi, anzi... non avevo neppure sognato.
Immagini della notte appena passata mi passarono davanti agli occhi come se io stessa non le avessi vissute, come se fossi stata solo una telespettatrice di un qualche telefilm...
Io che mi sveglio nel cuore della notte.
Osservo la luna e le stelle, chiedendomi se mai le rivedro' dalla finestra di camera mia.
Jasper che si materializza dal nulla.
La nostra conversazione insensata.
Il mio scoppio d'ira.
Lui che mi butta per terra.
Lui che mi vuole uccidere.
Lui che mi sta per uccidere.
La sua mano che si avvicina al mio collo.
E poi si allontana, lui si alza e corre via.
Perche'?
Perche' non ha chiuso quelle dita gelide attorno al mio collo soffocandomi?
Non ne avevo idea.
Mi accorsi che ripensare all'accaduto mi faceva venire una terribile emicrania... decisi di lasciare perdere, per il momento.
Mi alzai e mi avviai verso la grotta, maledicendomi per essermi addormentata la fuori: avevo un male terribile al collo e alla schiena.
Ma quando varcai l'entrata un'altra terribile sorpresa mi attendeva...
Una ragazzina poco piu' giovane di me era distesa sulla pietra fredda della grotta, aveva lunghi capelli rossi molto simili ai miei. Dietro di lei c'era un'altra ragazza, capelli neri e lunghi...
Teneva in mano un pugnale. No, non lo teneva solo in mano... il pugnale era puntato sul collo della ragazza rossa! La stava per uccidere
Le lacrime scendevano sulle guance della ragazzina, mentre si presentava: -Josephine Loraine, ma tutti mi chiamano Joli'-
Mi guardai attorno in preda al panico. Il mio mantello era nell'angolo della grotta, come l'avevo lasciato la sera prima.
Ma non c'era nessuna traccia di Haru.
Cosa stava succedendo?
Non conoscevo le due ragazze, non le avevo mai viste e non sapevo se stavano dalla mia parte o no.
Ma non potevo lasciare che quella in piedi uccidesse l'altra. Non davanti ai miei occhi!
Sembrava cosi' piccola, cosi' fragile... cosi' indifesa...
Mi rividi legata alla sedia di fronte a Jasper.
In quel momento avrei voluto tantissimo che qualcuno mi salvasse...
-Ferma!- gridai.
E poi, senza rendermi conto di quello che facevo alzai la mano destra, quella con cui ero riuscita a far provare quel dolore immenso a Jasper, e la puntai verso la ragazza in piedi.

Ultima modifica di misteriosa98 (2012-08-09 12:28:18)

la ragazza dopo avermi intimato di rimanere ferma, ma dove diavolo ero finita! Adrea che mi dice cosa fare, questa che mi dice di stare ferma! ma cosa pensano che sia, un bambolotto? per l'amore del cielo, no!
poi la ragazza tende una mano verso di me e... mi sento scoppiare. la testa pulsa e mi da un dolore tremendo. non so cosa fare. cosa mi sta facendo? mi accascio a terra senza forza.
sento la testa pesante e martellante. riesco solo a pensare che tutto questo deve smettere. smettere, smettere, smettere! non ne posso piu'! il dolore pulsa nella testa, e' insopportabile.
mi e' impossibile quasi ogni movimento. sento le braccia, anzi, non le sento. come quando dormi tutta la notte con il braccio nella stessa posizione e quando ti svegli e' come se non ci fosse piu'. e' come se non controllassi piu' il mio corpo.
cerco di andare a Dream Island. quando vado nel mio mondo mi cudo dentro la miamente e isoloqualsiasi pensiero, tanto da non sentire piu' le voci e i pensieri. sopratutto non sento piu' il dolore. e' sempre stato quello fisico, quando il mio maestro mi colpiva troppo forte le prime volte mi chiudevo a riccio e lui mi picchiava per farmi reagire, anche se non reagivo. mi svegliavo da mio ''sogno'' piena di lividi e dolorante. ma per quell'ora, o quel giorno, o anche quei piccoli e corti minuti, non sentivo il dolore fisico. mi chiedo se funzioni anche con quello mentale. mi chiedo... ci provo e basta. cercare di tornare in Dream Island mi toglie tantissime energie, come se ne avessi molta. prendo il coltello che mi e' caduto vicino ai piedi e lo lancio contro la ragazza. la mira e' stanca e non e' precisa. ma il lancio non e' poi cosi' male. le arriva a un soffio dalle orecchie. vedo qualche capello rosso cadere dolcemente a terra.
poi faccio cadere la barriera. il dolore adesso e' eno intenso. riesco a controllare un po' di piu' il mio corpo. un po' di piu', non molto. guardo la raazza. il braccio ancora teso verso di me.

Ultima modifica di eynis (2012-08-09 13:31:14)

come preferisci. io per andare avanti devo aspettare serena

misteriosa98 ha scritto:

Saro' io stupida, ma non mi sembra che nella scheda del tuo pg ci sia scritto che riesce a produrre uno scudo mentale °-°
Perche' e' questa l'unica cosa che puo' cercare di fermare il potere di Serena, e comunque servirebbe uno scudo molto forte, frutto di anni e anni di allenamento D:

Ecco, concordo soprattutto su questo punto. Non cominciamo a tirare poteri fuori dal nulla, dai °A° non c'è niente di bello ad avere un pg super potente X°°° si limita solo la fantasia (e anche la voglia di scrivere) delle altre giocatrici. E il tuo pg mi sembra un poco surreale °u° non te la prendere, te lo dico per aiutarti appunto a creare un pg che sia più originale e che faccia "colpo" sugli altri (perché le mary sue, diciamocelo, non stanno simpatiche a nessuno xD)
Trovo sia un po' assurdo che il tuo pg in 5 anni possa imparare a maneggiare così tante armi e a praticare tutte quelle arti marziali. Ti consiglio quindi di ridurre un po' i poteri- non tanto perché lo dico io, ma mi sembra che anche Giglio abbia detto di limitare i poteri (e io con poteri intendo anche abilità fisiche, poi non so se anche lei intendesse questo...).

Ultima modifica di haru-chan (2012-08-09 13:11:42)

Quindi Aymu riesce a evocare uno scudo mentale? °-° *non ha ancora capito D:*
Per la sensazione del braccio, va bene. Forse sono stata io a capire male ^^"

Ok, ora ho capito ^-^ *si sente intelligente*
Tranquilla, non c'e' bisogno di scusarsi, basta che hai capito u.u