molto bello anche il tuo Arthes! :D

mmmh... per ora no, ci devo pensare ^^"

Ahaha vero, manca solo Sere XD
Uhm...io sto scrivendo un'altro pezzo, dopo lo pubblico u.u

haru-chan ha scritto:

Uhm...io sto scrivendo un'altro pezzo, dopo lo pubblico u.u

Io sto scrivendo La Divina Commedia, Arthes nn è x copiarti, è solo che ho già scritto 2 facciate di word e ancora non ho finito

bè ragazze {sono sempre cassie} io x ora ho zero idee XD di solito mi arrivano mentre scrivo.. quindi magari mi metto d'impegno.. più tardi xò, prima devo finire un saggio breve da consegnare domani T,T.. xò mi raccomando! scrivete scrivete scrivete che ho bisogno della mia dose (?) di lettura XD così ho anche una scusa x fare pausa ogni tanto XD

Continuo del papiro che ho scritto prima xD ora penso di aver scritto un po' meno....
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Haru mosse leggermente la testa, per quanto poteva, in quella posizione, con le spalle appoggiate al muro e l'albino appoggiato a lei.
-Mi lasci stare?- chiese, spazientita.
La verità era che aveva paura.
Molta, dannatissima paura.
Sentì una sensazione di freddo avvolgerle le mani. Fece un enorme sforzo per socchiudere gli occhi color ambra ed abbassare lo sguardo.
Si accorse che Gilbert le aveva stretto le mani fra le sue.
Arrossì di botto, accorgendosi che le mani le tremavano. Leggere lacrime minacciavano di cadare dagli angoli dei suoi occhi.- Bastardo...-
-No...Il mio nome è Gilbert. Gilbert Beilschmidt.- mormorò l'altro, con un sorrisino sghembo.
Sospirò, chiudendo gli occhi. Aveva i nervi a fiori di pelle, la paura che le invadeva la mente, un po' come la pioggia che invadeva i campi durante le tempeste, distruggendoli.
Ed era così che si sentiva Haru. Come se la paura le stesse distruggendo la mente, impedendole di pensare a qualcosa di sensato.
Si appoggiò all'altro, con la schiena scossa dai singhiozzi. Più aveva paura di lui, più non riusciva ad evitare di stargli vicino.
L'albino appoggiò le labbra sulle palpebre chiuse della ramata, poggiandovi sopra un lieve bacio.
E, in quel momento, Haru sentì la mente leggera, come svuotata da tutti i pensieri preoccupanti di prima.
Che fosse uno dei solito sadici trucchetti che usava l'albino? Non le importava, in quel momento.
Socchiuse gli occhi color ambra appena in tempo, appena poco prima di notare un inquietante scintillio argentato dietro la propria schiena.
-Requiescat in pace.- la voce fredda di Gilbert le arrivò direttamente al cervello.
Haru si scostò da lui di scatto, sbattendo il fianco contro il legno polveroso del pavimento.
Un attimo di distrazione, solo un attimo. La spada, che prima teneva in mano, le era caduta, e l'albino la aveva presa.
Voleva ucciderla con la sua stessa arma.
Eppure non lo aveva fatto. Aveva esitato.
Ringhiando, la ramata riafferò la spada, caduta per terra, puntandogliela contro.
-Vuoi uccidermi?- chiese Gilbert, con un sorriso innocente, che somigliava a quello di un demone vestito da angelo.
-Dovrei.- dirignando i denti, Haru puntò gli occhi in quelli dell'altro.- ma non sono così meschina come te.-
L'albino si rialzò- Dovresti...ma non vuoi, forse?-
-Potrei farti la stessa domanda, sai?- Haru fece scorrere le dita lungo la lama sottile della spada.- Potevi uccidermi. Eppure non l'hai fatto.-
I tratti di Gilbert divennero più duri, più cattivi, più simili al demone che era.- Sei stata veloce a scostarti.-
Haru sorrise, nonostante la rabbia che provava, e che si poteva comunque notare dai suoi occhi, ora così simili a quelli di un'animale feroce, che studia la propria vittima prima di ucciderla.- Oh, no. Sei stato tu che hai esistato.- disse, con tono beffardo, ma allo stesso tempo rabbioso.
L'albino assottigliò gli occhi, voltandole le spalle ed avviandosi fuori dalla casa.
La ramata si lasciò cadere per terra, mettendosi seduta sul pavimento, ed osservando i raggi che filtravano dai vetri rotti, facendoli brillare.
Non aveva neanche provato a fermarlo. E prima si era lasciata raggirare da lui.
Decisamente, Haru aveva bisogno di riflettere sui propri sentimenti, che dall'arrivo in quel mondo erano stati violentemente scombussolati.

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Eheh! Vi aspettavate un bacio fra i due, eh? u.u
Sono stata cattiva. e__e

Ultima modifica di haru-chan (2011-10-23 22:43:52)

La mia mogliaH pazzerella e maniaca (?) e_e ha scritto:

cmq.. tornando a cose serie... *-* *saltella saltella saltella* bello bello bello! :D bè, un bacio c'è stato però u.u

la scrittrice qui sopra ha scritto:

L'albino appoggiò le labbra sulle palpebre chiuse della ramata, poggiandovi sopra un lieve bacio.

eh eh :D

"La scrittrice qui sopra" X°DD
LOL ma quello non è stato un bacio vero u_u
Grazie moglia *v* *spupazza*

Muahahaha! Ecco il seguito della divina commedia... Buona lettura ^^
E perdonate eventuali errori di battitura... L'ho riletto, ma vista l'ora penso che me ne saranno sfuggiti alcuni xD
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Flare spostò silenziosamente il piede destro indietro per poi farvi perno per girare su se stessa e liberare la lama dalla presa del ragazzo. Con quel movimento era riuscita a mettere tra lei ed il moretto più o meno un paio di metri di distanza. Prese la spada con entrambe le mani puntando la lama verso il suo avversario - Userai  di nuovo il trucchetto dell'altra volta? O pensi di giocare pulito stavolta? - il pensiero di ricevere un'altra scossa come quella del loro passato incontro le fece correre un brivido gelido lungo la schiena. Ma non ebbe risposta perchè il suo avversario aveva deciso di iniziare.
Di nuovo quel movimento fulmineo, ma stavolta Flare non si fece prendere alla sprovvista. In uno scatto Lucifer si era spostato a destra della ragazza e aveva estratto la katana facendole compiere un movimento a mezza luna partendo dal fodero fissato sul suo fianco sinstro. Flare era riuscita a seguire il movimento e si era spostata appena in tempo con un balzo in avanti. Si erano quasi scambiati di posto. Ma Lucifer non si fermò, ne si fece sorprendere dalla veloce reazione della ragazza. Tornò ad attaccarla, stavolta muovendo la katana dall'alto verso il basso, come a voler tagliare in due Flare. La ragazza non aveva abbastanza tempo per scansarsi. Voltandosi aveva assistito al movimento e l'unica cosa che poteva fare era alzare la spada per parare il colpo. Lo stridore del metallo delle armi rimbombò nella strada deserta quando le due lame si scontrarono. Era dannatamente forte e Flare faticava a non scivolare all'indietro. I piedi ben piantati a terra e i muscoli contratti nello sforzo insistevano nel tentativo di contrastare quell'attacco. Ma non era tanto quello ad impegnarle la mente. Fu costretta a indietreggiare per interrompere la pressione di quel contatto. Le spade stridettero quasi volessero lamentarsi della separazione a cui venivano costrette, mentre l'energia del colpo veniva sfogata in un ultimo contatto in cui le lame scivolarono l'una sull'altra e per poco quella di Flare non scivolò via dalla mano della ragazza. Dopo così poco aveva già il fiato corto. Dove era finita l'esperienza che si era fatta in tutto quel tempo a cercare di rimanere viva nel suo mondo. Si rese conto della realtà, quegli stupidi contro cui si era battuta fino a quel giorno erano solo degli incompetenti, delle nullità lente e incapaci. E stavolta il suo avversario era diverso. Decisamente non si trattava di uno scontro ad armi pari.
- Credi ancora di non avere motivo per scappare? - Lucifer aveva deciso di dare un attimo alla ragazza alata per capire che la situazione non era decisamente in suo favore. I due colpi erano solo un assaggio di ciò che sapeva fare, ora aspettava solo di sapere se la ragazza dallo sguardo scarlatto intendeva continuare o si sarebbe arresa subito.
- Forse dovrei - Flare sapeva di essere inferiore a lui, credere il contrario era da stupidi, e lei di certo non lo era - ma non ho comunque intenzione di farlo. - la sua voce decisa accompagnò il movimento delle sue mani. Riprese la posizione di guardia, impugnando l'elsa della spada con entrambe le mani e accarezzando con l'indice le ali d'angelo che la decoravano. Stavolta la preghiera che rivolse con la mente alla spada era un'altra "Aiutami a sopravvivere"
- Se questo è ciò che vuoi... - la frase rimase in sospeso, mentre Lucifer riprendeva a muoversi.
Stavolta fu troppo veloce perchè gli occhi di Flare riuscissero a seguirlo. Arrivava appena in tempo ad alzare la spada. Il primo attacco fu da destra a sinistra e la ragazza riuscì a intercettare la lama con la sua spada, il secondo dall'alto verso il basso e di nuovo Flare riuscì per un soffio ad evitare di essere colpita solo grazie alla parata con la spada. Di quel passo non sarebbe durata a lungo, infatti così fu. Il terzo attacco fu dal basso all'alto, però in diagonale. Vide la punta della katana passare vicino alla sua guancia mentre per evitarla sbilanciava il suo peso all'indietro. Dopo un paio di passi perse l'equilibrio e cadde a terra nella polvere. Fissò la sua spada, finita a terra a diversi metri da lei mentre qualcosa di caldo le scivolò lungo la guancia sinistra. La ripulì con il dorso di una mano, sembrava essere una lacrima, ma non lo era. Fissò la macchia rossa sulla sua mano incredula. Era sicura che la lama non l'avesse toccata, eppure ora un sottile taglio le rigava la guancia.
Lucifer le diede di nuovo del tempo per riflettere sulla situazione, mentre si spostava tra la ragazza ora a terra e la sua spada. Non era decisamente da lui dare tempo agli avversari per riprendere fiato, come non era da lui divertirsi mentre lavorava. Quella ragazzina così attaccata alla vita da resistere ad un suo fulmine lo incuriosiva. Voleva metterla ancora alla prova, voleva un'occasione per usare di nuovo quel suo potere e colpirla ancora con una scossa. Ma voleva anche avere un motivo per farlo. Se solo avesse deciso di scappare...
Come se gli avesse letto nella mente, la voce di Flare ruppe il filo dei pensieri di Lucifer ed il silenzio della strada - Anche se disarmata non ho intenzione di voltarmi e tentare di fuggire. - si rialzò guardando di nuovo negli occhi quel ragazzo che ormai era convinta la stesse perseguitando e cercava di farle di nuovo avere paura - Sarebbe un suicidio e un atto di codardia. Se devo morire, lo farò guardando in faccia il mio assasino. -
Quasi a volerla mettere alla prova Lucifer le si scagliò contro fendendo l'aria a fianco della ragazza tagliando alcune delle ciocche dei capelli argentei della ragazza mosse dal vento. Non si era mossa e non aveva distolto lo sguardo.
Per un attimo che parve interminabile i due rimasero uno di fronte all'altra, in silenzio.
Nonostante la situazione, l'animo di Flare era calmo, come non lo era stato da molto tempo. Ormai non ricordava più in quale occasione si era sentita così per l'ultima volta. Forse da bambina, quando si occupava dell'orto con la nonna. Avrebbe chiuso gli occhi per lasciarsi prendere dai ricordi, ma qualcosa dentro di lei continuava a chiederle di credere nella sua vita. Non doveva lasciarsi andare, non doveva darsi per sconfitta. Ma come poteva riuscire a salvarsi?
Lucifer indietreggiò di un passo alzando la spada, pronto per affondarla direttamente nel petto di Flare - L'hai chiesto tu. -
Il ragazzo allungò le braccia in un affondo che non arrivò mai a toccare il corpo di Flare. Un muro d'acqua era comparso davanti alla ragazza e aveva fermato la corsa della lama. La ragazza appoggiò una mano sulla superficie verticale per poi spingerla verso il ragazzo. La massa d'acqua si riversò su Lucifer come un'onda, trascinandolo per diversi metri e allontanandolo da Flare.
- Avevi ragione, non sono normale. - le labbra della ragazza si allargarono in un sorriso mentre si avvicinava di qualche passo a Lucifer che si rialzava dopo la caduta provocata dall'onda - Non lo sono mai stata neanche nel mondo dove vivevo prima, però qui ho avuto modo di raggiungere la completezza del mio essere. - guardò il palmo della sua mano mentre con la mente richiamava una forma sferica e la riempiva di un liquido cristallino per poi tornare a guardare gli occhi scuri del ragazzo - Non è da tutti nel mio mondo. -
Solo per alcuni angeli era possibile ricevere il dono del controllo dell'acqua, e allo stesso modo solo alcuni fra i diavoli potevano controllare il fuoco. Due forze opposte che erano legate ognuna ad una fazione. Flare sapeva di non essere degna di quelle capacità, poichè si era dichiarata neutrale e non apparteneva a nessuna delle due razze. Ma forse ora, nel mondo in cui era finita, faceva parte di quelle definibili come  forze angeliche o bianche. Era l'unica ragione che le venisse in mente per giustificare quella sfera d'acqua che ora levitava sul palmo della sua mano.
Lucifer fissò per un istante gli occhi scarlatti della ragazza prima di voltarsi e allontanarsi di qualche passo con ancora la katana in mano. Si fermò per riporla nel fodero - Con oggi possiamo dire di essere pari. - si voltò guardando la ragazza con aria inespressiva - La prossima volta non ti andrà così bene. -
In tutta risposta Flare lanciò la sfera d'acqua contro la casa alla sua destra, provocandone il crollo - Neppure a te. -
Lucifer riprese a camminare allontanandosi sempre più da Flare mentre la ragazza si avvicinava alla parete di una casa appoggiandovi contro la schiena e lasciandosi scivolare fino a sedersi a terra. Era esausta.
Chiamò Lunalie con la mente per raccontarle l'accaduto e farle sapere dove era, raccomandando al drago di fare attenzione nell'avvicinarsi. Avrebbe voluto dormire, ma non poteva, non subito. Doveva prima trovare Haru e assicurarsi che anche lei stesse bene. Si rialzò cercando la spada con lo sguardò, la raccolse da terra ripulendola dalla polvere con la gonna e la ripose nel fodero sulla schiena. Si guardò intorno prima di iniziare la ricerca della ramata sperando di ricevere presto un segno della sua presenza, l'idea di cercarla in tutte le case del villaggio non era decisamente una prospettiva felice, sfinita come era.

Ultima modifica di arthes (2011-10-24 03:36:52)

misteriosa98 ha scritto:

Waaaaa bellissimi! *O*
sia quello di Haru che quello di Arthes *-*
Con tutti sti pezzi mi fate voglia di trovare qualcuno anche per il mio personaggio XD

Gracie *-*
Siiiii, trova qualcuno anche per il tuo personaggio *o*

Per ora metto la scheda che avevo preparato gia' da tempo, poi vedo se farlo apparire adesso o piu' tardi. ^^"
Nota: I riferimenti a un personaggio gia' esistente sono puramente casuali XD
         (in realta' il fatto e' che non posso fare a meno di Jasper u_u)

Nome: Jasper Hale
Eta': In teoria circa un secolo, ma fisicamente ha 17 anni.
Razza: Vampiro
Aspetto Fisico: Pelle marmorea e pallida, profonde occhiaie violacee e occhi che cambiano colore diventando da dorati come il caramello a neri come l'onice, a seconda della sete che prova, folti capelli biondo miele, alto, magro ma muscoloso, assurdamente bello come la maggior parte dei vampiri.
Carattere: Per di piu' rifflessivo, razionale e paziente. Molto testardo, sarcastico, se vuole puo' essere gentile e amichevole (ma di solito non vuole), molto carismatico.
Abilita': Come tutti i vampiri possiede: forza e resistenza sovrumana, super - velocita', immortalita'. Inoltre e' un grande stratega, abile nei combattimenti corpo a corpo e Può percepire e controllare le emozioni altrui.
Immagini: http://www.freewebs.com/the-cullen-clan … _Hale_.jpg

LOL, Arthur nii-chan è un vampiro? D: *rotola* com'è che non me l'ha mai detto? ò-ò
Apparte le mie cavolate...bellissimi i pezzi, Cassie! ** adoro il tuo modo di scrivere, è estremamente particolare *-* bello il fatto che hai scritto sia dal punto di vista di Arthur che da quello di Cassandra.
Entro stasera posto anch'io XD

Haru is made in Prussia v.v x°DD
*ricambia lo spupazzamento* Figurati per i complimenti, mi piace troppo come scrivi *-*
Vedo cosa fare con Aika su msn, così magari ci incontriamo, ora che i cattivoni palestrati (?) sono andati via XD
Volo a controllare i mp ^^