"una stanza bianca tuffata nel blu,fino alla fine del tempo"

I miei occhi non hanno un colore naturale: sono viola come i giaggioli che crescono sul greto del fiume. I miei capelli sono troppo cresciuti e sono così ingarbugliati che ormai è impossibile pettinarli. Sono tutta occhi e capelli.

Il resto di me è soltanto acqua.

Soffoco e tossisco,non riesco a tenere la testa sopra l'acqua,è come se qualcuno mi trascinasse sotto,mi reclamasse...Poi mi sento scivolare sempre più in basso,affondo;tutto rallenta e io precipito in un abisso di tenebra,con le mani che disegnano cerchi davanti al mio viso. E' come se sul fondale ci fosse qualcuno che mi afferra con le sua braccia invisibili.Non c'è bisogno di opporre resistenza perchè tanto non sento dolore,ma solo un una sensazione di amorevole tepore mentre tocco la sabbia,morbida come un materasso.Chiudo gli occhi i ispiro acqua,mentre le alghe mi accarezzano lievemente il viso con le loro dita.Sembra totto così giusto e naturale che non voglio ribellarmi,voglio riempirmi d'acqua,dissolvermi nel mare come un granello di sale. [...] Guardo il mio corpo in basso,immobile sul fondale marino.So che sono io,ma sembro diversa.Sono nuda,sono spariti i vestiti,sono sparite le gambe e al loro posto ho una coda di pesce bellissima,a squame d'argent luminose,screziate di verde e oro.La contemplo piena di meraviglia,perchè non ho mai visto niente di così bello.E sono io,là sotto.Fluttuo verso il basso per entrare delicatamente in quella nuova me.[...]Mi muovo lentamente,scivolando appena sopra gli scogli,insinuandomi fra le alghe,con i miei capelli soffici che mi fluttuano alle spalle come un velo.E non mi sono mai sentita così felice,così in pace,perchè sono tornata alla mia vera casa.Sirena,finalmente.