Non Parlo

Non Vedo

Non sento

Buio?

Chi ha paura non va da nessuna parte.

Io non ho paura.

Potrei dirvi di me ogni cosa.

Potrei tacere e lasciarvi nell'ignoto.

Una cosa sola posso dirvi di me per certo: non fidatevi di quel che sembro, ma fidatevi di quel che sono.

E poi le incertezze invadono il mondo.

Vorrei parlarvene, davvero, ma temo che sarebbe inutile. Vi racconterei una me attuale, ma l'attualità dura sempre troppo poco, o almeno, non è mai la stessa dell'attimo prima. 

E così come cambia ciò che è attuale, cambia il mondo, cambiate voi e per forza di ragione... cambio io.

Giacché veloce è questo cambiamento, poco di certo saprò dirvi, e dunque meglio tacere.

Forse un'idea di me ve la sarete fatta dal resto, chi lo sa.

Non giudicate subito. Mai. Nemmeno dalle mie parole.

Ripeto, fidatevi di quel che sono, e non di quel che sembro. E significa che non dovete fidarvi nemmeno di quel che sembro di mia volontà. Qualora io sembrassi ciò che sono, ve ne accorgereste pure voi.

Non so ancora qual è la mia passione più grande, ma la mia vita non avrebbe senso se non potessi scrivere, dipingere, recitare, cantare e amare la natura.

Oh, già, e la medicina. Un giorno io curerò le persone e le farò stare meglio.

Mia madre dice che sono troppo sensibile per fare il medico, perché soffrirei vedendo le persone stare male. Io le rispondo sempre che le persone soffrono sempre, in ogni dove, ed io posso solo osservarle e quasi sempre non posso farci niente.

Soffrirò per loro? Si, ma perlomeno potrò provare sempre a fare qualcosa e, se la mia ambizione me lo permetterà, potrò anche riuscire a farle stare finalmente bene.

Ho forse altri amori nella mia vita? Si, tante cose, alcune passeggere, altre che ci sono sempre in modo attivo, ma ricordate che niente passa, mai.

L'amore vero? In genere sono misantropa, con delle eccezioni. Ma l'amore, quello vero, l'ho incontrato e me ne pento. Ne pago ancora le conseguenze, ma ammetto che poteva andarmi peggio.

L'amore, quello vero? L'ho incontrato, e dubito di poterlo incontrare di nuovo com'è successo quell'unica volta. Quest'unica volta. Io lo amo, e lo amerò per sempre. Lui è mio, io sono sua.

Solo sua? Probabilmente no. Probabilmente, ha da condividermi con una cosa enorme che si chiama Esistenza, e che per me traduce quello che alcuni chiamano Mondo, altri Universo, altri ancora Vita e così via.

E' una storia già troppo lunga da capire, troppo lunga da vedere, troppo lunga per qualsiasi cosa, quasi troppo lunga per sé stessa. E nonostante ciò, la viviamo per intero, in ogni istante.

Perché?

Perché noi può!